Con ThermoMELT, PPS e PAEK si stampano in 3D a basse temperature

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Il processo ThermoMELT (Foto Lehmann&Voss&Co.)
Il processo ThermoMELT (Foto Lehmann&Voss&Co.)

La sinterizzazione laser (SLS) di polimeri ad alte prestazioni, come PPS e PAEK, è ancora una sfida. Le alternative oggi disponibili prevedono l’impiego di macchine specifiche, dal costo elevato, che riescono a operare alle temperature di fusione elevate di questi tecnopolimeri. Durante il processo, tuttavia, le polveri vengono esposte al calore per tempi prolungati – decine di ore – con effetti di invecchiamento che non consentono il riciclo del materiale. Oltre alle polveri, anche le parti stampate risentono delle lunghe esposizioni al calore. Per non compromettere le prestazioni del materiale e dei pezzi, la sinterizzazione a temperature più basse diventa quindi la soluzione ideale.

In questa direzione hanno lavorato Airbus Group, LSS Sinterizzazione Servizio Laser e Lehmann&Voss&Co. (Luvosint® brand), che insieme hanno sviluppato la tecnologia ThermoMELT. Al progetto ha partecipato anche il servizio tedesco bureau Rauch CNC, con il compito di testare le parti ottenute al fine di verificarne la conformità alle richieste del mercato.

La tecnologia, che si pone l’obiettivo di ridurre il costo di produzione di polimeri ad alte prestazioni abbassando le temperature di sinterizzazione, impiega macchine SLS già presenti sul mercato, alle quali sono state apportate modifiche per arrivare a un migliore controllo termico e del laser. ThermoMELT, inoltre, riduce in modo significativo gli effetti di invecchiamento termico durante il processo di fabbricazione, aumentando la riciclabilità e riducendo i costi, rispetto alle tecniche di produzione standard.

Parte di campione laser sinterizzato PAEK usando ThermoMELT che mostrano strutture di supporto (Foto Airbus Group Innovations)
Parte di campione laser sinterizzato PAEK usando ThermoMELT che mostrano strutture di supporto (Foto Airbus Group Innovations)

Durante la fase di sviluppo iniziale sono stati testati centinaia di campioni per valutare le proprietà meccaniche e fisiche dei componenti: i risultati sono superiori alle alternative disponibili in commercio, e garantiscono un’elevata riciclabilità dei pezzi.

Secondo i tre partner del progetto, la collaborazione porterà il processo ThermoMELT a un livello commerciale tale da consentire l’utilizzo di materiali ad alte prestazioni nella produzione additiva. Primo passo sarà la presentazione dell’innovativa tecnologia di sinterizzazione al K 2016.

Levhoss Italia è la filiale italiana della Lehmann&Voss&Co., società con sede ad Amburgo, Germania, operante da più di 100 anni nella vendita di specialità chimiche e minerali per il settore industriale. Fondata nel 1990, distribuisce in Italia materie prime destinate a varie industrie, quali: materie plastiche, resine poliestere e materiali compositi, pitture e vernici, trattamento superfici, gomma, lubrificanti, trasformazione polimeri poliuretanici, integratori alimentari e cosmetica.

 


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