Preview K 2025: forti segnali per il futuro dell’industria di settore

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La redazione di Plastix era presente alla preview organizzata da Messe Düsseldorf per fornire anticipazioni sulle novità che saranno esposte alla fiera K. In questo articolo ci si concentra però sulle tematiche affrontate dalle due tavole rotonde pianificate nel corso dell’evento

di Riccardo Ampollini

Dal 16 al 18 giugno 2025, circa 80 giornalisti provenienti da 32 paesi sono stati ospiti del Centro Congressi di Messe Düsseldorf per il tradizionale evento d’anteprima della fiera K 2025, che si terrà nella medesima location dall’8 al 15 ottobre di quest’anno. Grazie a quindici conferenze stampa tenute da espositori selezionati e a due tavole rotonde, i giornalisti sono stati informati su svariate novità di prodotto e sugli argomenti d’attualità del settore materie plastiche.

La prima giornata dell’evento si è aperta con la tavola rotonda dedicata ai rappresentanti delle organizzazioni che supportano Messe Düsseldorf e l’esposizione K 2025: GKV, Plastics Europe, VDMA e WDK.

Giovani talenti in fiera

“L’industria delle materie plastiche ha enormi problemi di reperimento delle risorse umane”, ha subito dichiarato Oliver Möllenstädt (CEO di GKV, l’associazione tedesca dell’industria per la produzione di materie plastiche). “Uno dei motivi principali è che i neodiplomati non conoscono la varietà di professioni e di opportunità di carriera offerte dal nostro settore”. Al fine di assicurarsi un bacino sufficiente di giovani talenti per il futuro, GKV invita per la prima volta gli studenti e i giovani professionisti alla “Young Talents Lounge”, presso il proprio stand F11-01, pad. 8a, al K 2025.In questo spazio, i ragazzi potranno sperimentare la lavorazione delle materie plastiche in modo interattivo, ad esempio con un percorso a ostacoli, applicazioni di realtà virtuale o tramite una mini pressa per lo stampaggio a iniezione.

L’associazione presenterà inoltre corsi di studio innovativi e fornirà ispirazione per la promozione dei giovani talenti. Nell’ambito del “Club of the Best”, un evento speciale consentirà d’incontrare i vincitori del Premio Günter Schwank, riconosciuto ogni anno ai migliori laureati in tecnologia delle materie plastiche.

Quando le materie plastiche danno forma al futuro

Durante l’evento speciale “Plastics shape the Future” (un progetto dell’industria tedesca delle materie plastiche sotto l’egida di Plastics Europe Deutschland e Messe Düsseldorf) saranno invece affrontati gli stimolanti sviluppi già in corso oggi insieme alle visioni per il domani, nonché l’importante ruolo che la politica internazionale svolge in questo ambito. Ne ha parlato Christine Bunte (managing director & regional director per l’Europa Centrale di Plastics Europe).

L’evento si articolerà in sette giornate a tema, con discussioni su tecnologie e materiali innovativi, discorsi programmatici, una tavola rotonda sulle politiche, un Career Day e un Start-up Pitch. In particolare, domenica 12 ottobre (“Career Day”) studenti e tirocinanti potranno visitare la fiera gratuitamente esibendo un documento d’identità o una tessera studentesca. Il programma della giornata prevede: un panel sul reclutamento di lavoratori qualificati, interventi di esperti su temi come “Recruiting by Gaming” e “Recruiting by Diversity”, format interattivi come “HR Bullshit Bingo” e infine uno “Science & Poetry Slam”.

Potere alla plastica

La tavola rotonda introduttiva con (da sinistra): Boris Engelhardt (WDK), Petra Cullmann (Messe Düsseldorf), Christine Bunte (Plastics Europe), Oliver Möllenstädt (GKV), Thorsten Kühmann (VDMA), Ulrich Reifenhäuser (comitato espositori del K 2025) e il moderatore Chris Brow (Foto: Messe Düsseldorf)

