L’UE ratifica l’accordo per la riduzione del consumo di shopper

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Foto Novamont
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Secondo un comunicato diffuso questa mattina da AssoBioplastiche – che riprendiamo integralmente – il 17 dicembre, a Bruxelles, in occasione del Consiglio Ambiente, è stato ufficialmente ratificato dai 28 Ministri europei dell’ambiente l’accordo raggiunto (in occasione del trilogo informale del 17.11. u.s.) con il Parlamento europeo sul testo della c.d. direttiva “Lightweight plastic carrier bags”, recante modifiche alla direttiva imballaggi e rifiuti da imballaggio (94/62/CE) ai fini della riduzione del consumo dei sacchetti di plastica.

Il Ministro Galletti, a nome della Presidenza italiana ha così commentato: «The Environment Council formalised today a significant political agreement between the EU institutions on the reduction of the use of plastic bags. With this directive, the EU gives itself an important tool to advance towards a circular economy. The new rules make it possible to reduce waste, in this case lightweight plastic bags, while promoting more efficient use of resources and thus having a positive impact on the economy».

In seguito, il Ministro francese per l’ambiente Ségolène Royale, è intervenuta affermando che in Francia i sacchetti di plastica mono-uso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2016, e che si stanno valutando misure per promuovere la produzione nazionale di sacchetti biodegradabili e compostabili, utilizzabili anche per la raccolta differenziata dei rifiuti organici.

Assobioplastiche accoglie con soddisfazione il raggiungimento di questo accordo tra le istituzioni europee, che rappresenta, come sottolineato dal Ministro Galletti, un passo significativo verso il modello di economia circolare su cui l’industria italiana ed europea delle bioplastiche crede fermamente. Secondo il presidente di Assobioplastiche Marco Versari «Anche la posizione espressa dal Ministro Royale conferma che l’iniziativa italiana sulla riduzione del consumo di buste asporto merci monouso, così fortemente voluta dal Parlamento e poi sempre sostenuta dall’esecutivo italiano, sta trovando riscontri importantissimi anche a livello dei singoli Stati dell’Unione. Ora non ci possono e non ci devono essere più ostacoli alla piena attuazione della lungimirante normativa italiana in materia di sacchi asporto merci (d.l. n. 2/2012, convertito in legge n. 28/2012; D.M. 18.3.2013), all’avvio della capillare azione di sorveglianza nel territorio e, se necessario, di sanzionamento dei comportamenti non conformi a tale normativa di tutela dell’ambiente».

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