Arburg celebra i suoi cent’anni con circa 1200 ospiti da 32 paesi

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Giovedì 16 febbraio, nella propria sede di Lossburg, in Germania, il costruttore Arburg ha organizzato il primo dei tre eventi previsti per celebrare il suo centesimo anniversario. Era naturalmente presente anche la redazione di Plastix ed ecco, di seguito, un breve resoconto della manifestazione.

Centinaia di ospiti entusiasti hanno ascoltato attentamente la sessione di domande e risposte moderata da Kai Spitzl (primo da sinistra) con i tre soci amministratori di Arburg: Juliane Hehl, Renate Keinath e Michael Hehl

I tre soci amministratori dell’azienda, Juliane Hehl, Renate Keinath e Michael Hehl, hanno dato il via alla serata con una divertente sessione di domande e risposte e hanno spiegato in modo molto autentico e personale tutto ciò che ha reso Arburg quello che è, da un secolo a questa parte, e il percorso che sta intraprendendo per i suoi prossimi 100 anni.

 

“Sostanza più che stile”: vero oggi come allora

Juliane Hehl ha raccontato di come i suoi nonni Arthur e Maria Hehl fondarono coraggiosamente Arburg nel 1923 e di come suo padre Eugen e suo zio Karl Hehl giocarono un ruolo chiave nel plasmare l’azienda e nel farne uno dei principali produttori mondiali di macchine per la lavorazione delle materie plastiche.

Renate Keinath ha invece parlato dell’importanza, per l’azienda di famiglia, della propria indipendenza, dei dipendenti dinamici, della forza innovativa e dell’affidabilità. Ha spiegato come Arburg abbia sempre percorso la propria strada, conducendo affari a livello globale ma anche agendo a livello locale, assumendosi la responsabilità per le persone e per l’ambiente, oggi come allora.

Una conclusione emozionante: a nome di tutti i dipendenti, i dirigenti Gerhard Böhm, Jürgen Boll (primo e secondo da sinistra) e Guido Frohnhaus (primo da destra) hanno ringraziato i soci amministratori Renate Keinath, Juliane Hehl (terza e quarta da sinistra) e Michael Hehl (secondo da destra) al termine della celebrazione dell’anniversario. Una standing ovation ha infine accompagnato la salita sul palco di Gisela Hehl (terza da destra)

Infine, Michael Hehl ha sottolineato la necessità per Arburg di cambiare per rimanere fedele ai propri principi e alla propria strategia, pur mantenendo i tratti positivi fondamentali che hanno formato il “carattere” di quest’azienda a conduziond familiare. Secondo Hehl, il motto delle generazioni precedenti, “Sostanza più che stile”, potrebbe rappresentare una guida preziosa anche per i prossimi decenni. 

Viaggio nel tempo attraverso la storia di Arburg

Su due giganteschi schermi a LED da 45 x 4,5 metri è stata proiettata una rassegna dei 100 anni di successi di Arburg. I 400-500 ospiti presenti sono stati accompagnati in un emozionante viaggio nel tempo, intervallato da pietre miliari di Arburg e immagini di vari eventi del passato. Questi ultimi includevano la costruzione in casa della prima pressa a iniezione dell’azienda per il sovrastampaggio di contatti elettrici, l’autobus “Informant”, le presenze a varie fiere di settore e molto altro ancora.

Il pubblico ha potuto anche seguire le esibizioni di artisti freestyle sul palco e tramite gli schermi a LED. I dorati Anni Venti sono stati rappresentati da cinque giovani uomini in uno spettacolo mozzafiato di swing e breakdance. Una band futuristica di soli percussionisti ha invece messo in scena un incredibile spettacolo illuminato da LED colorati, che si è concluso davanti a due “vetrine” progettate per svelare, in anteprima mondiale, le due “macchine dell’anniversario”, che aprono la strada a un nuovo tipo di tecnologia per lo stampaggio.

Il direttore tecnico di Arburg Guido Frohnhaus (a sinistra) e il direttore commerciale Gerhard Böhm hanno presentato in anteprima mondiale le macchine ibride Allrounder 470 H nelle versioni “Comfort” e “Premium”

Anteprima mondiale per le due “macchine dell’anniversario”

Il direttore commerciale Gerhard Böhm e il direttore tecnico Guido Frohnhaus hanno presentato le due “macchine dell’anniversario” nel corso di un’animata conversazione: si trattava delle varianti “Comfort” e “Premium” della pressa ibrida Allrounder 470 H, caratterizzate da molte innovazioni tecnologiche.

In particolare, Guido Frohnhaus ha elencato una serie di caratteristiche destinate a entusiasmare sia il personale di vendita sia gli stampatori e i tecnici presenti all’evento: una “impronta energetica” inferiore fino al 50% rispetto alla versione totalmente idraulica, fino a 12000 kg in meno di emissioni di anidride carbonica e una nuova concezione di gestione dell’olio che richiede appunto circa il 35% in meno di olio. A tutto ciò vanno aggiunti anche: una riduzione fino al 33% del tempo di ciclo a vuoto, la suddivisione della portata del flusso per i movimenti simultanei degli assi e le opzioni per la manutenzione preventiva.

Gerhard Böhm ha invece sottolineato che “il futuro è elettrico”, perché questo riduce il fabbisogno energetico, i costi operativi e l’impronta di carbonio. A suo avviso, le macchine dell’anniversario sarebbero di particolare interesse per quegli stampatori che sono alla ricerca di un’alternativa ad alto risparmio energetico, che apprezzano un gruppo di chiusura elettrico e che desiderano l’economicità di un’unità d’iniezione idraulica. Un’ulteriore variante, denominata “Ultimate”, e nuove “taglie” di presse saranno lanciate sul mercato entro la fine dell’anno.

Uno spettacolo di “percussionisti a LED” ha regalato agli ospiti un’esperienza vibrante di suoni e colori

 Un programma molto vario

I video di auguri inviati in anticipo da molti dei 3600 dipendenti Arburg di tutto il mondo sono stati un altro punto culminante delle celebrazioni per l’anniversario e una selezione di questi è stata proiettata sui due grandi schermi. Verso la fine della proiezione, i singoli video si sono uniti per formare un’immagine a mosaico dei visi dei due fondatori, Eugen e Karl Hehl. La serata si è quindi conclusa con una festa accompagnata dalla musica della band “Fabelhaft”. Molti ospiti hanno approfittato dell’occasione per chiacchierare fino a notte fonda, intrattenendo stimolanti conversazioni con vecchie e nuove conoscenze e guardando con piacere ai prossimi 100 anni della storia di successo di Arburg.


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