Scuola e mondo del lavoro: unione di intenti

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Facilitare una relazione sempre più stretta tra scuole, università e mondo del lavoro attraverso il confronto, l’esperienza e la conoscenza. Obiettivo: contribuire alla crescita e all’innovazione del sistema educativo e dell’economia 

Innovazione e formazione sono strettamente connesse l’una all’altra. Del resto non può esserci ricerca senza le adeguate competenze a disposizione del mercato. Motivo per cui da qualche tempo a questa parte stiamo assistendo a un costante avvicinamento tra il mondo aziendale e quello della formazione tecnica; obiettivo: adeguare i percorsi formativi alle nuove esigenze del mercato. Proprio quello che è successo durante il Mechatronics Day organizzato dall’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano il 9 maggio scorso.

L’evento, patrocinato dalla Regione Lombardia, è stato un interessante momento d’incontro tra aziende della meccanica e le nuove generazioni con l’intento di coinvolgere studenti e genitori per fornire una panoramica completa delle opportunità offerte da questo importante mercato. Un modo concreto per andare oltre il grande mismtach oggi esistente tra il mondo del lavoro e le scelte degli studenti, spesso guidate da famiglie poco consapevoli.

Due dei relatori del Mechatronics Day (da sinistra): Sabina Cristini e Renato Martire di Anie

«La sensazione è che i genitori non conoscano a fondo questo settore e le sue interessanti possibilità di sviluppo future», ha spiegato Don Alessandro Ticozzi, direttore dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano. «La formazione tecnico-professionale nel campo della meccatronica, invece, è fondamentale per la crescita economica e l’occupazione del territorio. Nelle aziende della Lombardia che operano in questo comparto il livello di innovazione è altissimo, così come la domanda di nuova manodopera. Una tendenza destinata a durare ancora a lungo».

Basti pensare che oggi la meccatronica si sta spostando sempre più dalle grandi imprese manifatturiere alle realtà medio piccole, che introducono produzioni di alto livello o innovazione tecnologica molto spinta sull’onda dell’intelligenza artificiale.

«Le imprese oggi sono costantemente alla ricerca di nuovo personale con le giuste skill, ingegneri meccatronici e tecnici», ha detto durante l’incontro Renato Martire, vicepresidente di Anie e di STMicroelectronics. «Personale che spesso non riescono a trovare sul mercato. Per questo, sia come Anie sia come STMicroelectronics, stiamo lanciando una campagna per sensibilizzare le giovani donne verso questo settore che, contrariamente a quanto si creda, si adatta perfettamente anche alle loro esigenze».

Collaborazione continua tra mondo del lavoro e scuole

Un quadro in continua evoluzione, dove è strategico mantenere un rapporto stretto di collaborazione con le aziende del territorio «in modo da adeguare la didattica alle loro necessità», aggiunge Ticozzi. «In questa direzione ci auspichiamo una collaborazione sempre più stretta con le realtà produttive che già fanno parte del nostro network e siamo aperti a considerare nuove modalità operative».

Un modus operandi che sta dando i suoi frutti, visto che la classe di meccatronica dell’Istituto tecnico salesiano è al completo e la possibilità di trovare lavoro alla fine del percorso formativo è decisamente alta. «Quando i ragazzi decidono di aprirsi al mondo del lavoro in questo settore vengono assorbiti in tempi molto rapidi», afferma Ticozzi.

Anche per questo è importante mantenere canali di comunicazione stabili tra scuola e mondo del lavoro.  «Costituendo comitati tecnico-scientifici che mettano in comunicazione il mondo del lavoro e quello della scuola.  Ma per poter collaborare nel nome di una crescita comune è necessario puntare a un partenariato capace di durare nel tempo. Se scuole e aziende si aprono le une alle altre si possono generare importanti passi in avanti. Ne sono convinto».

Giovani talenti per spingere l’innovazione

Linda Di Giacomo, Holding Human Resources Manager di Atlas Copco Italia

Un’esigenza molto sentita anche a livello universitario, ne è un esempio il Career Day organizzato dal Politecnico Milano per favorire incontri fra le aziende e gli studenti interessati a conoscere il mondo delle imprese. Tre giorni di incontri, 7, 8 e 9 maggio durante i quali si sono alternate 272 realtà fra cui aziende manifatturiere, aziende chimiche, grande distribuzione, finanza, fornitori di tecnologia e system integrator, interessate a entrare in contatto con giovani talenti per spingere l’innovazione. 

Fra queste vi era anche Atlas Copco Group, azienda che progetta e produce tecnologie innovative. Presso il suo stand, gli studenti hanno avuto modo di incontrare responsabili del personale ma anche giovani ingegneri entrati in azienda da pochi anni, con i quali si sono confrontati sulle prime sfide del mondo del lavoro. Fra le opportunità proposte dall’azienda ai giovani, oltre a tirocini e /o inserimenti in organico, la possibilità di sviluppare tesi di laurea su argomenti specifici di interesse per l’azienda.

«Partecipare a questa giornata di incontri è stato molto utile per conoscere le aspettative e gli obiettivi di neolaureati e laureandi», ha detto Linda Di Giacomo, Holding Human Resources Manager di Atlas Copco Italia. «Abbiamo incontrato numerosi giovani ingegneri ai quali abbiamo potuto raccontare, in un contesto informale e di networking, ben diverso da un colloquio di selezione del personale, le opportunità di crescita individuale che si possono trovare nelle diverse realtà del gruppo».

Particolarmente utile è stato anche il confronto tra i neoassunti e i laureandi. «Testimonianze importanti per far comprendere in che modo la tecnologia può cambiare e migliorare i processi delle aziende, contribuendo a ridurre l’inquinamento e a migliorare l’ambiente nel quale viviamo», ha aggiunto Alessia Villa, Human Resource Manager della Divisione Compressori della multinazionale. Aspetto non trascurabile vista la sempre maggiore attenzione dei giovani per la sostenibilità delle aziende. E siamo solo all’inizio.

Carolina Parma


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