RadiciGroup si rafforza in Cina con un nuovo stabilimento produttivo

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Lo scorso 21 aprile, un giorno dopo la chiusura della fiera Chinaplas di Shenzhen, RadiciGroup ha inaugurato il suo nuovo sito industriale di Suzhou, in Cina: un’area progettata per raddoppiare la capacità produttiva di tecnopolimeri e rafforzare così nel mercato asiatico la presenza del gruppo quale player di riferimento in numerosi settori: dall’automotive all’elettrico/elettronico, dai beni di consumo a quelli industriali.

La presenza produttiva di RadiciGroup in Cina risale al 2006, nella provincia dello Jiangsu, dapprima con un insediamento di piccole dimensioni e poi, nel 2012, con il trasloco in un sito più ampio. Infine, il gruppo è giunto all’attuale decisione di costruire da zero uno stabilimento di proprietà, studiato anche per un eventuale ampliamento futuro. La nuova area, per la quale RadiciGroup ha investito 35 milioni di euro, si sviluppa su uno spazio complessivo di 36 mila metri quadrati, di cui circa la metà dedicati alla produzione e all’attività di ricerca e sviluppo. Il resto è costituito da uffici, sale riunioni, spazi comuni, aree verdi e parcheggi.

Un momento della cerimonia d’inaugurazione nel nuovo stabilimento di Suzhou

Si tratta di un progetto che racchiude in sé il meglio delle tecnologie green attualmente disponibili nel mondo delle costruzioni, tanto da essere certificato LEED Gold, dove LEED sta per Leadership in Energy and Environmental Design: uno standard internazionale per lo sviluppo di edifici verdi ad alte prestazioni. Tale standard prende in considerazione vari parametri, come: vantaggi per l’ambiente e la salute umana, risparmio d’acqua, efficienza energetica, scelta di materiali e soluzioni costruttive a basso impatto ambientale. In particolare, nel sito di Suzhou sono stati installati un sistema di monitoraggio in continuo dell’edificio per garantirne l’efficientamento energetico, pannelli fotovoltaici a copertura del tetto e un sistema di recupero dell’acqua piovana per le esigenze dello stabilimento.

 

Una strategia volta alla sostenibilità anche in Cina

Una precisa scelta in linea con la strategia di sostenibilità di RadiciGroup, volta a coniugare lo sviluppo industriale ed economico con un uso attento delle risorse e con il rispetto dei diritti umani, del lavoro, delle persone.

Il sito di Suzhou ha ottenuto anche la certificazione GBL-2 Star: standard cinese per la sostenibilità degli edifici

“Lavorare in armonia con l’ambiente e le persone fa parte del nostro DNA”, racconta Angelo Radici, presidente di RadiciGroup. “È così fin dagli Anni Quaranta, quando siamo nati in Italia come produttori di coperte, per poi diversificare le nostre attività e stare vicino ai clienti nel mondo. Da quando abbiamo iniziato l’attività produttiva in Cina, oltre 15 anni fa, siamo cresciuti tantissimo insieme al mercato locale. I nostri materiali sono utilizzati da clienti che a loro volta producono in Cina, per soddisfare le esigenze dei consumatori locali. Inoltre, se anni fa c’era carenza di lavoratori qualificati, oggi l’area di Suzhou è molto sviluppata e le persone sono competenti e specializzate in vari ambiti. Nel nostro caso, questo ha permesso anche di “fidelizzare” i collaboratori, abbassando di parecchio il turnover rispetto al passato. Così, alcune soluzioni che studiamo e mettiamo a punto in Cina diventano di riferimento per l’intero gruppo, grazie al nostro network internazionale”.

Ripercorrendo la storia di RadiciGroup in Cina, oggi come allora, le motivazioni alla base della presenza nel paese sono principalmente tre: il trend economico positivo e le prospettive future di crescita, la presenza di molte imprese globali che richiedono la medesima garanzia di qualità dei prodotti che si ritrova in altre parti del mondo, la logica del servizio al cliente, per garantire tempi di consegna veloci e sviluppare insieme soluzioni innovative.

 

Maggiore produttività, ma anche attenzione alle persone

I nuovi laboratori per l’attività di ricerca e sviluppo

“Il nuovo sito ci mette nelle condizioni di seguire ancora meglio il mercato, grazie a nuovi laboratori di R&D e a spazi molto ampi, automatizzati ed efficienti da ogni punto di vista”, sottolinea Alberto Sessolo, country area manager di RadiciGroup High Performance Polymers in Cina. “Anche il parco produttivo è di ultima generazione, per supportare al meglio il mercato attuale e quello potenziale. L’attuale configurazione ha incrementato la capacità produttiva di 30 mila t/anno ed è già stata studiata in modo che sia facilmente possibile ampliare tanto la produzione quanto il magazzino. Questo stabilimento è oggi il più grande, in termini di spazi e capacità, tra gli otto a disposizione di RadiciGroup High Performance Polymers nel mondo”.

L’organico attuale è di circa 120 persone. L’attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori è centrale e la progettazione del nuovo building si è concentrata anche su: movimentazione più sicura delle merci grazie ai grandi spazi, migliorata sicurezza nel carico delle materie prime, riduzione del lavoro manuale e di esposizione alla polvere. Pure gli aspetti estetici e di comfort sono stati studiati nei dettagli: gli ambienti sono accoglienti e insonorizzati, nei pressi dell’edificio c’è molto verde, da godere anche dall’interno grazie ad ampie vetrate che vi si affacciano.

“L’investimento in Cina si colloca in un piano di crescita globale”, rimarca il vicepresidente e COO Maurizio Radici, “con investimenti che, nell’area High Performance Polymers, ammontano nell’ultimo biennio a oltre 85 milioni di euro distribuiti sui siti industriali di Nord America, Europa e Asia. L’obiettivo è quello di aumentare la nostra capacità produttiva complessiva e garantire così la crescita, la sostenibilità e l’innovazione nel business dei tecnopolimeri”.


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