L’associazione Unionplast esprime la propria soddisfazione per la decisione da parte del Governo di prorogare fino al primo gennaio 2027 l’entrata in vigore della cosiddetta “plastic tax”, tutelando così un settore da quasi 30 miliardi di euro.
Tale imposta sui MACSI (MAnufatti in plastica Con Singolo Impiego, ovvero monouso), pari a 450 euro/t, sarebbe dovuta entrare in vigore il primo luglio 2026, ma, in base al documento programmatico di bilancio presentato dal Governo lo scorso 14 ottobre, è stata rinviata per l’ottava volta.
“Il rinvio al 2027 della plastic tax è una decisione di buon senso e di responsabilità, che riconosce le difficoltà di un comparto strategico per il Paese e l’impegno concreto delle imprese nel percorso di transizione ecologica”, ha dichiarato Massimo Centonze, presidente di Unionplast, commentando il provvedimento contenuto nella manovra economica.
Occorre un confronto serio tra istituzioni e industria

“Le nostre aziende sono in prima linea negli investimenti per l’innovazione e la sostenibilità”, ha continuato Centonze. “Negli ultimi anni il settore ha destinato risorse significative al riciclo meccanico e chimico, alla riduzione degli imballaggi e all’utilizzo di materie prime seconde. Una tassa generalizzata sulla plastica vergine avrebbe colpito indiscriminatamente la filiera, penalizzando proprio chi investe per rendere più circolare l’economia”.
Unionplast sottolinea come il comparto rappresenti oltre 26 miliardi di euro di valore e più di 45000 lavoratori e sia “uno dei pilastri dell’industria manifatturiera italiana, fortemente orientato all’export e all’innovazione tecnologica”.
“Il rinvio offre l’opportunità di aprire un confronto serio tra istituzioni e industria”, ha aggiunto il presidente di Unionplast, “per costruire strumenti più efficaci nel sostenere la transizione ambientale e promuovere la competitività del sistema produttivo. Serve una riforma strutturale e una visione di lungo periodo, che premi chi innova e produce in modo sostenibile”. “Confidiamo che questo tempo sia utilizzato per arrivare alla cancellazione definitiva della plastic tax, sostituendola con politiche che accompagnino davvero la crescita sostenibile del Paese”, ha concluso Massimo Centonze.