Dal canto suo, VDMA organizzerà un ampio forum nell’area esterna tra i padiglioni 10 e 16, dal titolo “The Power of Plastics!”. La federazione e una decina di sue aziende associate dimostreranno l’importanza della tecnologia per la realizzazione dell’economia circolare nell’industria delle materie plastiche. Inoltre, nel padiglione VDMA (E01, nell’area all’aperto), la federazione darà anche spazio alla discussione e all’interazione con workshop, tavole rotonde ed eventi per giovani talenti. “Siamo nel pieno della trasformazione verso un’economia circolare e l’ingegneria meccanica svolge un ruolo chiave in questo processo”, ha commentato Thorsten Kühmann, direttore generale di VDMA Plastics and Rubber Machinery. “Consente infatti di realizzare prodotti riciclabili e di riciclare i rifiuti plastici in nuovi prodotti di alta qualità. VDMA e i suoi membri fanno quindi proprio il motto del K 2025, “Green – Smart – Responsible”, dimostrando il grande potenziale delle materie plastiche che si sprigiona grazie al continuo sviluppo della tecnologia e dei materiali”.

Anche l’ingegneria meccanica offre ai giovani talenti una piattaforma in fiera: nel padiglione VDMA, sempre nell’ambito del forum “The Power of Plastics!”, tirocinanti, studenti e giovani professionisti organizzeranno ogni giorno il “Young Talents Time” (dal 9 al 14 ottobre, alle ore 11:00). Inoltre, la federazione promuove specificamente le giovani donne nell’ingegneria meccanica con iniziative come EnSHEneer.

La strada della gomma

“La Rubberstreet continuerà a essere la vetrina della forza innovativa e delle prestazioni dell’industria degli elastomeri”, ha aggiunto Boris Engelhardt, segretario generale di WDK (Associazione tedesca dell’industria della gomma), checura l’organizzazione della Rubberstreet (padiglione 6). Dal 1983 quest’ultima rappresenta il punto di riferimento e di orientamento per tutti coloro che desiderano saperne di più sugli elastomeri (termoindurenti e termoplastici).

“Green, Smart, Responsible”

La fiera K fornisce un prezioso punto di riferimento per orientarsi tra le differenti tecnologie e materiali polimerici. L’apertura dei mercati, il trasferimento delle conoscenze, la ricerca e la comunicazione paritaria sono importanti prerequisiti per un “level playing field” globale. L’accesso alle tecnologie più idonee è essenziale per la lavorazione delle materie plastiche in tutto il mondo, in particolare considerando la forte concorrenza. Ulrich Reifenhäuser, presidente di VDMA Plastics and Rubber Machinery e del comitato consultivo degli espositori del K 2025, considera tutto ciò un’opportunità: “Possiamo concentrarci sui nostri punti di forza, sfruttare la nostra capacità d’innovazione e risolvere in modo sorprendente e preciso i problemi attuali del mercato con nuove soluzioni”, ha affermato, guardando con ottimismo al K 2025.

“Dall’8 al 15 ottobre 2025, la fiera K di Düsseldorf sarà ancora una volta il palcoscenico centrale per l’industria internazionale delle materie plastiche e della gomma”, ha concluso Petra Cullmann, direttore esecutivo di MesseDüsseldorf. “Con il motto “The Power of Plastics! Green – Smart – Responsible”, la fiera lancia un messaggio chiaro. Questo perché riflette i valori e gli obiettivi attuali dell’industria e sottolinea che le materie plastiche sono componenti indispensabili di numerosi settori che contribuiscono in modo significativo all’innovazione e al progresso. Allo stesso tempo, il motto riassume anche l’impegno del comparto ad agire in modo sostenibile, intelligente e responsabile nella produzione e gestione delle materie plastiche”.

Al 4 settembre 2025, gli espositori registrati alla fiera K erano ben3200, provenienti da 66 paesi differenti, circa 200 in più rispetto alla precedente edizione. Nel 2022 la manifestazione aveva attratto 177486 visitatori da 167 paesi e gli organizzatori si attendono cifre simili anche quest’anno.

Debutto delle Women in Plastics alla fiera K

La seconda tavola rotonda con (da sinistra): il giornalista Chris Brow, Miriam Olivi (Women in Plastics), Christian Hopmann (IKV) e Philip Knapen (Borealis) (Foto: Messe Düsseldorf)

Alla fine della seconda giornata di conferenze (17 giugno), si è invece svolta la tavola rotonda con “hot topic”: “People” (Persone), grazie agli ospiti: Christian Hopmann (direttore dell’Institute for Plastics Processing, IKV, presso l’Università di Acquisgrana RWTH), Philip Knapen (marketing manager della divisione Rigid Packaging di Borealis Polymers) e Miriam Olivi (general manager di Frigosystem e presidente di Women in Plastics Italy), moderati sempre dal giornalista Chris Brow.

