PLA sostenibile secondo il Regolamento UE sulla tassonomia

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L’azienda chimica TotalEnergies Corbion ha annunciato che le sue bioplastiche Luminy PLA soddisfano pienamente gli stringenti criteri del Regolamento dell’Unione Europea sulla tassonomia per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Tale valutazione è riportata nel libro bianco di recente pubblicazione “Planting the Future with PLA”, che descrive in dettaglio il Regolamento e approfondisce i profili di sostenibilità dei materiali biobased.

La resina biobased Luminy PLA viene utilizzata in un’ampia gamma di applicazioni

Il Regolamento sulla tassonomia è fondamentale per l’innovazione sostenibile dal momento che stabilisce i criteri riguardo a ciò che può essere considerato come “sostenibile” nelle attività economiche dell’Unione Europea, in riferimento a sei obiettivi ambientali: mitigazione del cambiamento climatico; adattamento al cambiamento climatico; uso sostenibile e salvaguardia delle risorse idriche e marine; transizione verso un’economia circolare; prevenzione e riduzione dell’inquinamento; salvaguardia e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Il Regolamento ha l’obiettivo di contribuire a incrementare gli investimenti sostenibili e di continuare a promuovere l’implementazione del Green Deal europeo.

“TotalEnergies Corbion lavora a stretto contatto con gli organi legislativi e di vigilanza e le organizzazioni non governative nei suoi sforzi volti alla creazione di materie plastiche alternative più sostenibili”, ha affermato Maelenn Ravard, sustainability and regulatory manager dell’azienda. “Oltre a rispondere agli obiettivi su mitigazione del cambiamento climatico e adattamento al cambiamento climatico del Regolamento UE sulla tassonomia, l’intera linea Luminy PLA è certificata 100% biobased secondo la normativa EN16785 e il programma Biopreferred dell’agenzia statunitense USDA. Inoltre, il nostro impianto di produzione è certificato ISO per la gestione, la qualità e la sicurezza ambientale. Infine applichiamo le norme stilate da Bonsucro, l’organizzazione dell’industria della canna da zucchero del WWF. Siamo orgogliosi di stabilire uno standard di questo livello per l’industria delle bioplastiche del futuro”.

Un’ottima alternativa alle materie plastiche d’origine fossile

Le bioplastiche Luminy PLA sono derivate dalla canna da zucchero, una risorsa che si rinnova ogni anno, e sono tra le poche bioplastiche a essere sia biobased (d’origine biologica) che biodegradabili. Secondo i dati riportati nel libro bianco “Planting the Future with PLA”, la produzione di 1 kg di poli (acido lattico), o PLA, richiede 1,75 metri quadri di terreno agricolo coltivato a canna da zucchero, che durante la crescita cattura dall’atmosfera 1,8 kg di anidride carbonica.

L’intera capacità produttiva di TotalEnergies Corbion occupa soltanto lo 0,08% del terreno arabile della Tailandia, il paese in cui l’azienda produce il PLA. In sintesi, l’efficienza nell’utilizzo del suolo, combinata con i vantaggi della cattura del carbonio, fa del PLA un’opzione ottimale per ridurre la dipendenza globale dalle materie plastiche a base fossile.

Le bioplastiche Luminy PLA di TotalEnergies Corbion consentono alle aziende di tutto il mondo di passare a materiali più sostenibili senza scendere a compromessi in tema di qualità o prestazioni. Forniscono infatti una valida alternativa alle materie plastiche convenzionali, in linea con gli obiettivi del Regolamento UE sulla tassonomia, e supportano la transizione globale verso un futuro più sostenibile.


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