Sfide di mercato, normative e innovazioni tecniche al centro della conferenza di PVC4Pipes

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La terza conferenza di PVC4Pipes, che si è svolta a Praga il 17 ottobre, ha riunito circa 120 partecipanti da 26 paesi, in rappresentanza dell’intera filiera dei tubi in PVC, con: utilities, produttori di tubi, compoundatori, costruttori di attrezzature, fornitori di materie prime ed enti di certificazione.

Vincent Stone, project leader di PVC4Pipes

I temi chiave esplorati dagli esperti internazionali hanno evidenziato le tendenze in materia di sostenibilità nelle reti di tubi in PVC, i progetti innovativi che affrontano le sfide dei materiali e gli sviluppi della normativa europea.

“I tubi in PVC hanno dimostrato sicurezza d’uso, durata verificata, economicità ed ecoefficienza per oltre otto decenni. Ciò li ha resi una scelta sostenibile per la fornitura di servizi essenziali nei settori acqua, gas e fognature per tutto questo periodo”, ha dichiarato Vincent Stone, project leader di PVC4Pipes, la piattaforma di ECVM dedicata alla filiera dei tubi in PVC.

Mercato, normative sugli stabilizzanti e questione “legacy additive”

Nella sua panoramica sulle sfide che il settore dei tubi in PVC deve affrontare nel 2024, Elizaveta Harkusha (Chem-Courier) ha esaminato come le dinamiche di mercato – in particolare i prezzi delle materie prime e dell’offerta da una parte e il settore chiave di consumo (edilizia) dall’altra – stiano plasmando l’attuale panorama dell’industria nell’Europa centrale.

L’intervento di Stefan Fokken, direttore R&D di Baerlocher

Esaminando gli sviluppi normativi globali degli stabilizzanti utilizzati nei tubi in PVC, Stefan Fokken (Baerlocher) ha affermato che la continua evoluzione della tecnologia di stabilizzazione è indispensabile per rispondere alle normative e alle nuove tecnologie, concludendo: “Sono disponibili e in uso soluzioni a base di calcio per tubi in PVC-O e soluzioni senza stagno per applicazioni in PVC-C. La gestione dei “legacy additive” è fondamentale per sostenere i progressi verso la circolarità”.

Riguardo a una possibile soluzione per separare i “legacy additive” dai rifiuti di PVC, Eric Romers (Ineos Inovyn) ha condiviso i progressi di due impianti pilota specificamente progettati per migliorare una tecnologia di dissoluzione selettiva, affermando: “Questa tecnologia è fondamentale per il riciclo di rifiuti complessi in PVC, compresi i tubi contenenti “legacy additive”. Gli impianti pilota stanno attualmente convalidando i risultati dei test di laboratorio, confermando l’avvenuta estrazione di stabilizzanti e altri additivi, garantendo al contempo la conformità al Regolamento REACH”.

Progettare tubi che durino più di 100 anni

Joaquín Lahoz Castillo, product manager della business unit Plastics di CEIS

In una sessione dedicata alle reti di tubi in PVC, Joaquín Lahoz Castillo (CEIS) ha condiviso una ricerca volta a chiarire le relazioni tra temperature di lavorazione e durata progettata di tubi in pressione in PVC-U, concludendo: “Scopo di questo progetto era di stabilire una correlazione tra la temperatura di estrusione e il livello di previsione inferiore dello stress che un tubo in PVC-U può sopportare dopo 100 anni (LPL100y).

L’aumento di LPL100y consente di estendere la classificazione MRS250 fino più di 100 anni, con il vantaggio per committenti e progettisti di poter progettare le proprie reti idriche per più di 100 anni utilizzando i valori di stress e il coefficiente di progettazione tipicamente utilizzati per una durata progettata di 50 anni”.

Sul futuro delle reti di tubi in PVC, Amitosh Dash, del KWR Water Research Institute olandese, ha illustrato il valore aggiunto di un database per la registrazione dei guasti e lo sviluppo di un programma coordinato di valutazione delle perdite dei tubi in PVC per aiutare i gestori delle risorse idriche nelle loro decisioni.

Innovazioni sostenibili

Eric Romers, responsabile Project Circle e Sustainability Business di Ineos Inovyn

Nella sessione finale dedicata alle innovazioni sostenibili dei tubi in PVC, Roland Valk (Kiwa Technology) ha condiviso le ultime ricerche per dimostrare che i tubi in PVC sono pronti per l’economia basata sull’idrogeno. Ha confermato l’assenza di impatto per invecchiamento da idrogeno sulla tenuta dei giunti in PVC e l’effetto positivo dell’orientamento sulla permeazione all’idrogeno per i tubi in PVC-O.

Dal canto suo, Rajesh Ranjan (Weld On Adhesives) ha invece evidenziato gli sviluppi sostenibili nella riduzione delle emissioni di composti organici volatili (COV) del cemento solvente, generalmente utilizzato per unire i tubi in PVC. Ha dichiarato: “Questo offre ai produttori di cemento solvente l’opportunità di sviluppare prodotti nel rispetto dell’ambiente che soddisfino i più severi standard di qualità dell’aria interna ed esterna richiesti dal mercato”.

Infine, Marco Secchiari (Sica) ha illustrato processi innovativi che consentono di collegare tubi in PVC-O senza perdere le loro notevoli prestazioni meccaniche. Questi processi portano ulteriori vantaggi alle aziende idriche che scelgono i tubi in PVC-O per le loro reti di distribuzione.


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