Più stile e aerodinamica grazie ai finestrini auto in policarbonato

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Nonostante il vetro abbia dominato per anni il settore delle vetrature automobilistiche, soprattutto grazie al suo basso costo per componenti con curvature semplici, la diffusione dei veicoli elettrici sta spingendo il settore a re-immaginare il design dei veicoli. In questo processo, i materiali tradizionali sono stati messi in discussione e vengono sempre più spesso sostituiti da tecnopolimeri, in quanto più sicuri, leggeri e performanti. I vetri in policarbonato (PC), ad esempio, offrono grandi vantaggi rispetto al vetro, a cominciare dal peso notevolmente inferiore. Con il PC, i progettisti ottengono la libertà di creare forme curve, angoli acuti e altre configurazioni che non possono essere realizzate con il vetro. Inoltre, il polimero è anche molto più facile da riciclare rispetto al vetro, che incontra ostacoli negli alti costi di trasporto, nella potenziale contaminazione del contenuto riciclato a flusso singolo con frammenti rotti e nella contrazione dei mercati finali del materiale, in particolare di quello automobilistico.

Wraparound, illuminazione integrata e molto altro

Un recente studio condotto da progettisti e ingegneri Sabic sui finestrini posteriori delle automobili evidenzia tutti i vantaggi delle resine di policarbonato (PC) Lexan™, tra cui la possibilità di realizzare vetrature curve che confluiscono senza soluzione di continuità in altre parti del veicolo, integrando l’illuminazione posteriore, le chiusure delle porte, il rivestimento del montante D e persino tettucci apribili. Integrazioni e curvature di questa complessità non possono normalmente essere realizzate con il vetro. Le integrazioni di parti e funzioni possono migliorare l’aerodinamica, al fine di aumentare il risparmio di carburante, come pure l’efficienza e l’autonomia delle batterie nei veicoli elettrici (EV). Esse conferiscono inoltre al veicolo un aspetto altamente aerodinamico.

Un concetto di finestrino posteriore (1A) integra un separatore di flusso d’aria per una maggiore efficienza aerodinamica e incorpora tratti estetici che aggiungono uno stile accattivante. Un altro concetto (1D) per veicoli elettrici integra all’interno del finestrino un indicatore retroilluminato del livello di carica. In alternativa, il lunotto posteriore potrebbe integrare un diverso o più caratteristico tipo di indicatore o un display animato con la luce di benvenuto.

In un altro caso (1F), Sabic ha creato un finestrino posteriore con un’espressiva curvatura (3D) che avvolge morbidamente il montante D, nel tetto apribile e lungo il lato posteriore. Questo concetto riunisce il finestrino con le luci posteriori. Una variazione (1H) di questo design del finestrino posteriore presenta un pannello rialzato che copre la zona del montante D. Questo miglioramento del finestrino può essere realizzato nello stesso colore della carrozzeria per creare un effetto di montante fluttuante, e può anche essere sostituito dal consumatore con un pannello diverso se si desidera un colore o un effetto speciale.

Lo studio Sabic comprende anche concetti progettuali innovativi per il finestrino laterale posteriore. Per esempio, un design esclusivo (2D) presenta un finestrino e una serratura della porta accoppiati a un inserto nel montante D. Il risultato è un design elegante e aerodinamico.

Per produrre queste forme possono essere utilizzate tecnologie collaudate come lo stampaggio a iniezione bimateriale (2K) e trimateriale (3K). Sabic ha investito nello sviluppo di un tettuccio apribile stampato a iniezione 3K per accumulare competenze nello stampaggio di grandi pezzi trasparenti e semitrasparenti.


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