Virén Chair, le prestazioni olimpiche delle plastiche rigenerate

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La storia da cui Virén Chair trae ispirazione è del genere che commuove e avvince, una metafora esemplare e immediatamente comprensibile a un uditorio ben più esteso della Finlandia, il paese che prende a modello una gloria sportiva nazionale per progettare e realizzare un prodotto “manifesto”. La sedia, dopo una caduta accidentale, si rialza con un balzo elastico ruotando su se stessa, dimostrando l’elevato profilo prestazionale dei compound sviluppati da Fortum con materiale plastico riciclato da post consumo (PCR).

Made in Finland

Fortum è l’azienda statale finlandese per la produzione di energia elettrica: al terzo posto in Europa nella produzione di energia rinnovabile, al secondo nella fornitura di energia nucleare (due primati a rischio poiché il 20% del volume di affari di Fortum deriva da acquisti russi), si occupa di riciclo dal 2016, con l’acquisizione di una realtà consolidata nel settore, Ekokem. La realizzazione di un prodotto come Virén Chair mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e l’industria all’utilizzo della plastica riciclata, presentandola come un materiale di alta qualità, pienamente idoneo alla produzione di oggetti durevoli, estetici, in linea con il prestigio internazionale dell’industria del mobile scandinavo e di designer finlandesi autori di vere icone dell’arredo del XX secolo: Eero Sarinen e la sua Tulip Chair, prodotta da Knoll nel 1958, Eero Arnio, autore della Ball o Globe Chair, edita da Asko nel 1962, Liisi Beckmann, che nel 1966 disegnò per Zanotta la poltrona Karelia. Rispetto a questi capolavori avanguardisti, la sedia Virén adotta un design più tradizionale e popolare, per comunicare con un pubblico il più ampio possibile, e porta il nome di un grande sportivo, ovviamente finlandese.

Concorrente alla finale dei 10.000 metri piani durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972, il maratoneta Lasse Virén cadde a metà gara, si rialzò, vinse la medaglia d’oro e stabilì un nuovo record mondiale completando la corsa in 27’38”35. «La storia di Lasse Virén, e in particolar modo la sua leggendaria vittoria alle Olimpiadi di Monaco del 1972, esattamente cinquant’anni fa, è tuttora di ispirazione per molti di noi» osserva Jussi Mälkiä, Brand Manager presso Fortum. «Con questo prodotto che porta il suo nome abbiamo avuto l’ambizione di onorare la rimonta, l’avanzata e la resilienza, e di mostrare ciò che è possibile realizzare oggi con i polimeri riciclati. Inoltre, la seduta rende omaggio al design finlandese, adottando le caratteristiche dei mobili in materiali plastici sviluppati negli anni Sessanta dai progettisti del nostro paese».

La sedia si ispira al maratoneta Lasse Virén che cadde a metà gara, si rialzò, vinse la medaglia d’oro e stabilì un nuovo record mondiale completando la corsa in 27’38”35

Si ricicla solo il 9%

Nel presentare il prodotto, un prototipo concepito in serie limitata, Fortum contestualizza l’iniziativa nella necessità di trovare nuova vita per i materiali plastici post consumo in anni sempre più critici di emergenza ambientale. Secondo i dati forniti da UNEP (United Nations Environment Programme), l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata alla tutela dell’ambiente, che in questo 2022 celebra anch’essa cinquant’anni di attività, nel 2019 solo il 9% della materia plastica prodotta in tutto il mondo è stata riciclata. I circuiti di raccolta differenziata dei materiali non sono sempre gestiti al meglio – per citare solo un “piccolo” esempio, l’obbligo di etichettatura ambientale per gli imballaggi in Italia non entrerà in vigore, salvo ulteriori proroghe, fino al prossimo 1° luglio 2022 –, ma è altrettanto evidente che la strategia del riciclo possiede amplissimi margini di miglioramento: quel 9% di polimeri rigenerati è il risultato di una raccolta ferma al 14% della produzione mondiale.

«Il vero problema sono le carenze dei sistemi di gestione dei rifiuti, non la materia plastica in sé: è un materiale ad alte prestazioni, difficile da sostituire e il suo consumo cresce costantemente a livello globale» commenta Anniina Rasmus, Brand Sales Manager della divisione riciclo e rifiuti di Fortum. «Il dibattito sulle materie plastiche dovrebbe invece trovare il proprio focus su come incrementare il riciclo. Dobbiamo assicurarci che la qualità del materiale venga mantenuta nel processo di recupero e trasformare i rifiuti in risorse riutilizzabili in tutti i casi in cui è possibile».

La base circolare su cui poggiano le quattro gambe della seduta fornisce un solido contatto con il pavimento, ma qualora la sedia venga spinta a terra, la base le imprime una rotazione che viene trasmessa a un elemento posteriore sporgente, anch’esso circolare, e che la rimette in piedi con un balzo elastico

Circolare con sprint

La sedia Virén è stata sviluppata da un team di specialisti con competenze multisettoriali: ingegneri, fisici e ricercatori hanno collaborato alla realizzazione di un oggetto ad alto profilo tecnico. Ha un design lineare, come una moderna seduta Thonet, ma è ampia e confortevole, con i braccioli che si prolungano verso il pavimento in due eleganti diagonali e che ricordano la posizione raccolta, pronta allo scatto, di un corridore alla partenza. Lo schienale, caratterizzato da una serie di elementi verticali, a conferire il tocco “scandinavo”, è leggermente reclinato all’indietro, e concavo, ad accogliere il corpo in una posizione rilassata. La base circolare su cui poggiano le quattro gambe fornisce un solido contatto con il pavimento, ma quando la sedia viene spinta a terra le imprime una rotazione che viene trasmessa a un elemento posteriore sporgente, anch’esso circolare, che la rimette in piedi con un balzo elastico.

«È stampata a iniezione con il compound Fortum Circo, costituito da polipropilene riciclato da post consumo, rinforzato con fibra di cellulosa per irrobustirlo e ridurre la sua impronta di carbonio: le emissioni di anidride carbonica connesse alla produzione di questo blend sono circa la metà di quelle rilasciate nella manifattura di un polimero vergine» sottolinea Anniina Rasmus. «Inoltre, la carica di fibre di cellulosa, una risorsa rinnovabile che immagazzina anidride carbonica per compiere il processo di fotosintesi, contribuisce a un’ulteriore riduzione dell’impronta ambientale».

La selezione, il lavaggio, l’asciugatura e il compounding dei polimeri PCR, rigenerati tramite riciclo meccanico, sono condotti da Fortum all’interno dei propri stabilimenti per garantire la qualità della materia prima seconda. La gamma Circo PP-CF è formulata in granuli di colore grigio naturale, ma può essere fornita in tinte custom; è completamente riciclabile e conforme alle normative RoHS e REACh che attestano l’assenza di sostanze pericolose per l’uomo, ed è disponibile con contenuto variabile di fibre di cellulosa e in granulometria fine o più ruvida. Leggeri e rigidi, i compound resistono ai graffi e mostrano un ritiro contenuto, caratteristiche che li rendono adatti per la realizzazione di arredi e componenti di design, per le industrie automobilistica, elettrica ed elettronica, dei beni di consumo.


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