Un caso virtuoso in Italia

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Alla vigilia della presentazione ufficiale del “Green paper on plastic waste” da parte del Commissario Europeo all’Ambiente Janez Potočnik, Kyoto Club ha presentato oggi al Parlamento europeo “Bioplastics: A case study of Bioeconomy in Italy. A smart chemistry for a smarter life in a smarter planet”, un libro – curato da Walter Ganapini – sull’esperienza italiana di regolazione della diffusione dei sacchetti in plastica usa e getta, finalizzata alla riduzione dell’inquinamento ambientale.

Il volume presenta il “caso italiano” di bioeconomia che trae la sua origine dall’evoluzione della ricerca e innovazione del settore delle bioplastiche biodegradabili da un lato e dallo sviluppo virtuoso della filiera del compost di qualità, da rifiuto municipale raccolto in modo differenziato, dall’altro. Le connessioni tra questi due sviluppi, verificatesi negli anni, ha messo in moto una serie di comportamenti virtuosi e di iniziative di collaborazione tra svariati interlocutori (imprese, istituzioni, enti di ricerca, associazioni di settore, società di consulenza ed enti regionali) generando un tessuto connettivo ideale per promuovere un cambiamento di modello di sviluppo con al centro l’uso efficiente delle risorse.

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