A Davos la ICEhouse mette nuovamente in mostra l’innovazione sostenibile

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Il colosso della chimica Sabic presenta per l’ottavo anno la sua iconica ICEhouse™ al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, dal 15 al 19 gennaio 2024.

In linea con il tema di quest’anno, “Rebuilding Trust” (“Ricostruire la fiducia”), la multinazionale ha deciso di estendere il programma ospitato presso la ICEhouse includendo eventi incentrati su argomenti di tendenza, come le sfide che deve affrontare l’ecosistema imprenditoriale e delle start-up nel cercare di sviluppare tecnologie e soluzioni per un “impatto zero”.

Il CEO di Sabic, Abdulrahman Al-Fageeh, durante il ricevimento tenutosi in contemporanea con il World Economic Forum di Davos, in Svizzera

Durante il ricevimento tenutosi con politici e uomini d’affari, Abdulrahman Al-Fageeh, CEO di Sabic, ha affermato: “Il nostro mondo sta affrontando sfide globali che richiederanno, tra le altre cose, nuovi modi di fare business e progressi tecnologici a livelli senza precedenti. In Sabic siamo orgogliosi dei risultati raggiunti fino a oggi, creando valore per i nostri clienti e partner ma anche per la società in generale, attraverso la nostra strategia d’innovazione per la sostenibilità. L’incontro annuale di Davos fornisce una piattaforma fondamentale per il discorso globale e per aiutare a “collegare i punti” nel nostro mondo così complesso”.

La ICEhouse ospiterà anche discussioni con altri partner di Sabic, come la rilanciata Global Impact Coalition, l’iniziativa dell’industria chimica formalmente “incubata” dal World Economic Forum e il cui obiettivo è quello di accelerare lo sviluppo e l’espansione di tecnologie a basse emissioni di carbonio per la produzione chimica e le relative catene del valore. Concentrandosi sull’innovazione, sulle partnership e sullo sviluppo di metodi di produzione a zero emissioni, la nuova Global Impact Coalition può dare un importante contributo alla cosiddetta “carbon neutrality” e alla crescita sostenibile.

Una struttura riutilizzabile più volte per una maggiore sostenibilità

Progettata dall’architetto William McDonough, l’Innovation for the Circular Economy house (ICEhouse) è una struttura nata per dimostrare nuove possibilità di costruzione che riducano gli sprechi di energia e di materiali

La crescita demografica esponenziale dei prossimi anni richiederà infrastrutture per miliardi di euro e spingerà il settore edile a cercare soluzioni sostenibili, che permettano lacostruzione di abitazioni economiche, energicamente efficienti e che contribuiscano a un utilizzo intelligente delle risorse globali.

La ICEhouse, che usa le robuste ed energicamente efficienti lastre Lexan di Sabic esemplifica come, grazie a materiali avanzati, sia possibile costruire, disassemblare e riutilizzare strutture che favoriscono l’economia circolare. La ICEhouse – dove la parola ICE significa Innovazione per l’Economia Circolare – è stata progettata e costruita da William McDonough e dalla sua società William McDonough + Partners, in stretta collaborazione con Sabic.

McDonough è un architetto di fama mondiale, autore e opinion-leader in fatto di sostenibilità, la cui filosofia “Cradle to Cradle” (dalla culla alla culla) si basa su progetti per la conservazione di materiali ed energia, attraverso prodotti che possiedono una capacità intrinseca di recupero, riutilizzo e riciclo. La struttura della ICEhouse può essere velocemente costruita, disassemblata e utilizzata ripetute volte, dimostrando inoltre come i policarbonati Sabic possano essere combinati con un design avanzato.

I vantaggi delle lastre multiparete Lexan

La ICEhouse è un edificio modulare, che utilizza le lastre Lexan di Sabic e che può essere smontato e ricostruito più volte

La ICEhouse usa una struttura rivoluzionaria in alluminio e diversi tipi di lastre Lexan di Sabic, come le lastre multiparete Thermoclear™ Lexan™ ad alto potere isolante, riempite di nanogel e per coperture. Il policarbonato in essa contenuto può essere recuperato e continuamente riutilizzato.

La gamma di lastre Lexan di Sabic fornisce preziose possibilità ad architetti e progettisti alla ricerca di soluzioni di edilizia sostenibile e può contribuire all’ottenimento della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), in parte grazie all’utilizzo di contenuti riciclati.

Le lastre multiparete Lexan forniscono tipicamente una combinazione di altissimo isolamento termico e controllo climatico, favorendo la conservazione dell’energia, e, inoltre, eccellenti prestazioni di trasmissione luminosa, per massimizzare l’estetica e il comfort. Riempite di nanogel e usate per le pareti e i soffitti traslucidi della ICEhouse, sono in grado di consentire risparmi d’energia fino al 50% rispetto al vetro monostrato.


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