In occasione di Fakuma 2015, Wittmann Battenfeld ha ampliato la serie di presse servo-idrauliche SmartPower con il modello da 350 tonnellate. La macchina è equipaggiata di serie con un innovativo motore servo idraulico ad alta efficienza energetica e alta silenziosità. Inoltre, la tecnologia Drive rende possibile l’uso del KERS (Kinetic Energy Recovery System) già sviluppato per la serie EcoPower. KERS trasforma l’energia cinetica rilasciata dalla decelerazione in energia elettrica. Parte dell’energia elettrica recuperata in questo modo viene conservata, trasferita per aiutare il riscaldamento del cilindro e usata per l’alimentazione del controllo. Questo significa che l’intera energia proveniente dalla decelerazione viene riciclata all’interno della macchina.
Il concetto di chiusura della serie SmartPower avviene tramite un pistone centrale. I blocchi idraulici di comando sono integrati direttamente nel gruppo di chiusura per assicurare precisione elevata, controllo accurato e movimenti sequenziali dinamici, mentre i due cilindri corsa rapida posizionati simmetricamente garantiscono altissime velocità di apertura e chiusura.
Il nuovo “open design” di questa serie di macchine ne agevola l’uso e la sua connessione con le attrezzature ausiliarie a bordo pressa e l’estrazione dei pezzi in tre direzioni, consentendo l’eventuale installazione del nastro per la rimozione di pezzi senza particolari problemi.
Nella nuova gamma di presse SmartPower la forza di chiusura è stata estesa dalle 300 tonnellate della precedente serie HM a 350 tonnellate. Vista la richiesta del mercato di poter ospitare stampi sempre più grandi, anche la distanza diagonale tra le colonne è aumentata: la SmartPower 350 offre un passaggio colonne pari a 800 x 720 mm, chiaramente senza penalizzare le dimensioni al suolo molto compatte della pressa. Un’altra prerogativa di queste macchine è la facilità di rotazione del gruppo di iniezione, disponibile ora fino al gruppo 3400. Grazie al nuovo sistema si facilita in maniera significativa l’accesso all’ugello e di conseguenza l’accessibilità alla vite stessa.
