Gli 80 anni di Vimar: “Pionieri nell’elettrificazione del Paese”

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“Era il primo maggio del 1945 (che all’epoca non era ancora un giorno di festa) quando, all’interno di una vecchia fabbrica di Marostica, prima dedicata alla produzione di cappelli di paglia, mio zio Walter Viaro e mio padre Francesco Gusi decisero di avviare la produzione di Vimar”, così ha esordito l’attuale AD Piero Camillo Gusi raccontando la storia della propria azienda nel corso della conferenza stampa organizzata per l’80° anniversario di Vimar, tenutasi il 14 maggio presso il Four Seasons Hotel di Milano e moderata da Francesca Gambarini, giornalista de “L’Economia” del Corriere della Sera.

In foto, da sinistra: la moderatrice Francesca Gambarini (giornalista presso L’Economia del Corriere della Sera), l’AD di Vimar Piero Camillo Gusi e il direttore Industrial Operations di Vimar, Sandro Bernardi

“Oltre ai due titolari, Vimar contava già all’epoca altri 4-5 dipendenti, che nel 1955 diventarono poi 36, iniziando così a offrire placche, interruttori, punti luce e, più in là nel tempo, sistemi integrati e soluzioni per la casa smart”, ha proseguito Gusi. “Il tutto utilizzando inizialmente la bachelite, che all’epoca era considerata ancora un materiale innovativo”.

L’AD ha poi sottolineato il fatto che “Vimar è sempre rimasta orgogliosamente un’impresa italiana: produce il 90% dei suoi prodotti in Italia, di cui l’80% è realizzato direttamente nei suoi 4 stabilimenti, situati nel territorio di Marostica (Vicenza). Pioniere nel campo dell’elettrificazione, preferì sin da subito specializzarsi in un preciso settore, piuttosto che crescere a 360 gradi in vari comparti industriali”.

Ottant’anni di prodotti innovativi

È del 1951 il primo interruttore di Vimar, Serie Piave, ma nel corso della conferenza stampa sono stati ricordati anche i brevetti innovativi Sicury (1968) e Bpresa (1985), oltre alla “Serie Idea (1991), tra quelle di maggior successo e maggior fatturato, che ha segnato il passaggio da semplice apparecchiatura a complemento d’arredo”, come ha ricordato Gusi.

La selezione di prodotti Vimar esposta durante la conferenza stampa presso il Four Seasons Hotel di Milano

All’inizio degli Anni Duemila, all’insegna del nuovo slogan “Energia positiva”, Vimar entra nel settore della domotica con la Serie Plana, ideata grazie alla collaborazione con il designer Matteo Thun. Seguono diversi prodotti premiati a livello internazionale, quali le serie civili Eikon, Arké e Linea, in grado d’inserirsi in tutti gli ambienti.

“Infine, è stata per noi una grande emozione ricevere il riconoscimento come Marchio Storico (Ambasciatore del Made in Italy) nel 2021 e poter visitare la mostra dedicata a Vimar allestita nel novembre del 2022 presso l’ADI Design Museum di Milano, tempio del design italiano, che ha dato vita al Premio Compasso d’Oro ADI”, ha concluso Piero Camillo Gusi.

Oggi, a 80 anni di distanza da quel primo maggio 1945, Vimar può vantare un approccio globale, con 9 realtà commerciali presenti sulla scena internazionale, 1300 collaboratori (tra cui 170 progettisti) e più di 15000 articoli a catalogo, tutelati da oltre 200 brevetti depositati.

Processi produttivi responsabili e investimenti in sostenibilità

Il successivo intervento di Sandro Bernardi, direttore Industrial Operations di Vimar, si è focalizzato sull’impegno di Vimar per la sostenibilità ambientale, che, seguendo un modello circolare, mira a ridurre al minimo i consumi e a promuovere il recupero o il riciclo del 96% dei rifiuti prodotti all’interno dell’azienda.

La relazione di Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera

Linea è poi la prima serie civile a utilizzare plastiche certificate da ISCC Plus, il che assicura la tracciabilità e la sostenibilità delle materie prime, dei componenti e dei prodotti finali della filiera. Infatti, il 70% delle plastiche tradizionali derivate da fonti fossili è sostituito con plastiche da fonti rinnovabili e riciclate. Inoltre, grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi, alla gestione efficiente delle volumetrie di prodotti e all’utilizzo di packaging ecosostenibili certificati FSC, questa serie riduce di oltre l’80% le emissioni di CO₂ equivalente prodotta, con un risparmio che supera le 500 tonnellate di CO₂ eq all’anno.

Ma non è tutto. Guardando al futuro, l’azienda si è posta l’obiettivo di far sì che il 97% dei propri prodotti contenga plastiche provenienti da fonti rinnovabili o riciclate, sempre secondo una filiera certificata da ISCC Plus, e di mettere a punto uno speciale “Eco Passport” che mostri il calcolo dell’impronta di carbonio per ciascun prodotto Vimar.

Grazie agli investimenti in sostenibilità, la capacità complessiva dei tre impianti fotovoltaici installati negli stabilimenti di Marostica, supera oggi i 1,7 GWh/anno, con un risparmio di circa 1670 tonnellate di CO₂ rispetto al 2018 e un autoconsumo di energia fotovoltaica superiore all’11% del consumo elettrico annuo totale.

Un futuro che guarda ai giovani

Un momento della presentazione di Giancarlo Corvi, direttore marketing di Vimar

“L’impegno di Vimar non guarda solo alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella sociale ed economica, con la condivisione delle proprie buone pratiche aziendali”, ha poi commentato Piero Camillo Gusi. “Un impegno che inizia con l’attenzione verso i propri collaboratori, con programmi di crescita professionale e personale, ma che si rivolge anche alla comunità locale, grazie per esempio alla creazione della squadra di atletica per i giovani o alla sponsorizzazione della nota partita a scacchi di Marostica con pedine viventi”.

La giornata del 14 maggio è poi proseguita con un’interessante “lectio magistralis” tenuta da Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera, riguardante ciò che accade quando si incontrano arte, scienza e tecnologia, dal titolo “Made in Italo” e che prendeva appunto spunto da un’intervista rilasciata da Italo Calvino, partendo quindi da alcune considerazioni su letteratura e poesia.

L’evento si è concluso con il lancio del nuovo logo per gli 80 anni di Vimar da parte di Giancarlo Corvi, direttore marketing di Vimar, il quale ha infine illustrato l’evoluzione nel design dei prodotti Vimar, da quelli storici fino ai più moderni per la domotica (serie by-me, Smart View Wireless, sistemi smart KNX), con la sua presentazione dal titolo: “Innovazione nel design. Bello e ben fatto”.


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