di Riccardo Ampollini
Si è conclusa il 28 maggio l’edizione 2025 del contest Best Packaging, il prestigioso premio promosso da Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con Ipack-Ima e patrocinato da Conai, che ogni anno celebra le soluzioni più innovative e sostenibili nel settore del packaging.

La cerimonia di premiazione si è svolta nell’area “Tech Space” della stessa fiera Ipack-Ima e ha visto innanzitutto il discorso di benvenuto del suo presidente, Valerio Soli (a destra nella foto d’apertura, ndr), il quale, descrivendo in sintesi il settore dell’imballaggio in Italia, ha tenuto a sottolineare il grande lavoro che c’è dietro allo sviluppo e alla produzione di ogni singolo packaging, che si basa su tecnologia, innovazione, sostenibilità, ma anche qualità del prodotto. D’altro canto, è noto che uno dei ruoli principali del packaging è proprio quello di conservare il più a lungo possibile la qualità del suo contenuto.
“Oltre a una visione consolidata e a grandi investimenti, per fare innovazione servono anche le competenze”, ha quindi dichiarato Alessandra Fazio, presidente dell’Istituto Italiano Imballaggio (III), intervistata dal podcaster Mario Moroni. “Il tema delle competenze introduce un ulteriore argomento a me molto caro: la centralità della persona. Perché, se è vero che tecnologia e investimenti sono necessari… senza le persone gli imprenditori non vanno da nessuna parte.
Lego inoltre la centralità della persona a un valore che per me è assolutamente fondamentale: il networking”.
Le attività più recenti dell’Istituto Italiano Imballaggio

“Network e innovazionesonodue pilastri su cui lavoriamo tutti i giorni e che danno la possibilità di creare una visione, non solo per le aziende ma anche per l’Istituto Italiano Imballaggio”, ha proseguito Alessandra Fazio. “In questo ambito, abbiamo lavorato tanto nell’ultimo periodo per far crescere il network degli associati, coinvolgendo le più diverse realtà della filiera del packaging. Chiaramente, sono convinta che il vero valore dell’associazione si generi proprio all’interno del network e che le idee più innovative nascano soprattutto dalla condivisione e dal confronto”.
“Stiamo inoltre portando avanti progetti che riguardano l’adozione dell’intelligenza artificiale per fornire nuovi servizi ai nostri associati. Per esempio, stiamo cercando di “mettere a terra” un chatbot per la nostra piattaforma Wiki Packaging, che tutti gli associati potranno tranquillamente interrogare con i quesiti che comunemente pongono a noi dell’Istituto, o magari per chiarire determinati dubbi, ricevendo una risposta in tempo reale. In queste settimane stiamo inserendo vari dati relativi al contesto normativo e alle domande giunte storicamente dall’industria. Insomma, stiamo allenando l’IA per ottenere un risultato eccezionale”.
Dopodiché Mario Moroni ha voluto testare le competenze della platea proprio nell’ambito della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, ponendo cinque domande tramite smartphone, con il format Kahoot. I partecipanti che hanno risposto più velocemente e in modo corretto hanno ricevuto come premio l’interessante libro “La fine dei social. E dopo che succede?”, scritto dallo stesso Moroni.
Tecnologia, ecologia, funzionalità e design
È quindi salito sul palco Gian Paolo Crasta, direttore generale di Ucima ma anche presidente della giuria del contest Best Packaging 2025, il quale, rimanendo nel campo dell’IA, ha citato il progetto EVA di Ucima per consentire alle aziende associate, partendo dalle loro competenze specifiche, di utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per realizzare “manuali parlanti” per l’assistenza ai clienti o, ad esempio, strumenti per la formazione interna nel campo delle macchine per l’imballaggio.
“Riguardo invece al contest, abbiamo cercato di premiare “l’innovazione nascosta” in ciascun progetto, cercando di non farci influenzare solo dall’estetica e dal design del packaging in concorso”, ha commentato Crasta.
I vincitori di quest’anno incarnano infatti una visione all’avanguardia che coniuga tecnologia, ecologia, funzionalità e design. Eccoli riportati di seguito, in rigoroso ordine alfabetico.
I vincitori nella sezione Tecnologia

- Fres-co System+ di Goglio, premiato per l’integrazione intelligente di materiali, macchine e dati in un ecosistema digitale unico che ottimizza i processi, riduce gli sprechi e rappresenta un passo avanti verso un’automazione sostenibile del packaging.
- Snack&Vai di GranTerre e Istituto Stampa, premiato per aver introdotto la saldatura a freddo su carta: una soluzione innovativa che semplifica i materiali, migliora la riciclabilità e ottimizza i consumi, stabilendo un nuovo standard sostenibile nel food packaging.
- Smartflexpack FESR 1054 di Loacker, per lo sviluppo di una tecnologia di stampa diretta che elimina le etichette adesive, migliora la riciclabilità e integra digital twin e computer vision, per un controllo avanzato e sostenibile del packaging.
- T-Bag di Smilesys e Mustangpack, per aver rivoluzionato l’imballo in carta con un sistema termosaldabile, 100% naturale e riconvertito da linee industriali precedentemente impiegate per la produzione di mascherine. Il nuovo sistema riduce del 50% il consumo di materia prima e migliora l’esperienza del consumatore.
- Cofanetto per cosmetici di lusso di Taghleef Industries e Plastigraf Trevigiana, premiato per aver unito estetica e sostenibilità nel lusso attraverso un laminato innovativo composto per oltre il 90% da risorse rinnovabili, ridefinendo gli standard del packaging premium.
- Nicetuck di Tiber Pack, per lo sviluppo di un sistema di incartonamento che elimina colle e adesivi, riducendo l’uso di materiali e il consumo energetico senza compromettere l’efficienza produttiva.
Premi speciali

Il premio speciale Quality Design è stato assegnato a Scudo, ideato dalla società Brafim, con la motivazione: questo sistema protettivo 3D in cartone riciclato garantisce massima ammortizzazione, facilità di riciclo e significativa riduzione dell’impronta di carbonio.
Infine, per assegnare il premio speciale Ambiente è salita sul palco Fiorella Perrucci (Centro Studi Conai per l’Economia circolare). Quest’ultimo riconoscimento è andato al packaging Direct di Gruppo Happy e Unicoop Firenze, per aver reinventato il vassoio drenante in XPS riciclato, monomateriale, leggero, riciclabile e privo di pad assorbente, migliorando la conservazione degli alimenti ma riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale del 36%.
Le tendenze del packaging 2025

I progetti vincitori riflettono le principali direttrici emerse nell’analisi delle tendenze 2025:
- Sostenibilità come driver strategico: uso di materiali riciclati, compostabili e monomateriali.
- Tecnologia al servizio dell’ambiente: digitalizzazione, sistemi airless, stampa diretta e automazione intelligente.
- Esperienza utente e design funzionale: packaging che semplificano l’uso, facilitano lo smaltimento e migliorano la conservazione.
- Estetica e storytelling: packaging premium che combinano eleganza, identità visiva e responsabilità ambientale.
- Adattabilità e scalabilità industriale: soluzioni applicabili a più settori e processi produttivi.
Il contest Best Packaging si conferma un laboratorio d’idee per un futuro del packaging più sostenibile, efficiente e centrato sul consumatore. Le aziende premiate dimostrano come innovazione e responsabilità ambientale possano coesistere, ridefinendo i paradigmi dell’imballaggio contemporaneo.