150 milioni ai “progetti faro” per il riciclo della plastica

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riciclo della plasticaIn dirittura d’arrivo, per iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto per la concessione delle risorse, pari a 150 milioni di euro, per la realizzazione di impianti per il riciclo della plastica, compresi i rifiuti raccolti in mare.

Con il finanziamento agli operatori beneficiari dei fondi, si completerà con la linea C dedicata al riciclo della plastica, il riparto dei 600 milioni di euro derivanti dal PNNR per impianti che dovranno essere messi in funzione entro il primo semestre del 2026.

La linea C otterrà una quota paritaria rispetto alle altre categorie: la linea A (RAEE – rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), la linea B (carta e cartone) e la linea D (frazioni tessili), nel contesto di 192 “progetti faro” per l’economia circolare.

Per la linea A, che promuove l’ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), tra i quali sono compresi pannelli fotovoltaici e turbine eoliche, sono stati finanziati 67 progetti, tre in meno rispetto a quelli sulla linea B per l’impiantistica dedicata alla raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti di carta e cartone.

Sulla linea D, per l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri hub del tessile, sono stati selezionati 23 progetti.

Ultima, la linea C dedicata a rifiuti plastici (compreso il “marine litter”) per i quali come per il materiale tessile vale il concetto di Plastic Hub per il riciclo meccanico e chimico, incoraggiando la simbiosi industriale sotto forma di distretti circolari.

I 600 milioni di euro del PNRR stanziati, nel rispetto del regime comunitario in materia di aiuti di Stato, sono stati destinati per il 60% alle Regioni del Centro-Sud e al 40% alle Regioni del Nord.


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