Ecco come si stampano gli interni auto con il processo Decoject

Condividi

Fondere estetica e flessibilità nella produzione di massa, come in quella di piccole serie, è una delle esigenze trainanti nel settore automobilistico, che chiede tecnologie robuste e affidabili, capaci al contempo di ridurre i costi al minimo. L’ultimo traguardo di questo percorso evolutivo è DecoJect, un processo completamente automatizzato che, combinando goffratura nello stampo e stampaggio a iniezione, permette di realizzare componenti per interni auto alleggeriti e di elevato valore estetico a costi interessanti anche per piccole serie.

Il processo è stato presentato per la prima volta al K 2016, dove un’unità dimostrativa nello stand Engel dove una macchina a iniezione duo 5160/1000 stampava un pannello porta per automobili pronto per l’assemblaggio, disegnato ad hoc per mettere in risalto l’ampia gamma di possibilità di finiture superficiali offerte dal processo, tra cui un rivestimento in finto cuoio con impunture e un moderno effetto fibra di carbonio.

Il ciclo di produzione inizia con l’introduzione nello stampo del film decorativo, liscio e privo di goffratura, che viene riscaldato da elementi a infrarossi montati sulla mano di presa di un robot e quindi preformato direttamente nello stampo mediante un sistema di aspirazione sottovuoto. Una volta completato il processo di formatura, la pinza del robot si ritrae, affinché la pressa possa chiudere lo stampo e mantenere il film in posizione durante la sua retroiniezione mediante tecnologia di espansione fisica. Terminata l’operazione, un robot lineare estrae il pezzo dallo stampo e lo trasporta fino a una cella di automazione, dove viene affidato a un robot antropomorfo che gestisce il processo di taglio laser per il rifilo del film in eccesso. Alla fine del processo, il robot antropomorfo deposita sul nastro trasportatore il manufatto finito pronto all’uso. Durante la rifilatura con il laser, il robot lineare, montato sul piano fisso della macchina a iniezione, preleva il pezzo successivo e lo posiziona all’interno della cella di automazione per la lavorazione di rifilatura. Il robot antropomorfo e il modulo di rifilatura laser sono integrati all’interno della cella di automazione.

DecoJect si pone come valida alternativa alla verniciatura. Da un’analisi comparativa delle due tecnologie, che ha tenuto in considerazione i costi complessivi, compresi quelli dell’isola di produzione e degli stampi e quelli logistici per la verniciatura, è emerso che il nuovo processo permette di risparmiare il 14 per cento rispetto alla produzione di parti stampate verniciate. Il rivestimento con film rappresenta dunque un’alternativa economica ai metodi tradizionali utilizzati per produrre manufatti decorati di qualità e inoltre garantisce la flessibilità necessaria per realizzare lotti di piccole dimensioni.

DecoJect: partner e attrezzature
Film per IMG: Benecke-Kaliko, azienda del gruppo Continental (Hannover, Germania)
Polimero per retroiniezione: polipropilene Borealis (Linz, Austria)
Pressa a iniezione: duo 5160/1000 di Engel (Schwertberg, Austria)
Robot e automazione: robot lineare viper 60, robot antropomorfo robot antropomorfo easix e cella di automazione easiCell di Engel (Schwertberg, Austria)
Stampaggio con espansione fisica: tecnologia MuCell di Trexel (Wilmington, USA)
Stampo: Georg Kaufmann Formenbau (Busslingen, Germania) e Galvanoform Gesellschaft für Galvanoplastik (Lahr, Germania)
Canale caldo: sistema Flexflow di HRSflow (San Polo di Piave, Treviso)
Avvolgitore film IMG: ICO System international coating (Lüneburg, Germania)

Sfoglia la rivista

  • n.2 - Marzo 2024
  • n.1 - Febbraio 2024
  • n.8 - Novembre 2023


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare