Balducci di Interroll: “Il digitale? Un’evoluzione continua”

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«Crediamo nella tecnologia e continueremo a implementarne gli sviluppi» afferma Piercarlo Balducci, Technical Sales and Head of Testing di Interroll. «Il Centro di Eccellenza per i tecnopolimeri in Ticino è nato nel 1986 e già dal 1993 era paperless grazie alla gestione di tutti i processi mediante MES. Oggi l’ulteriore salto di qualità è rappresentato dalla possibilità di raccogliere e utilizzare i dati a valore aggiunto per migliorare tutti gli aspetti della produzione».

A suo parere, quali strumenti possono facilitare la transizione digitale?
Il nostro obiettivo è realizzare manufatti stampati a iniezione di qualità elevata senza essere costretti a continue verifiche sul componente una volta stampato. La digitalizzazione è un valido supporto in questa direzione, perché ci consente di ottenere processi molto stabili, grazie sia al monitoraggio dei dati sia all’impiego di macchine auto-ottimizzanti. Per eliminare le cause che provocano interruzioni abbiamo deciso di incrementare l’applicazione di assistenti intelligenti, in particolare dei pacchetti iQ offerti dal costruttore di presse austriaco Engel, da sempre nostro partner strategico.

Avete in programma altri interventi oltre a quelli implementati nello stampaggio?
In collaborazione con la Confederazione elvetica, è in corso un progetto triennale che riguarda la digitalizzazione dei test meccanici che eseguiamo sui prodotti in tecnopolimeri realizzati in Svizzera.

Qual è l’asset strategico per introdurre con successo il paradigma Industria 4.0?
Siamo consapevoli che anche le tecnologie maggiormente user friendly devono essere utilizzate da addetti preparati ed esperti. Per questa ragione, ogni anno investiamo risorse importanti per la formazione del personale addetto alla produzione e dell’ufficio tecnico, dove stiamo favorendo l’acquisizione di conoscenze al momento non strettamente strategiche, ma che potrebbero diventarlo in futuro. È il caso di un progetto sull’additive manufacturing dedicato ai nostri progettisti attualmente in corso in Germania.

Quali vantaggi offre la digitalizzazione a un gruppo che opera su scala globale?
Disporre delle stesse tecnologie, che dialogano tra loro, negli stabilimenti di tutto il mondo è un enorme vantaggio perché, sebbene il nostro portafoglio prodotti vari da uno stabilimento all’altro, possiamo contare su uno standard produttivo uniforme a livello globale: nel nostro piano di espansione extraeuropeo il poter contare su un partner forte come Engel nel campo della digitalizzazione è senz’altro un plus.

Ritiene che la digitalizzazione penalizzerà l’operatore umano?
L’evoluzione della tecnologia rende disponibili informazioni che in passato erano inaccessibili e ci dà il grande vantaggio di poter utilizzare macchine che si autoregolano, ma nonostante questo sono convinto che la qualità resterà una responsabilità prioritaria dello specialista di processo. Il ruolo della formazione, pertanto, sarà sempre più rilevante, perché se in passato era sufficiente essere in grado di effettuare un controllo della qualità dimensionale dei pezzi, oggi bisogna saper configurare correttamente impianti intelligenti.

Per concludere, qual è invece la posizione di Interroll sulla sostenibilità?
La sostenibilità è un tema caro a Interroll, che in questi anni ha investito per dotarsi delle tecnologie per stampare materiale rigenerato garantendo elevati standard di qualità. Ormai da anni lavoriamo a studi di fattibilità con prodotti biobased, che ci stanno dando risultati equiparabili ai materiali da fonti tradizionali in termini di stampabilità e risposta agli esigenti standard tecnici. Siamo pronti, ma il mercato stenta a decollare perché le aziende difficilmente sono disposte a sostituire un prodotto tradizionale con uno più sostenibile se il prezzo non è comparabile con quello che ha sempre pagato.


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