L’Italia è seconda in Europa nei settori gomma e plastica

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Il nostro Paese si posiziona al secondo posto in Europa, solo dopo la Germania, per numero di unità locali, fatturato e valore aggiunto nel settore materie plastiche e gomma. Lo mostra il report realizzato da Assolombarda e Federazione Gomma Plastica, presentato il 20 settembre nel corso del convegno “Industrie che modellano il futuro”, tenutosi nel Palazzo Gio Ponti di Milano.

Marco Do, presidente di Federazione Gomma Plastica

La Lombardia è il territorio più importante, poiché incide per circa un terzo delle unità locali (3700 nel 2020) e degli addetti (60700 nel 2020) sul totale italiano. Il peso della regione sale ulteriormente se si considera il valore economico generato, in quantonel 2021 il settore lombardo ha realizzato un fatturato di 22,3 miliardi di euro (il 40% del dato nazionale)e 5,5 miliardi di valore aggiunto (il 39%).

“I dati elaborati dal Centro Studi di Assolombarda sono la conferma del peso delle nostre due industrie nell’economia europea e nazionale e della loro presenza qualificata e capillare sul territorio italiano, oltre che del valore che portano alle altre industrie manifatturiere del Paese”, ha aggiunto Marco Do, presidente di Federazione Gomma Plastica. “Ce l’hanno confermato i colleghi delle filiere delle bevande, della cosmetica e della farmaceutica, ma sono molte altre le filiere industriali che beneficiano dei prodotti in gomma e in plastica in termini di qualità e sostenibilità. L’auspicio è che il legislatore, italiano ed europeo, non penalizzi le nostre industrie e in generale la manifattura nazionale con provvedimenti talvolta più mossi da ideologia ambientalista che da volontà di una vera sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

La Lombardia emerge anche a livello europeo

“I dati della ricerca dimostrano quanto il comparto gomma-plastica sia oggi un settore trainante della nostra economia”, ha commentato il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli

“Dai trend ricavati dall’indagine emerge che la Lombardia è la prima regione in Europa per numero di unità locali e la quarta per numero di addetti”, ha dichiarato il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli. “Tali evidenze restituiscono una corretta narrazione della nostra industria, testimoniando quanto sia risorsa preziosa dei territori. Certo: permangono ombre che non ci lasciano affatto sereni sulla congiuntura economica. È innegabile, infatti, che il conflitto russo-ucraino e le tensioni geopolitiche su larga scala continuino a rappresentare un fattore di instabilità. In questo scenario, la presentazione del rapporto ci permette di confrontarci sul futuro del settore con evidenze chiare e puntuali, avvalendoci di una virtuosa collaborazione tra associazioni territoriali e di categoria in Confindustria”.

Come accennato da Scarabelli, la ricerca mostra che la Lombardia non emerge soltanto a livello nazionale, ma anche europeo. È infatti la prima regione europea per numero di unità locali e la quarta (dopo Renania-Westfalia, Bayern e Baden-Württemberg) per numero di addetti nel settore gomma-plastica. Inoltre è l’unica regione, insieme alla Renania, ad aver registrato un aumento di addetti tra il 2012 e il 2020, sintomo di un settore tuttora in espansione.

La rilevanza in termini di filiera produttiva e di export

Per comprendere appieno la rilevanza dell’industria di materie plastiche ed elastomeri, è necessario allargare l’analisi agli altri settori che compongono la filiera, ovvero quelli che partecipano all’intero processo produttivo: dalla creazione delle miscele di polimeri alla loro trasformazione in prodotti finiti, fino al riciclo di questi ultimi giunti a fine vita. Si tratta di una filiera che in Lombardia occupa oltre 74 mila addetti in circa 4400 unità locali (33-34% del totale italiano), generando 30,9 miliardi di euro di fatturato e 7,4 miliardi di euro di valore aggiunto (43-44% del totale italiano). L’importanza della Lombardia nel settore è confermata anche dallevendite all’estero: nel 2022 è stato lombardo il 37% delle esportazioni italiane del settore, pari a 7,6 miliardi di euro. La Lombardia, quindi, non è solo la principale regione esportatrice italiana, ma anche la seconda a livello europeo, dietro soltanto alla Renania-Vestfalia (9,5 miliardi). Nell’ultimo decennio, inoltre, emerge un trend di forte crescita, pari al +61% (2022 vs 2012), delle esportazioni lombarde di settore.


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