di Riccardo Ampollini
Durante una delle 15 conferenze stampa organizzate da Messe Düsseldorf tra il 16 e il 18 giugno, Covestro ha presentato in anteprima le proprie soluzioni più innovative che esporrà alla fiera K 2025 (Düsseldorf, 8-15 ottobre) per affrontare alcune delle più grandi sfide del nostro tempo. All’insegna dell’idea guida “The Material Effect”, l’azienda dimostrerà come i propri materiali rendano possibili soluzioni sostenibili anche nel campo della trasformazione di materie plastiche.

Le oltre 20 storie d’innovazione che Covestro presenterà presso il suo stand A75, nel padiglione 6, sono strettamente collegate a questa idea guida e alla visione a lungo termine dell’azienda di diventare completamente circolare. Questa visione sta acquisendo ulteriore importanza nelle circostanze attuali: sfide a breve termine e crisi sovrapposte che richiedono resilienza e adattabilità.
L’amministratore delegato (CEO) di Covestro, Markus Steilemann, lo ha sottolineato durante la tradizionale conferenza stampa pre-K: “Il mondo sembra essere andato fuori controllo e l’industria chimica sta risentendo appieno delle molteplici crisi attuali. Allo stesso tempo, il futuro sarà sempre più verde e intelligente (“green & smart”). In Covestro, stiamo aprendo la strada a tale futuro in molti settori grazie alle nostre materie plastiche ad alte prestazioni, riciclabili e a impatto climatico zero, sia che si tratti di mobilità elettrica e guida autonoma, oppure di edifici efficienti e digitalizzazione. Siamo entusiasti di presentare i vari e benefici effetti dei nostri materiali alla fiera K di quest’anno”.
“L’effetto del materiale”
Presso il proprio stand, Covestro porrà particolare attenzione ai progressi e alle innovazioni nei settori: futuro sostenibile, automotive, elettronica, salute, sport e tempo libero. Tra i gli “highlight” vi sarà un nuovo concept di veicolo per il trasporto pubblico: il SUE “People Mover”. Questa navetta elettrica urbana a guida autonoma è stata sviluppata da UE | Studios e presenta vetrate interamente in policarbonato, policarbonato per i sensori lidar, nonché Arfinio® (monomateriale leggero e altamente resistente) e TPU. Tra gli articoli esposti c’è anche lo strumento di campionamento digitale Imagio®, che consente una visualizzazione digitale realistica dei progetti, sostituendo così i campioni fisici con gemelli digitali dei materiali nelle prime fasi di sviluppo di un prodotto.
Con queste e molte altre storie di successo, oltre alle applicazioni esposte, Covestro dimostrerà, sempre all’insegna della sua idea guida di quest’anno “The Material Effect”, quale ruolo possono giocare i materiali ad alte prestazioni per un mondo più sostenibile. “The Material Effect” combina i materiali migliori della propria categoria con le competenze nell’ambito dei processi e delle soluzioni innovative, consentendo il passaggio dal laboratorio all’industria.
“È proprio questa combinazione unica di scienza dei materiali, sviluppo di processo e applicativo a fare la differenza”, ha affermato Jochen Hardt, responsabile di progetto per il K 2025 e vicepresidente Global Marketing Mobility della divisione Engineering Plastics di Covestro, durante la conferenza stampa. “The Material Effect consente ai nostri clienti e partner di ottenere di più in termini di sostenibilità, circolarità e prestazioni dei loro prodotti”.
Il responsabile delle relazioni con i media a livello globale, Markus Kleine-Beck, ha moderato gli interventi e la sessione di Q&A con i circa 80 giornalisti presenti alla conferenza.
Progressi in termini di “vision” e di strategia aziendale
Covestro persegue una chiara visione strategica: diventare completamente circolare e fare dell’economia circolare un proprio principio guida a livello globale. Ciò include l’utilizzo di materie prime alternative, il passaggio all’energia verde e lo sviluppo di tecnologie di riciclo avanzate. L’azienda si è posta l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica delle proprie attività (Scope 1 e 2) entro il 2035 e di raggiungere la completa neutralità climatica lungo l’intera filiera produttiva (Scope 1-3) entro il 2050. A tal fine, Covestro ha già firmato 11 accordi per l’acquisto di energia (PPA) e ora copre circa il 16% del suo fabbisogno energetico globale da fonti rinnovabili.
Inoltre, la società sta costantemente ampliando l’utilizzo di materie prime alternative, con l’obiettivo di evitare il più possibile l’utilizzo di feedstock fossili nel lungo termine. A tal fine, sta attualmente sviluppando e testando nuove tecnologie di riciclo per poliuretani, policarbonati ed elastomeri. L’impegno per l’economia circolare si riflette inoltre nel portafoglio prodotti: i prodotti il cui marchio presenta il suffisso “CQ” (che sta per Circular Intelligence) contengono almeno il 25% di materie prime alternative.
Per i policarbonati, Covestro differenzia la propria offerta con etichette specifiche: “RE” indica i materiali che si basano su materie prime rinnovabili (attribuite tramite bilanciamento di massa) e che sono prodotti con energia elettrica rinnovabile; “RP” identifica i prodotti contenenti scarti post consumo riciclati chimicamente, attribuiti anch’essi mediante bilanciamento di massa; infine, la “R” designa prodotti con contenuto di materiale riciclato meccanicamente. Questi e molti altri prodotti saranno esposti presso lo stand Covestro al K 2025.