Soffiatrici elettriche per un imballaggio industriale sostenibile

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Impegnata da tempo nel contribuire alla riduzione dell’utilizzo di plastica vergine, Plastiblow ha sviluppato tecnologie di coestrusione multistrato capaci di lavorare maggiormente i materiali riciclati per la produzione di nuovi contenitori. Inoltre, l’attenzione rivolta alla riduzione dei consumi energetici e dei costi di manutenzione, l’implementazione dei sistemi di controllo per la telediagnosi dei processi in ottica Industria 4.0 e, soprattutto, l’impegno volto alla diminuzione dell’impatto ambientale sono elementi fondamentali del successo delle soffiatrici Plastiblow in tutti i settori e, in particolare, in quello del packaging industriale.

Esempi di flaconi prodotti grazie alle soffiatrici di Plastiblow

Il costruttore milanese era entrato nell’esigente settore dell’imballaggio industriale presentando, già nel 2001, macchine per la produzione di taniche impilabili dotate di azionamenti elettrici e caratterizzate da soluzioni innovative e da prestazioni sorprendenti rispetto alle soffiatrici mastodontiche ed energivore, munite di centraline idrauliche, grosse pompe e accumulatori e impiegate fino a quel momento in questo settore.

Nelle soffiatrici Plastiblow, invece, la tecnologia degli assi elettrici controllati da motori brushless, gli efficienti cinematismi, l’utilizzo di guide lineari, cuscinetti a rotolamento e moduli di recupero dell’energia cinetica hanno permesso di conseguire forti riduzioni dei consumi energetici, inferiori fino al 70% rispetto a quelli delle macchine idrauliche.

Rientrano nella gamma Plastiblow impianti per la produzione di contenitori industriali con capacità fino a 30 litri, in singola e doppia stazione, monoestrusione o coestrusione, con estrusori tradizionali o ad alimentazione forzata per l’utilizzo di polietilene ad alto peso molecolare, in granuli o polvere. Tutte le soffiatrici Plastiblow sono ampiamente personalizzabili, come normalmente è richiesto in un segmento fortemente specializzato, esigente e competente quale quello dei contenitori per imballaggio industriale.

Gli impianti possono avere una o più stazioni di post raffreddamento, per ridurre i cicli di produzione di taniche impilabili omologate UN. È anche possibile applicare attrezzature di estrusione con anelli a deformazione statica (SFDR) o dinamica (PWDS), per il controllo e l’ottimizzazione degli spessori anche in senso radiale. Per la produzione di pompe a spalla e di pompe a pressione si possono montare gruppi di soffio dal basso con divaricatori e ugelli a svitamento, per la realizzazione di filettature interne.

Fra i tanti altri accessori delle soffiatrici Plastiblow vanno certamente ricordati: il sistema brevettato di calibrazione dei colli in piena sicurezza, con macchina in movimento; i dispositivi automatici a bordo macchina per la finitura dei pezzi; il soffio ad ago per manici saldati; le unità per il controllo di qualità in linea; le unità d’inscatolamento e i manipolatori; i sistemi per la realizzazione di view-stripe.

Numerose sono state, nel 2022, le commesse riguardanti soffiatrici di taglia grande (modello PB22, PB26 e PB35, con corse da 500 a 1000 mm), con carro singolo o doppio, per la produzione di taniche impilabili da 5 e 10 litri in una, due o tre cavità, e da 20 litri in singola o doppia cavità, in uno, due o tre strati, con altrettanti estrusori orizzontali e anche con un ulteriore estrusore verticale per la realizzazione della banda trasparente, per visualizzare il livello del liquido all’interno del contenitore.

Un dettaglio della soffiatrice elettrica modello PB35ED-750

Le macchine esposte al K 2022

Alla recente fiera K di Düsseldorf è stata presentata, in particolare, una soffiatrice elettrica modello PB50ES-1000 Coex3 per la produzione, con due cavità, di taniche impilabili a tre strati da 20 litri. La soffiatrice è dotata di: un gruppo portastampo con forza di chiusura di 50 tonnellate, tre estrusori orizzontali ad alta portata (di cui uno con diametro di 100 mm, per lo strato intermedio, e due con diametro di 80 mm per gli strati esterno e interno) e una testa doppia per la coestrusione a tre strati, con filiere da 200 mm e interasse di 400 mm. Lo stampo a due cavità ha i fondi scomponibili, con movimenti realizzati per mezzo di servomotori, e consente di raggiungere produzioni di oltre 240 taniche all’ora. Il nuovo modello, realizzato per quelle aziende che necessitano di elevate produttività, è disponibile anche in versione a carro doppio e a testa doppia, con una capacità produttiva superiore a 480 pz/h.

Grazie alla collaborazione con la nota compagnia petrolifera e azienda chimica francese TotalEnergies, le taniche prodotte durante la fiera di Düsseldorf sono state realizzate con un particolare compound a base di materiale riciclato post consumo (PCR) di altissima qualità, inodore, colorabile e con una struttura così esteticamente gradevole da essere comparabile a quella in HDPE vergine.

La scelta di esporre in fiera un impianto di coestrusione multistrato ad azionamento elettrico, che consente l’utilizzo di plastica riciclata in uno strato intermedio con minimo dispendio d’energia, conferma l’impegno di Plastiblow nello sviluppo di un processo produttivo virtuoso maggiormente rispettoso dell’ambiente e più attento alla valorizzazione delle risorse e al contenimento degli sprechi.


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