Saldatura a ultrasuoni: una chiave per l’integrazione delle funzioni

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Nelle macchine a teste multiple ad automazione parziale spesso vengono integrati più processi per ottenere un’elevata densità di funzioni nello spazio più ridotto. Montaggi parziali, riconoscimenti e rilevamenti di componenti, nonché diverse procedure di prova, vanno ad aggiungersi all’effettivo processo di assemblaggio. La saldatrice a ultrasuoni unisce tutte le funzioni supplementari creando interfacce.

Per esempio, parti in plastica complesse e di grandi dimensioni vengono saldate in macchine a teste multiple. L’integrazione di funzioni supplementari è in tal caso praticata già da molto tempo e i vantaggi sono evidenti: i componenti in plastica con superficie delicata devono essere inseriti una sola volta e accuratamente in un alloggiamento adeguato del componente. Inoltre, evitando movimentazioni inutili si riducono i tempi di lavorazione e si evitano danni del prodotto.

La produzione della copertura di un motore costituita da più parti prevede invece l’assemblaggio e la saldatura con un pannello insonorizzante. La zona di lavoro comprende numerose funzioni supplementari. Per esempio, vengono piantati meccanicamente ammortizzatori in gomma e ne viene rilevato il corretto posizionamento in sede, viene stampata un’etichetta con codice a barre e dopo la sua apposizione se ne verifica la leggibilità e viene incisa una marcatura duratura sul componente.

Identificare i componenti, selezionare i parametri preimpostati e memorizzare i dati del processo di saldatura, sono requisiti oggi scontati per l’architettura di controllo e per il software del generatore di ultrasuoni. Tramite una comune interfaccia bus di campo questi dati vengono messi a disposizione di un PLC sovraordinato e assegnati al componente in una banca dati. Non è solo la documentazione dei parametri di saldatura a essere alla base di un processo di tracciabilità senza lacune: anche la marcatura individuale dei componenti è determinante ai fini dell’identificazione. Herrmann Ultraschall si è prefissa il compito di soddisfare le esigenze dei diversi settori e di offrire soluzioni adeguate a ciascuno di essi. In futuro, per esempio, anche grazie all’accelerazione impressa dalla FDA americana, verrà richiesta una marcatura UDI (UDI = Unique Device Identification) per i prodotti medicali. In base alla geometria del componente e alla durata desiderata, verranno utilizzati procedimenti quali marcatura a punta, laser, getto di inchiostro o etichette con codice a barre. Il cliente sceglierà il processo di marcatura adatto, che verrà integrato come funzione supplementare nella struttura complessiva della saldatrice a ultrasuoni.

Al Fakuma, Herrmann Ultraschall mostrerà il concatenamento dei processi di più fasi di lavoro. Nello stand verrà presentata una saldatrice a ultrasuoni in serie modulare HiQ DIALOG combinata a un minirobot sensibile al tatto, una videocamera e un dispositivo di marcatura. Il robot consente la movimentazione del pezzo da saldare su più assi. Una videocamera verifica la completezza e la qualità del pezzo. Al termine del processo di saldatura i pezzi vengono contrassegnati chiaramente con data e ora corrente e numero individuale del pezzo da saldare.


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