Come ben spiegato da Miriam Olivi, l’idea di inclusività è alla base della missione che l’associazione Women in Plastics (WIPs) si propone di attuare, focalizzandosi però parimenti sul ruolo della donna in fabbrica, con tutto il suo bagaglio di irriducibili specificità, ma anche sulla volontà di far cultura sulla plastica e sulle “proprietà virtuose” che la rendono indispensabile. Infine, ma non meno rilevante, Women in Plastics vuol mettersi in gioco incentivando la creazione di relazioni che valorizzino i singoli talenti.

Domenica 12 ottobre alle ore 16.00 si terrà quindi per la prima volta l’eventoWomen in Plastics” all’interno della mostra “Plastics Shape the Future” (padiglione 6, fiera K 2025). Stephanie Kalil (vicepresidente commerciale per l’EMEA di Dow Packaging & Specialty Plastics) è stata invitata quale relatrice principale e la discussione sarà moderata da Kerstin Sochor, caporedattrice della rivista specializzata Österreichische Kunststoffzeitschrift.

Oltre a questo evento, il programma dedicato all’associazione prevede una tavola rotonda, esempi di best practice con relatrici di spicco provenienti da tutto il mondo e l’opportunità di un intenso networking, con l’obiettivo chiave di suscitare l’interesse di un maggior numero di donne verso l’industria di plastica e gomma.

Focus sulle nuove generazioni

Christian Hopmann (IKV, Università RWTH) ha invece parlato dell’importanza delle competenze interdisciplinari, del futuro dell’industria delle materie plastiche e del perché format come lo Science Campus e il Career Day al K 2025 svolgano un ruolo centrale per i lavoratori qualificati di domani. Il suo appello: dare spazio alla partecipazione delle giovani generazioni, perché digitalizzazione, sostenibilità e forza innovativa sono da tempo parte del loro DNA. Hopmann ha infatti dichiarato: “Durante la mia esperienza con gli studenti, ho notato che se si spiega loro che ci sono altri modi per gestire le risorse a fine vita (e non sto parlando solo della plastica), anche i giovani si sentiranno più coinvolti e comprenderanno meglio i diversi punti di vista e non solo l’assioma plastica = inquinamento”.

L’iniziativa “Young Talents” alla fiera K si rivolge proprio ai giovani interessati a formarsi o studiare nel campo della tecnologia delle materie plastiche e della gomma. Domenica 12 ottobre, quattro tirocinanti e studenti guideranno poi i giovani in un interessante “tour” della fiera, presentando i loro percorsi di formazione e studio personali. Le tappe del tour includono la già citata Young Talents Lounge di GKV e gli stand espositivi delle aziende formatrici: Arburg, Erema, Covestro e Simona. La partecipazione è gratuita e non è richiesta la registrazione anticipata.

Tecnologia EcoCore per il packaging

Bicchiere realizzato con resine poliolefiniche di Borealis grazie alla tecnologia EcoCore di Bockatech (Foto: Riccardo Ampollini)

L’intervento di Philip Knapen si è invece focalizzato sulla tecnologia EcoCore per il packaging sviluppata dalla società britannica Bockatech, di cui Borealis ha acquisito una quota di minoranza nel dicembre del 2021. La collaborazione tra le due aziende prevede che Borealis fornisca a Bockatech resine poliolefiniche ottimizzate, inclusi materiali riciclati e di origine rinnovabile, che sono la base per la produzione degli imballaggi EcoCore.

In estrema sintesi, EcoCore è una tecnologia di stampaggio che permette la creazione di imballaggi in plastica multistrato, solitamente con uno strato interno in espanso. È utilizzata per produrre contenitori leggeri e resistenti, compatibili con le poliolefine ad alta sostenibilità di Borealis, come Bornewables™ (da fonti rinnovabili) e Borcycle(da riciclo chimico).  L’obiettivo delle due aziende è quello di facilitare la transizione verso un’economia circolare per la plastica, migliorando la sostenibilità e le prestazioni dei materiali.  “È certo, però, che, se tutti i paesi organizzassero una filiera di raccolta che inizia col deposito cauzionale, sarebbe possibile recuperare molti più contenitori in plastica, come anche quelli realizzati in Ecocore”, ha infine sottolineato Philip Knapen.

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