Come trasformare gli imprevisti in opportunità di crescita

Condividi

L’industria delle materie plastiche è uno dei settori più dinamici e competitivi a livello globale. Le aziende che operano in questo ambito affrontano sfide continue legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale, alle normative internazionali, alla globalizzazione dei mercati e alla variabilità economica. In un contesto come questo che stiamo vivendo – in continua evoluzione – le piccole e medie imprese devono affrontare anche i problemi legati alla “monocommittenza”, che espone l’azienda a rischi elevati.

Figura 1

In un panorama che cambia rapidamente, la capacità di adattamento e la ricerca di soluzioni innovative diventano quindi essenziali per il successo. La diversificazione del portafoglio clienti e l’individuazione di mercati di nicchia a livello globale sono le soluzioni ideali per ridurre questi rischi.

Distribuire il business su più clienti e mercati consente all’azienda di proteggersi da eventuali imprevisti.

Questa strategia è alla base dell’approccio di MKTG, società specializzata in consulenza di marketing strategico, che s’impegna ad affiancare le aziende manifatturiere italiane, aiutandole a proteggersi dai cosiddetti “cigni neri”: eventi imprevisti e imprevedibili che possono avere un impatto devastante (vedi figura 1).

Si focalizzerà proprio su questo tema la presentazione dal titolo “Come trasformare gli imprevisti in opportunità di crescita”, che Gianpiero Canestraro, cofondatore di MKTG, e Gianluigi Raponi, CEO di Ometec, esporranno al prossimo Congresso nazionale delle materie plastiche. Quest’ultimo, organizzato dall’Associazione italiana dei Tecnici delle Materie Plastiche (TMP) e dalla rivista Plastix, si terrà il 21 novembre 2024 presso l’NH Hotel di Milanofiori (Assago, Milano).

Rompere la trappola del quotidiano

Gianpiero Canestraro, cofondatore di MKTG Società Benefit

Per aver successo non è sufficiente aver inventato un nuovo prodotto, anche se questo soddisfa tutte le esigenze, ma occorre arrivare il più velocemente possibile al proprio cliente. Inoltre, per un’azienda che opera nel mondo della subfornitura, la distribuzione commerciale può rappresentare un vero “collo di bottiglia”.

Spesso l’imprenditore ritiene che queste siano attività secondarie sostenendo la massima: “se il prodotto è buono si vende da solo”, ma la causa più comune dell’insuccesso risiede proprio nelle pessime vendite e non nella qualità del prodotto. È proprio il “chi” (distribuzione e organizzazione commerciale) a determinare la velocità di penetrazione di nuovi mercati.

La sfida primaria per attivare il cambiamento è rompere la trappola del quotidiano, che giustifica lo scorrere del tempo difendendo lo status quo con “l’abbiamo sempre fatto così”, pensando di essere immuni ai cigni neri e che il futuro sarà sempre uguale al passato. Per cambiare bisogna innovare, ispirando l’organizzazione ad ascoltare e osservare continuamente il mercato.

Figura 2

La filosofia di MKTG è proattiva: le aziende che crescono nel lungo termine non si limitano a reagire ai cambiamenti, ma li anticipano. Da questa visione nasce il metodo Diamond Zone (vedi figura 2), progettato per trasformare rapidamente un’idea in un modello di business solido e scalabile.

Il metodo Diamond Zone garantisce che l’innovazione strategica avvenga in modo rapido ed efficiente, senza dispersioni di risorse o tempo. Si tratta di un metodo che aiuta le aziende a navigare tra le complessità del mercato moderno e a ridurre la loro esposizione ai rischi legati all’incertezza. In un mondo in cui l’imprevisto è l’unica certezza, metodi come il Diamond Zone rappresentano una soluzione concreta per le imprese manifatturiere italiane che vogliono continuare a crescere, innovare e competere con successo a livello globale.


Sfoglia la rivista

  • n.7 - Ottobre 2024
  • n.6 - Settembre 2024
  • n.5 - Giugno 2024


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare