NextChem e la societaĢ americana LanzaTech, specializzata nel recupero del carbonio, hanno siglato un accordo per la licenza della linea di processo āWaste to Ethanolā. NextChem implementa cosiĢ il proprio portafoglio tecnologico nellāarea della circular economy e in particolare del riciclo chimico, aggiungendo alle piattaforme tecnologiche per la produzione di idrogeno circolare e metanolo circolare da rifiuti plastici e secchi, (attualmente in fase di progettazione ingegneristica), anche la produzione di etanolo circolare.
Il processo base del riciclo chimico eĢ quello della conversione chimica dellāidrogeno e del carbonio contenuti in plasmix e CSS (Combustibile Solido Secondario), conversione da cui si ottiene un gas circolare che puoĢ essere utilizzato come base per produrre diversi prodotti chimici. Con la tecnologia biologica LanzaTech di āsyngas fermentationā, lāetanolo eĢ prodotto dai batteri trasformando il gas circolare a bassa temperatura e bassa pressione, migliorando lāintera sostenibilitaĢ del processo. Questo eĢ un esempio di bioeconomia in azione, al servizio dellāeconomia circolare e della decarbonizzazione. NextChem licenzieraĢ in esclusiva questa tecnologia per lāItalia e con accordi mirati per i mercati esteri.
Lāetanolo circolare derivante da questo processo puoĢ essere miscelato con le benzine, sostituendo componenti fossili, con un carbon footprint inferiore. Quando prodotto da rifiuti secchi contenenti frazioni non fossili (per esempio il legno), il 40% dellāetanolo circolare puoĢ essere considerato come āadvancedā secondo la Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili. Lāetanolo, che in Italia viene totalmente importato, eĢ anche un intermedio importante per una serie di componenti chimici, quali lāetil-acetato – un solvente pregiato per le vernici auto di cui lāEuropa eĢ forte importatore – e lāalcol utilizzato come disinfettante. Essendo derivanti dal riciclo, questi prodotti chimici promuovono modelli circolari di consumo.
Quella di NextChem eĢ unāintegrazione tecnologica innovativa tra le piuĢ rilevanti degli ultimi anni nel settore dei rifiuti e piuĢ in generale nel campo dellāeconomia circolare, in quanto consente di produrre prodotti come lāidrogeno, il metanolo, lāetanolo, che sono ābuilding blockā della chimica, partendo non da fonti fossili ma da frazioni di rifiuti che attualmente non sono riciclabili, consentendo dunque un doppio vantaggio ambientale, sia in termini di abbattimento di emissioni climalteranti, sia in termini di aumento della quota di riciclo.
āStiamo ampliando il nostro portafoglio tecnologico in ottica strategica: il nostro modello di distretto circolare e la nostra piattaforma tecnologica waste to chemicals sono la rispostaĀ sia a un problema di dipendenza dallāestero per molti prodotti base dellāindustria chimica, sia al problema del recupero di frazioni di rifiuti ad oggi non riciclabili, sia al problema della decarbonizzazioneā ha dichiarato Pierroberto Folgiero, CEO di NextChem e di Maire Tecnimont. āNextChem ha lāobiettivo di fornire al mercato le soluzioni tecnologiche per sostituire completamente la chimica tradizionale a base fossile con la biochimica e la chimica dei rifiuti. Vogliamo ricostruire la chimica del carbone, senza il carbone: un obiettivo ambiziosissimo, ad oggi concretamente possibileā.
āDobbiamo accelerare la transizione verso una bioeconomia circolare inclusiva e in armonia con la naturaā commenta Jennifer Holmgren, CEO di LanzaTech. āDobbiamo capire che lo spreco eĢ una scelta. Tutto puoĢ e deve essere riutilizzato, cosiĢ come accade in natura. LāEconomia Circolare eĢ fatta per durare e il modello di distretto circolare di NextChem eĢ un grande esempio di come possiamo costruire un sistema economico resiliente recuperando e riutilizzando quanto piuĢ carbonio possibileā.