Si stampano in 3D le scarpe per correre sulla sabbia

Condividi

Chi corre sulla sabbia soffice compie uno sforzo marcatamente più intenso rispetto all’esercizio su altre tipologie di terreno. Aarish Netarwala è riuscito a trasformare questo spunto nel concept Grit, un paio di scarpe da allenamento con una suola caratterizzata da una geometria alveolare, che rende l’impatto del piede in corsa relativamente instabile, come se affondasse nella sabbia. Frutto di un progetto collaborativo tra Adidas e l’ArtCenterCollege of Design di Pasadena, in California, che mira alla ricerca applicata delle nuove tecnologie nel settore sportivo, l’ispirazione e nata dall’osservazione di atleti che si esercitavano su ripide dune di sabbia in costante scivolamento.

«Nonostante l’allenamento sulla sabbia soffice di Manhattan Beach fosse estremamente duro, il posto è diventato così popolare che il parco è stato prima chiuso e poi riaperto ricorrendo a un sistema di prenotazioni per gestire la grande affluenza» spiega Netarwala. «Volevo capire perché in tanti fossero attratti da questo metodo di allenamento difficile ed estenuante, e ho scoperto che nel tempo incrementa la resistenza delle gambe e riduce il dolore muscolare che segue l’esercizio fisico». E così sono nate le scarpe per affrontare lo sforzo senza fatica. Per mezzo della suola con struttura alveolare, Grit, diversamente da ogni altra calzatura da running, collassa sul terreno all’impatto del piede in corsa, assorbendone l’energia senza ri-trasmetterla al piede. Quando l’atleta sposta il peso del corpo sull’avampiede, la suola affonda come un piede sulla sabbia, riducendo il movimento in avanti; una volta sollevato il piede da terra la suola riacquista la forma originaria.

Aarish Netarwala ha ideato per Adidas Grit, un concept che ricrea lo sforzo compiuto da chi corre sulla sabbia morbida. Strutturate in una tomaia-calza e in una suola avvolgente realizzata con tecnologia additiva, le scarpe sono facilmente disssemblabili e riciclabili a fine vita

La calzatura è costituita da due parti, cucite insieme e facilmente separabili per il riciclo a fine vita: una tomaia-calza in filo sintetico Primeknit di Adidas e una suola alveolare realizzata tramite 3D printing in elastomero poliuretanico resistente alla trazione, flessibile e riciclabile. La struttura è stata elaborata da Aarish Netarwala attraverso prototipi con sacchetti di sabbia incollati sotto la suola: indossandoli il designer ne ha provato la preziosa instabilità e li ha trasformati nel concetto di suola “avvolgente”.

Ti potrebbero interessare

Mercato dell’EPS stabile, riciclo in crescita

Il mercato italiano del polistirene espanso sinterizzato (EPS) conferma la fase di assestamento iniziata nel 2024, quando i consumi hanno raggiunto 120 mila tonnellate, segnando

Automotive

Modulo batteria in PA Renycle premiato da SPE

Nuovo importante riconoscimento per RadiciGroup da parte della Society of Plastics Engineers (SPE): un innovativo modulo batteria per auto elettriche, realizzato con poliammide da riciclo

Agenda

WMF 2025: manifattura, l’industria che unisce

di Roberto Carminati Nel quadro di uno scenario geopolitico incerto, l’edizione 2025 del World Manufacturing Forum di Milano ha dato conferma di come le attività