Riunitasi giovedì 6 giugno a Villa Arconati, nel cinquecentesco borgo di Castellazzo di Bollate (Milano), l’annuale assemblea dei soci Amaplast ha deliberato l’adesione al progetto federativo volto alla costituzione di Federazione Confindustria Macchine per ceramica, legno, plastica e gomma, imballaggio e confezionamento.
Fanno parte di quest’ultima, oltre ad Amaplast, altre tre associazioni di categoria aderenti a Confindustria: Acimac (Associazione costruttori italiani macchine attrezzature per ceramica), Acimall (Associazione costruttori italiani di macchine e accessori per la lavorazione del legno) e Ucima (Unione costruttori italiani macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio).
Obiettivo primario è la messa a fattor comune delle competenze e delle esperienze di ciascuna associazione, per ampliare la gamma e migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti alle aziende aderenti. La costituenda Federazione, alla cui direzione è stato nominato Mario Maggiani, attuale direttore di Amaplast, rappresenta più di 1300 aziende, con un fatturato complessivo di oltre 19 miliardi di euro, e può contare su quasi 70 mila addetti.
Durante l’assemblea, sono stati rinnovati anche gli organi associativi:
- Consiglio Generale, con l’elezione di Luna Artico (Friul Filiere), Alessandro Balzanelli (FB Balzanelli), Michele Bandera (Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera), Alessandra Bosco (Inglass, Gruppo Oerlikon), Gianfranco Cattapan (Plastic Systems, Gruppo Pegaso Industries), Maria Grazia Colombo (BFM), Giovanna Franceschetti (Gefran), Giovanni Luoni (Elba), Fabiola Plebani (Mast), per il biennio 2024-2026
- Probiviri, con l’elezione di Erica Canaia (Fimic), Piercarlo Cominelli (Itib Machinery), Andrea Fantozzi (Moss), Valeria Giacomoni (Sica), Aldo Zaffaroni (Zaffaroni), per il quadriennio 2024-2028
- Revisori contabili, con l’elezione di Gianni Cazzulo (commercialista), Claudia Cribiù (Crizaf), Roberta Rivi (Rivi Magnetics), per il quadriennio 2024-2028.
Fatturato record del comparto nel 2023
Nel suo intervento, il presidente Massimo Margaglione ha commentato l’andamento dell’industria italiana di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma in base alle stime del centro studi Mecs-Amaplast, osservando come, nonostante il complicato contesto mondiale, colpito da conflitti, spinte inflattive ed elevati tassi d’interesse, il comparto abbia chiuso il 2023 con un’ulteriore crescita (+2,8%) che, seppure meno significativa rispetto al biennio precedente, ha portato la produzione al valore record di 4,8 miliardi di euro. L’export si conferma traino del settore, con una progressione di quasi 11 punti percentuali sul 2022, consolidando l’Italia quale terzo esportatore mondiale assoluto, dopo Cina e Germania.
Le vendite dei costruttori italiani di macchine per plastica e gomma sono risultate particolarmente positive nelle principali aree di riferimento, quali: Unione europea (+9% sul 2022), Nord America (+18%) e Asia (+8%, con il +50% del Medio Oriente e il -1% dell’Estremo Oriente). Anche il Sud America, pur con quote più contenute, ha dato soddisfazioni, mettendo a segno un +23%.
Nella “top ten” dei mercati di sbocco per i costruttori italiani si osservano risultati particolarmente positivi per le vendite in Francia, Spagna, Romania, ma anche in Messico e Turchia. In tale classifica, sono solo due i segni meno e riguardano la Polonia e l’India, che peraltro avevano registrato andamenti molto favorevoli nei periodi precedenti.
Il confronto con Germania e Cina evidenzia come le rispettive esportazioni di macchinari per plastica e gomma abbiano registrato incrementi del 7,5% e del 12,9% rispetto al 2022. Allargando l’orizzonte all’ultimo decennio, la performance italiana si pone nel mezzo di quelle realizzate dai due principali competitor: +3,5% in media, rispetto al +2,9% della Germania e al +9,0% della Cina.
Il trend delle aziende associate
Il bilancio 2023 dei soci Amaplast appare in linea con quello dell’intero comparto nel suo insieme. Infatti, la compagine associativa ha registrato una progressione del fatturato del 2,4%, più attenuata rispetto a quella del biennio precedente, ma comunque significativa. In leggera crescita (+1,1%) anche la forza lavoro.
Se la produzione dei “core machinery” – ovvero gli impianti per la trasformazione primaria – è mediamente rallentata, ancora in decisa crescita è risultata quella di ausiliari, attrezzature a valle, componenti e stampi.
Come detto, il trend del comparto – analogamente a quello dell’industria e dei beni strumentali – si è raffreddato negli ultimi mesi del 2023 e la più recente indagine trimestrale svolta da Amaplast tra gli associati, relativa al primo trimestre 2024, evidenzia un aumento degli ordinativi nell’ordine del punto percentuale e un calo del fatturato di intensità analoga, con segnali nuovamente meno positivi per quanto riguarda il mercato interno e leggermente migliori per l’estero.
Peraltro, in aprile e maggio le imprese hanno registrato segnali più incoraggianti ma, nel complesso, le previsioni per i prossimi mesi sono piuttosto prudenti: per molte aziende non sarà facile mettere a segno un’ulteriore crescita ed è realistico attendersi un periodo di assestamento e transizione. Soprattutto la domanda domestica potrebbe rimanere debole, alla luce delle incertezze in merito all’effettiva operatività dei provvedimenti per la Transizione 5.0.
Le conclusioni di Margaglione e l’intervento conclusivo di Rampini
“Vi è tra gli imprenditori della filiera una giustificata preoccupazione”, ha sottolineato il presidente Margaglione, “ma preferisco esprimere ottimismo e non lo voglio fare perché filosoficamente è preferibile parlare del bene piuttosto che del male, o per quello spirito corporativo che a volte ci porta a celare le negatività, ma perché, nonostante i nostri difetti, grazie a una fantasia senza eguali, a un’intraprendenza vigorosa, a un tessuto imprenditoriale estremamente variegato e dinamico, sappiamo mettere sempre in campo virtuosismi veramente eccezionali”.
Dopodiché vicepresidenti Gabriele Caccia e Barbara Ulcelli hanno illustrato le attività portate avanti da Amaplast nel corso dell’ultimo anno – con particolare riferimento alla fiera Plast 2023 – e i programmi per i mesi a venire, sottolineando in primo luogo l’avvio dell’organizzazione di Greenplast 2025 (Milano, 27-30 maggio 2025, nuovamente nell’ambito di The Innovation Alliance).
La parte pubblica dell’assemblea ha poi visto l’interessante intervento del giornalista e scrittore Federico Rampini, che ha ben illustrato le varie dinamiche economiche e geopolitiche in atto a livello globale, focalizzandosi in particolare su Stati Uniti, Cina, Russia, India e Medio Oriente.
L’evento si è concluso con un breve dialogo tra Filippo Malinverno, coordinatore International Summits di The European House-Ambrosetti, e lo stesso Federico Rampini, che ha infine risposto a diverse domande dei soci Amaplast e del suo direttore Mario Maggiani.