Gran Bretagna: solo banconote di plastica

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La “vecchia” banconota di carta

In Gran Bretagna dal primo ottobre solo banconote di plastica resistenti e difficili da falsificare.

Tra i primi Paesi al mondo ad avviare la transizione verso l’utilizzo di contanti realizzati in polimeri speciali, la Gran Bretagna, in queste settimane ha avviato il completamento di un processo iniziato nel 2016 con le banconote da 5 sterline, proseguito nel 2017 con la banconota da 10 sterline e concluso alla fine di settembre con quelle da 20 e 50 sterline, ufficialmente fuoricorso dal primo ottobre.

I vantaggi dell’operazione sono molteplici: più resistenti (anche all’acqua) e difficili da falsificare, queste sterline una volta uscite dalla circolazione potranno essere macinate e convertite in scaglie o granuli destinati a produrre nuovi oggetti.

L’operazione già di per sé complessa e costosa avviata dalla Bank of England rischia però di essere ulteriormente rallentata dalla scomparsa della Regina Elisabetta II, avvenuta l’8 settembre 2022, imponendo un cambio epocale, in quanto l’immagine del sovrano regnante compare su tutti i valori britannici ogni volta che ne viene incoronato uno nuovo. Un “rito” rimasto immutato dal 1952.

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La nuova banconota di plastica da dieci sterline.

Così, le prime 20 sterline in plastica con l’effige di Elisabetta, in circolazione da meno di un anno, sono destinate al macero per essere sostituite assieme alle altre banconote, monete e francobolli, con il ritratto del figlio, ora Re Carlo III.

Diventeranno una sorta di Gronchi rosa (un francobollo emesso dall’Italia il 3 aprile 1961 per commemorare il viaggio del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sudamerica – N.d.R) raro e conteso dai collezionisti di tutto il mondo.


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