Shopper: giro di vite dall’Europarlamento

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Ieri sera, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo (ENVI) ha votato a favore della proposta di modifica – presentata dall’europarlamentare Margrete Auken – della direttiva che limita l’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso per asporto merci avanzata dalla Commissione Europea.

L'europarlamentare Margrete Auken
L’europarlamentare Margrete Auken

«La Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha votato per una disciplina nell’Unione Europea che potrebbe determinare un abbattimento rapido e significativo dei sacchetti monouso in plastica. Come già dimostrato dai paesi più avanzati della UE e non solo, l’adozione di politiche adeguate consentirà di ridurre facilmente e in modo radicale il consumo di borse di plastica. Il graduale ritiro, in tempi relativamente brevi, di queste borse rappresenta la più immediata delle soluzioni a disposizione per contrastare la diffusione dei rifiuti plastici nell’ambiente», ha dichiarato l’europarlamentare danese Margrete Auken (Verdi Europei/Alleanza Libera Europea), la cui relazione è stata approvata con 44 voti a favore, 10 contrari e 6 astenuti. Il testo verrà votato dal Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo, tra il 14 e il 17 aprile prossimi.

«La Commissione Ambiente ha inoltre proposto una serie di provvedimenti volti a garantire la vendita obbligatoria dei sacchetti di plastica per uso alimentare, caldamente raccomandata anche nel comparto non alimentare. L’imposizione di un costo per i sacchetti monouso rappresenta uno strumento collaudato ed estremamente efficace per abbatterne il consumo eccessivo», ha aggiunto Margrete Auken.

Riduzione del 50% entro il 2017 e dell’80% entro il 2019

Secondo la Commissione Ambiente del Parlamento europeo, i sacchetti di plastica leggeri con spessore inferiore ai 50 micron, che rappresentano di gran lunga la tipologia più diffusa nell’Unione Europea, risultano meno riutilizzabili rispetto alle versioni più spesse e, di conseguenza, si trasformano più rapidamente in rifiuti, per poi essere, nella maggior parte dei casi, gettati e abbandonati nell’ambiente. Gli stati membri dovrebbero ridurre il consumo di borse di plastica di almeno il 50% entro il 2017 e dell’80% nei due anni successivi; essi dovranno inoltre adottare misure quali tasse, imposte e restrizioni o divieti al commercio, al fine di assicurare che nei negozi non vengano distribuiti gratuitamente sacchetti di plastica, eccettuati quelli ultraleggeri utilizzati per avvolgere gli alimenti sciolti quali carne cruda, pesce e prodotti caseari.

Le borse di plastica impiegate per il trasporto di alimenti quali frutta, verdura e dolci dovrebbero infine essere sostituiti, entro il 2019, da sacchetti in carta riciclata, o da sacchetti biodegradabili e compostabili. Sono infine previste, secondo la Commissione Ambiente del Parlamento europeo, una serie di modifiche ai requisiti relativi al packaging compostabile e biodegradabile.

Leggi qui i commenti della decisione dell’Europarlamento.


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