Olimpiadi Milano Cortina: un’occasione da non perdere per le aziende del PVC

Condividi

di Carolina Parma

I prossimi giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 possono essere una buona occasione per spingere le aziende del settore del PVC verso la completa affermazione tecnica e commerciale di questo materiale e dei prodotti derivati. «Obiettivo che si può raggiungere velocemente se gli operatori del settore concordassero di muoversi insieme verso questo target», ha sottolineato Gloria Zavatta, direttore sostenibilità e impatto della Fondazione Milano Cortina 2026 nel suo intervento durante il workshop “Il PVC verso la sostenibilità e l’innovazione in vista dei giochi olimpici e paralimpici di Milano Cortina 2026”, messo in calendario da PVC Forum e VinylPlus il 19 novembre scorso.

Una sfida importante anche per garantire maggiore competitività di un settore particolarmente sensibile alla concorrenza estera. E l’attenzione alle tematiche ESG può essere una buona carta da giocare per uscire dal guado.

Sostenibilità e applicazioni del PVC in ambito sportivo

Un momento del workshop sul PVC in vista di Milano Cortina 2026, svoltosi il 19 novembre presso la sede milanese di Federchimica

Per l’industria Italiana del PVC, il problema della sua sostenibilità, specialmente sul piano ambientale, non è certo una novità. Da anni le aziende del comparto e i centri di ricerca sono al lavoro per creare un materiale sempre più riciclabile e per sviluppare tecnologie di produzione, lavorazione e riciclo a basso impatto. In questa prospettiva il mercato delle infrastrutture sportive è uno di quelli più promettenti, perché presenta ancora interessanti margini di crescita.

«Le caratteristiche di versatilità, facilità di lavorazione, durata e leggerezza, resistenza, igiene e sicurezza, facile manutenzione, oltre alla riciclabilità, rendono infatti il PVC particolarmente adatto per la realizzazione di impianti sportivi… e non solo», ha precisato Carlo Ciotti, presidente di PVC Forum Italia.

I campi di applicazione di questo materiale spaziano dalla realizzazione di strutture ricettive agli impianti di gara, passando per pavimentazioni tecniche, membrane impermeabilizzanti per piscine, rivestimenti murari, recinzioni e staccionate, protezione cavi e cavidotti. Questo impiego tecnologicamente più avanzato affianca un impiego più tradizionale in strutture temporanee, quali tende, padiglioni, strutture gonfiabili, tensostrutture, teloni e banner per grafiche, solo per citarne alcune. Tutti utilizzi già sperimentati con successo durante importanti eventi sportivi del passato, come le ultime Olimpiadi di Parigi e, prima ancora, quelle di Londra 2012 e di Torino 2006.

La sfida 2026

Tra le applicazioni più tradizionali del PVC nel mondo dello sport vi sono strutture temporanee, quali tende, padiglioni, strutture gonfiabili e tensostrutture

Per le prossime olimpiadi invernali la sfida green è una di quelle sotto la lente d’ingrandimento. Per vincerla, la fondazione Milano Cortina 2026 intende condividere con le aziende fornitrici di beni e servizi alcuni importanti obiettivi di sostenibilità: in primo luogo il contenimento e un’ulteriore riduzione delle emissioni primarie di CO2 associate alle attività, che devono essere affiancati da programmi di compensazione delle emissioni residue.

Trattandosi di competizioni che si svolgeranno prevalentemente in ambiente alpino, la fondazione intende, inoltre, porre la massima attenzione al contenimento dei danni dovuti agli effetti legati ai cambiamenti climatici, a minimizzare gli impatti sugli ecosistemi naturali montani, massimizzando le soluzioni che applichino i principi dell’economia circolare sia per le infrastrutture e gli asset temporanei sia per quelli permanenti, utilizzabili anche dopo i giochi.

Ultimo ma non per questo meno importante, un occhio di riguardo è stato rivolto all’ottimizzazione della gestione delle risorse nell’ambito del recupero dei rifiuti e della conservazione dell’acqua. Obiettivi che si possono raggiungere solo coinvolgendo tutti gli stakeholder.

I requisiti richiesti in materia di sostenibilità

Il PVC era ovunque anche durante i Giochi olimpici invernali di Torino 2006

In quest’ottica, alle aziende del segmento PVC intenzionate a  cogliere l’opportunità di business offerta dall’evento, la Fondazione organizzatrice dei giochi olimpici ha imposto alcuni requisiti selettivi per l’assegnazione delle commesse, quali l’ecodesign, il riuso dei vari prodotti e la loro disassemblabilità, la possibilità di riciclo dei materiali e il loro smaltimento a fine vita, l’utilizzo di sistemi di trasporto efficienti, l’ingaggio crescente di fornitori locali e di imprese sociali, la certificazione ambientale d’impresa e di sostenibilità (es.  gender equality).

Sono considerati punti premianti l’uso di PVC prodotto con una resina interamente realizzata da un’organizzazione conforme all’ultima versione dell’ECVM industry charter per la produzione di VCM e PVC (o qualsiasi schema equivalente) e l’assenza di utilizzo di sostanze elencate nell’allegato XVII del regolamento REACH, in materia di sicurezza dei prodotti.

Sono inoltre prese in considerazione anche le esperienze maturate dalle aziende in contesti simili, le performance di sostenibilità, il rispetto dei tempi di consegna necessariamente in linea con quelli fissati dalla Fondazione.

«Abbiamo una piattaforma dove i fornitori possono iscriversi per poter partecipare all’evento», ha chiosato Gloria Zavatta. Là dove per fornitori, in questo caso, si intendono general contractor e non singole aziende.


Sfoglia la rivista

  • n.8 - Novembre 2024
  • n.7 - Ottobre 2024
  • n.6 - Settembre 2024


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare

Automazione

Wittmann Digital a supporto della Transizione 5.0

a cura di Mariangela Quarto Per progetti d’innovazione in aziende che generino una riduzione dei consumi energetici, il Piano Transizione 5.0 offre un credito d’imposta