Plastica riciclata: un sistema industriale in continua evoluzione

Condividi

Recycled_plastics«Plastiche riciclate. Plastiche con una storia di vite passate, plastiche che nascono da altre plastiche che diventano una nuova unità valorizzando contenitori dismessi. Materia nell’epoca dell’immateriale. Aperta alle mutazioni. Un motore di nuove possibilità». Così la lectio magistralis di Philippe Daverio ha introdotto la tavola rotonda “Riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero: idee ricerche e innovazione per le mille vite della plastica” promossa dal Consorzio Corepla, che si è tenuta ieri presso Ecomondo a Rimini.
Tra gli intervenuti il Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Barbara Degani, il presidente Corepla e Unionplast Giorgio Quagliuolo, il presidente Conai Roberto De Santis, il vice presidente Legambiente Stefano Ciafani, il direttore Practice Strategia The European House Ambrosetti Alessandro De Biasio e Carlo Milanoli, presidente Eurepack. Ha moderato la tavola rotonda Paolo Messa, consigliere RAI ed editore di Formiche.

barbara_degani
Barbara Degani

«Stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione industriale: l’avvento dell’economia circolare può cambiare il nostro stile di vita a vantaggio dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita» ha esordito Barbara Degani, Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente. «La raccolta differenziata, il riciclo e il recupero sono la formula vincente. In particolare per il settore della plastica, che dal punto di vista tecnologico è tra i più avanzati. Il Governo è fortemente impegnato in questa direzione attraverso atti concreti. Abbiamo lavorato molto con la nuova Commissione Europea per rimettere in moto l’iter della tanto attesa direttiva, abbiamo lavorato molto con il Parlamento per concludere al più presto il percorso della prima legge italiana sulla green economy e stiano preparando il green act che segnerà la strategia nazionale verso un’economia nuova, forte e sostenibile. Dobbiamo lavorare insieme con i consorzi perché questo sistema, che i numeri ci dicono vincente, si consolidi, si confronti, si migliori».

Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla
Giorgio Quagliuolo

«Il riciclo della plastica rientra perfettamente nella logica della circolarità con un nuovo contenuto vitale della materia e una nuova interpretazione della durata. Ma non solo», ha dichiarato Giorgio Quagliuolo, presidente Corepla e Unionplast. «Gli ultimi 10 anni di riciclo degli imballaggi in plastica hanno portato al Paese benefici ambientali, economici e sociali importanti: 7,1 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate, 3.000 milioni di euro di indotto generato, oltre 8.000 addetti occupati nella filiera del riciclo».
«L’incremento degli indici di riciclo e il miglioramento della qualità dei materiali selezionati sono gli obiettivi che ci poniamo oggi», prosegue Quagliuolo. «Raggiungibili con l’ottimizzazione dei processi, la selezione di nuove tipologie di imballaggi in grado di alimentare filiere di riciclo esistenti o innovative e creazione di micro filiere sperimentali. Tutto questo alimentato dalla raccolta differenziata domestica che continua a crescere. L’obiettivo di 1 milione di tonnellate è a portata di mano».

Roberto De Santis
Roberto De Santis

Roberto De Santis, presidente Conai, ha aggiunto: «La ricerca e l’innovazione tecnologica saranno determinanti, nei prossimi anni, per il riciclo degli imballaggi in plastica. È per questo che Conai ha deciso di finanziare progetti di ricerca attraverso accordi con CNR e Università, puntando sulla possibilità di ottenere manufatti ad alte prestazioni, partendo da plastiche di diversa natura».

«La plastica è un materiale a fortissimo contenuto di innovazione, con rilevanti prospettive di utilità futura», ha proseguito Alessandro De Biasio dello Studio Ambrosetti. «Dal punto di vista industriale è un settore di grande importanza (in termini di occupazione, valore aggiunto, contributo alla crescita) sia in Europa che in Italia con competenze di eccellenza radicate, da difendere e rafforzare. La competizione globale richiede però politiche industriali attive, per creare le condizioni affinché la filiera possa essere ancora più competitiva, in materia di localizzazione del ciclo completo della plastica e di contenimento del costo dell’energia».

Stefano Ciafani
Stefano Ciafani

Stefano Ciafani, vice presidente Legambiente, ha aggiunto: «L’Italia oggi può vantare tante esperienze di innovazione tecnologica e gestionale che anticipano già la strada che l’Europa indica con il prossimo pacchetto sull’economia circolare. Ora occorre completare la rivoluzione per rottamare ogni tipo di smaltimento dei rifiuti. Per quanto riguarda la plastica, valorizzare al massimo il recupero di materia, anche grazie agli acquisti verdi, massimizzarne la riciclabilità, anche grazie alla ricerca, azzerare il loro smaltimento in discarica entro il 2020 per creare nuove occasioni di occupazione facilitando così l’uscita dalla crisi».

Carlo Milanoli, presidente Eurepack, ha introdotto il tema del riutilizzo: «La grande versatilità della plastica permette la realizzazione di imballaggi che soddisfano tutte le esigenze d’impiego. Si possono infatti realizzare imballaggi riutilizzabili, leggeri e resistenti, come per esempio le cassette in plastica, che permettono fino a 50 cicli di utilizzo al termine dei quali tornano nuova materia prima grazie alla loro riciclabilità. Un perfetto esempio di economia circolare».

Paolo Messa, nuovo Consigliere RAI, ha chiuso i lavori con una proposta precisa: «Il ruolo dei media è cruciale. Non c’è cartone animato americano che non passi messaggi di educazione ambientale ai più giovani. In Italia? Dovremmo fare di più, molto di più. Abbiamo, per esempio, una significativa produzione di programmi dedicati alla cucina. Perché non inserire, anche in quel contesto, i concetti della raccolta differenziata? I piccoli comportamenti sono alla base dei grandi cambiamenti».


Sfoglia la rivista

  • n.3 - Aprile 2024
  • n.2 - Marzo 2024
  • n.1 - Febbraio 2024


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare

Ambiente

PMI e sostenibilità, un passo alla volta

Le piccole e micro imprese sono consapevoli dell’importanza della sostenibilità, ma faticano a realizzarla perché disorientate. Per evitare perdite di tempo e risorse occorre muoversi con razionalità,