Nata nel 1924 a Lüdenscheid, nella regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia, a opera di Hugo Hasenclever, Hasco, fornitrice globale di piastre, normalizzati e tecnologie per la costruzione degli stampi, intende celebrare il primo secolo di attività con una serie di eventi in grande stile.
Lo hanno anticipato, nel corso di un incontro online con la stampa di settore, l’amministratore delegato Christoph Ehrlich e il vicepresidente della divisione vendite e sviluppo del business, José Silva. In agenda la società ha infatti circa trenta incontri diretti con clienti e partner nei territori d’appartenenza e lo sviluppo di specifiche campagne mediatiche che coinvolgono inevitabilmente anche il mondo dei social network.
È anche così che l’azienda, che nel 1973 portò sul mercato il primo innesto rapido e dette vita al primo datario tuttora utilizzato nelle attrezzerie, vuole confermare quella vicinanza ai suoi utilizzatori (distribuiti in 35 paesi e serviti da 700 collaboratori) che è fra i motivi del suo successo. Ideatrice con Rolf Hasenclever del primo ampio catalogo di componenti standardizzati (nel 1967), Hasco intende continuare a puntare su questi ultimi, che però rappresentano solo uno dei fattori che trainano la crescita dell’azienda nel mondo.
L’accento va anche sulla digitalizzazione, espressa dalle soluzioni Mould & Track e Loc Check per il reperimento delle parti a catalogo e in officina e dal ricorso ai tag RFID, coi quali identifica rapidamente ogni suo prodotto. Non da ultimo, sul ricco portale che garantisce informazioni in tempo reale circa la disponibilità di ciascun articolo. Ragione di comprensibile vanto per il brand è anche la fidelizzazione forte dei dipendenti, che dà origine a un turnover significativamente basso. Gli investimenti a venire sono destinati a concentrarsi, secondo Ehrlich e Silva, sulle varie anime del digitale, a cominciare dall’intelligenza artificiale, cruciale per l’efficiente processazione degli ordini.
Roberto Carminati
