Francesco Resteghini di Wittmann Battenfeld Italia: “Tecnologia, il vero motore della ripresa”

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Francesco Resteghini, Sales Manager di Wittmann Battenfeld Italia

Il nostro 2020 è stato contrassegnato da due fasi nettamente distinte, con un primo semestre di sofferenza e una netta ripresa a partire dall’estate, che ci ha consentito di chiudere il budget con una flessione trascurabile, ma soprattutto con un crescendo a partire dall’estate che si sta manifestando anche nel 2021, con un vero e proprio rilancio degli acquisti.

In questo contesto, sono determinanti gli incentivi all’industria 4.0, grazie ai quali riusciamo a essere estremamente competitivi con un’offerta di prodotti integrati e interconnessi, che esaltano le performance delle nostre presse a iniezione. Il combinato disposto dei benefici fiscali e della possibilità di offrire una vera isola di lavoro 4.0 come traino tecnologico all’investimento è la chiave per l’interesse nei confronti del nostro portafoglio macchine, sempre più in grado di intercettare le esigenze di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale tanto che ultimamente, grazie all’ottimo feedback da parte del mercato, oltre la metà delle richieste di offerta sono relative a presse elettriche. Un esempio concreto è rappresentato dal pacchetto Ingrinder, che consente il prelievo e il recupero in linea della materozza, quindi di lavorare nuovamente gli scarti di lavorazione senza la necessità di sottoporli a ulteriori trattamenti. Il dispositivo è l’ultimo tassello di una vera e propria linea chiusa, integrabile – attraverso il MES Temi+ e TEMI Primus della nostra consociata IceFlex – con l’ERP aziendale per una completa tracciabilità dei dati di processo.

Un altro degli argomenti trainanti per il futuro è la sostenibilità, che guardiamo con interesse cercando di rendere le nostre presse duttili e in grado, attraverso i pacchetti software HiQ, di modulare il ciclo di stampaggio in tempo reale affinché, grazie a regolazioni e autocompensazioni, processo e prodotto siano costanti e qualitativi.

La nostra offerta tecnologica è completa e in grado di soddisfare le richieste delle tendenze trainanti, ma in questa fase, dove il contatto diretto è ancora piuttosto complicato, è fondamentale trovare gli strumenti adeguati per proporli in modo efficace ai partner storici o potenziali, cercando di mantenere la capillarità dell’informazione e la capacità di confronto, anche a distanza. Una via che – ritengo – siamo riusciti a trovare, collaborando con diverse aziende che, nonostante le difficoltà, hanno trovato lo slancio per ridefinire le priorità, stabilire target maggiormente aderenti alle proprie esigenze, valorizzare l’importanza e il peso specifico delle risorse umane, oltre a una maggiore consapevolezza dei limiti ma anche delle possibilità e dei punti di forza. Stiamo vivendo una fase di cambiamento e la sensazione, visti i dati positivi degli ultimi mesi, anche a rischio di passare per sognatori e illusi, è che sia giusto alimentare capacità e competenze che in Italia non mancano e che anche il periodo della pandemia ha contribuito a confermare.


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