Progetto WREP: ben il 97% del PVC raccolto viene effettivamente riciclato

Condividi

Lanciato da PVC Forum Italia e VinylPlus, il progetto WREP (Waste Recycling Project) ha l’obiettivo di definire le quantità di PVC disponibili per il riciclo in Italia, valutare i quantitativi al momento riciclati e definire schemi pilota di collettamento per migliorare la raccolta e il riciclo dei rifiuti in PVC.
Un’analisi preliminare ha evidenziato che meno della metà del PVC potenzialmente disponibile per il riciclo viene attualmente riciclato. Ciò dipende soprattutto dal fatto che i punti di raccolta sono sparsi nel territorio e che la maggior parte dei riciclatori è composta da micro e piccole imprese, che risentono maggiormente del complesso quadro normativo.

Le dieci multiutility coinvolte nel progetto WREP

Il progetto WREP si concentra sul recupero e sul riciclo dei rifiuti in PVC raccolti dai rifiuti urbani ingombranti nei centri di raccolta municipali e coinvolge attivamente multiutility e riciclatori. Ad oggi la fase operativa ha coinvolto cinque riciclatori e dieci multiutility in nord e centro Italia e in Sardegna.

Uno degli elementi essenziali per il successo del progetto pilota è costituito dalla formazione degli operatori degli impianti coinvolti nella sperimentazione, che sono attrezzati per riconoscere, separare e selezionare gli elementi in polivinilcloruro. Il PVC separato e selezionato dalle utility viene compattato e avviato al riciclo presso gli impianti dei riciclatori coinvolti nel progetto. Il compound di PVC riciclato viene quindi reimmesso sul mercato per produrre nuovi articoli come membrane, dossi e rallentatori stradali, tubi da giardino, suole per scarpe, coni stradali ecc.

I risultati a livello nazionale

Oggi, nell’ambito del WREP, ben il 97% del PVC collettato viene effettivamente riciclato. Il progetto ha quindi dimostrato che intercettare e riciclare i rifiuti in PVC è conveniente dal punto di vista sia economico che ambientale. Nel primo caso, la sperimentazione ha riscontrato un risparmio medio di oltre il 57% rispetto all’invio a smaltimento della stessa quantità di rifiuti. Dal punto di vista ambientale, invece, dall’avvio del progetto il riciclo del PVC ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 2500 tonnellate di CO2.

Le stime effettuate sulla base del PVC raccolto durante la fase operativa mostrano che, se applicato in tutti i centri di raccolta dei rifiuti urbani, l’approccio WREP consentirebbe il riciclo di oltre 10 mila tonnellate di PVC post consumo a livello nazionale. Tali quantitativi, attualmente destinati alla discarica, potrebbero essere potenzialmente raccolti e riciclati in partnership con i centri di raccolta comunali, in aggiunta ai quantitativi già riciclati in Italia attraverso la rete Recovinyl.

Nel 2023 il progetto ha esteso il suo obiettivo alla raccolta di prodotti in PVC post consumo provenienti da attività di demolizione e ristrutturazione. A tale proposito, ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Verona e PVC Forum Italia hanno siglato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di realizzare un sistema di raccolta, selezione, trattamento e riciclo dei rifiuti di serramenti, persiane, tubazioni e altri prodotti in PVC, provenienti sia dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani sia dalle attività produttive.

Separare meglio il PVC grazie a un dispositivo portatile d’ultima generazione

Ad oggi, WREP ha confermato l’importanza di un’adeguata selezione e separazione dei rifiuti in PVC di alta qualità: più è privo di contaminazioni, più è facile utilizzare il materiale riciclato nella stessa applicazione (circuito chiuso) o in altre applicazioni ad alte prestazioni (upgrading), aumentando il valore dell’rPVC sul mercato.

Il dispositivo portatile messo a punto dalla società Phoenix RTO per aiutare a separare il PVC da altre materie plastiche

Per questo scopo, nel 2021 la società Phoenix RTO ha progettato e sviluppato un dispositivo portatile per separare il PVC da altre materie plastiche utilizzando la tecnologia iperspettrale nel vicino infrarosso (NIR). Grazie all’utilizzo del detector manuale, la percentuale d’impurità presenti nel PVC collettato è scesa da una media del 3% a meno dell’1%. Il software è stato ulteriormente ottimizzato e permette ora di rilevare anche la presenza di DEHP nel PVC post consumo; è inoltre in fase di sviluppo un nuovo scanner, che utilizza una differente tecnologia e che permetterà di rilevare anche la presenza di piombo.

Lo schema WREP è entrato a far parte del progetto EU Circe2020 ed è considerato una “best practice” sia a livello nazionale (ICESP, Italian Circular Economy Stakeholder Platform) che a livello europeo (ECESP, European Circular Economy Stakeholder Platform). Inoltre, è stato anche inserito come “best practice” nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali della Regione Veneto ed è diventato parte integrante di un progetto LIFE presentato sempre dalla Regione Veneto.


Sfoglia la rivista

  • n.3 - Aprile 2024
  • n.2 - Marzo 2024
  • n.1 - Febbraio 2024


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare

TG Manufacturing News, terza edizione

È online la terza edizione di Manufacturing News, il TG Online della Divisione Manufacturing di Tecniche Nuove, che, con cadenza quindicinale, tiene informati gli operatori