Riciclo PET: la Garanzia Green SACE per CORIPET

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Grazie al progetto di CORIPET e al prezioso supporto di SACE, garante green del finanziamento erogato da un team di Banche, sarà possibile incrementare la raccolta e il riciclo di PET.

Crédit Agricole Italia – capofila e arranger del pool di cui fanno parte anche Banca Monte dei Paschi di Siena e UniCredit – ha finanziato un importante progetto ideato da CORIPET.

Il Consorzio milanese, nato nel 2018 ma operativo dal 2020, raggruppa 56 soggetti, tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET.

Con la nuova liquidità, pari a 22 milioni di euro, si provvederà all’acquisto e all’installazione di 860 eco-compattatori, da collocare sull’intero territorio italiano, con una collaborazione proattiva di cittadini e aziende.

La nuova erogazione segue quella già avvenuta nel luglio del 2021, quando UniCredit aveva finanziato il Consorzio con 2 milioni di euro, garantiti sempre da SACE.

La Garanzia Green di SACE per il finanziamento

SACE è intervenuta nel progetto in considerazione del suo ruolo di soggetto attuatore del piano di riforme verdi, per dare nuovo impulso alla sostenibilità del Paese, garantendo gli obiettivi specifici previsti dal Green New Deal, in “un’Europa circolare, moderna, sostenibile e resiliente”.

Il finanziamento del pool bancario è stato infatti assicurato dalla Società finanziaria, con la garanzia dell’80% della liquidità: si tratta della Garanzia Green SACE, misura operativa che da oltre due anni offre un contributo importante alla riqualificazione dei progetti imprenditoriali, in chiave ecologica per un nuovo impulso alla sostenibilità del Paese.

coripetSono infatti assicurati tutti i progetti, sul territorio nazionale, che abbiano come obiettivo primario l’agevolazione di una transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, o l’integrazione dei cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili.

Il progetto deve poi essere green-oriented: nel caso di CORIPET ci sono tutti gli elementi per una valida premialità.

La direttiva SUP e il progetto bottle-to-bottle

Il Consorzio punta al raggiungimento degli obiettivi riportati nella Direttiva SUP (Single Use Plastic): secondo Bruxelles, entro il 2025 ogni Stato Membro sarà obbligato a provvedere alla raccolta di almeno il 77% delle bottiglie immesse al consumo – quota che aumenterà fino al 90% nel 2029.

Sempre nel 2025, tutte le bottiglie immesse in commercio dovranno contenere una percentuale di R-Pet di almeno 25 punti, che arriverà al 30% nel 2030. È quindi necessario pensare a una strategia di raccolta quanto più coinvolgente possibile, e nel più breve tempo.

Con l’installazione di eco-compattatori nei supermercati verrà quindi incrementata la raccolta e il riciclo delle bottiglie, recuperando gli imballaggi in PET ad uso alimentare, e coprendo l’intero territorio nazionale.

Questo passaggio provvederà alla creazione di una filiera nazionale del bottle-to-bottle, favorendo la produzione di PET idoneo al diretto contatto alimentare.

Il ruolo del singolo

Con il progetto ideato dal Consorzio ci sarà un coinvolgimento attivo dei cittadini e delle imprese: il modello “bottle-to-bottle” arriverà al singolo individuo che potrà così ricoprire un ruolo di “green ambassador”.

È oramai noto, a molti, che la responsabilità individuale è fondamentale per la tutela dell’ambiente, partendo proprio dal riciclo del singolo. E la forte adesione al progetto CORIPET, durante l’ultimo anno, testimonia la validità dell’idea.

Dunque, con la mission del Consorzio, a tutela dell’ambiente, e l’intervento finanziario di SACE, attuatore del Green New Deal, l’Italia incastona un altro prezioso tassello nel puzzle europeo della nuova sostenibilità.

In tutto ciò, un ruolo fondamentale è quello ricoperto dal pool di Banche: si smuovono tre grandi colossi per le esigenze del territorio, a conferma che – anche molto in alto – il tema green è sempre più dirompente.

 


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