a cura di Mariangela Quarto
L’azienda vicentina Vimar ha avviato il progetto di ricerca Twist, il cui obiettivo sarebbe quello di porre l’intelligenza artificiale al servizio dello stampaggio a iniezione, per ridurre i tempi di avviamento delle presse, migliorando la qualità dei pezzi prodotti e riducendo gli sprechi.
Il progetto, cofinanziato nell’ambito del Bando IRISS e promosso da SMACT Competence Center, vede la partecipazione dell’Università di Padova e di Maxfone, azienda veronese specializzata nello sviluppo di tecnologie d’intelligenza artificiale nei campi di IoT (Internet of Things) e IoB (Internet of Behaviors).
Più in dettaglio, il Dipartimento d’Ingegneria Industriale dell’ateneo padovano fornirà supporto nella ricerca e nello sviluppo di algoritmi sofisticati di rilevamento degli oggetti (Object Detection) e fornirà consulenza nello sviluppo e nella gestione di un Digital Twin per la simulazione e l’analisi del processo produttivo. Grazie agli algoritmi di IA, utilizzando comuni telecamere, il sistema opererà come una sorta di assistente virtuale per gli operatori nelle fasi più critiche del processo di stampaggio. In parallelo, il Digital Twin consentirà di eseguire una simulazione digitale dettagliata del processo, fornendo in tempo reale previsioni accurate degli esiti della produzione, semplificando altresì le operazioni di setup della macchina da parte degli operatori.
“Abbiamo deciso di impegnarci in questo importante progetto, collaborando con SMACT, con l’Università di Padova e con Maxfone, perché siamo convinti che nel prossimo futuro l’intelligenza artificiale sarà parte integrante dei sistemi produttivi delle aziende e porterà importanti benefici in termini di efficienza e sostenibilità”, commenta Sandro Bernardi, direttore tecnico di Vimar.
Un ulteriore conferma di come l’azienda, attraverso la sua “energia positiva”, continui a investire in ricerca e sviluppo, mettendo a disposizione le sue conoscenze tecnologiche, per aprire nuove prospettive nell’ambito dell’intelligenza artificiale.