Settore imballaggi in Italia: stabile la produzione, in crescita il fatturato

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I dati elaborati dall’ufficio studi dell’Istituto Italiano Imballaggio, pubblicati nella monografia “Imballaggio in Cifre 2023” (dati 2022), mostrano un settore essenzialmente stabile dal punto di vista della produzione, espressa in quantità, con una sensibile crescita per quanto concerne il fatturato.

Tab. 1 – Scheda monografica del settore imballaggi in Italia (fonte: Istituto Italiano Imballaggio)

Dopo un biennio di trend altalenanti, il 2022 ha infatti riportato la produzione italiana di imballaggi a ritmi ridimensionati. La produzione espressa in peso ha superato i 18 milioni di tonnellate, segnando un leggerissimo calo rispetto al 2021, pari a -0,4%.

Il fatturato, invece, ha superato i 40 miliardi di euro, con una crescita del +15,4% rispetto all’anno precedente. Indubbiamente, sono stati gli aumenti dei costi di produzione a influire su questo dato. Infatti, i rincari dei costi energetici e dei prezzi delle materie prime hanno determinato un aumento dei prezzi degli imballaggi, per colmare il gap dei rincari subiti dalle aziende produttrici. Va ricercato in questo, il motivo del forte aumento del fatturato a fronte di una produzione che è rimasta praticamente invariata, sotto il profilo quantitativo.

I trend dell’export e dei singoli materiali

Tab. 2 – Produzione di imballaggi suddivisa per singoli materiali (migliaia di t, fonte: Istituto Italiano Imballaggio)

Le esportazioni registrano un calo, pari al -2,2%, mentre le importazioni continuano la loro corsa, tanto che nel 2022 il tasso risulta pari al +11,4%. Sebbene continui l’inesorabile decremento dell’export, il saldo commerciale rimane comunque positivo con 267000 t di packaging esportato in più rispetto all’importato. L’area di sbocco prevalente per le esportazioni italiane resta l’UE.

Per quanto riguarda i singoli materiali, si registrano trend negativi per gli imballaggi in carta e per quelli in acciaio, rispettivamente -3,4% per i cellulosici e -6,2% per l’acciaio. Va sottolineato che l’andamento degli imballaggi in carta va a influire maggiormente sull’intero comparto, vista la sua maggiore rappresentatività: il 31,9% del totale imballaggi nel 2022. Positivo l’andamento – conaumenti di fatturato – per tutte le altre tipologie di packaging.

Outlook per il breve-medio termine Le prospettive per i prossimi anni appaiono tutto sommato rosee. Se per il 2023 si ipotizza un tasso di crescita del settore molto basso, in virtù di tutte le problematiche economiche che stanno caratterizzando l’anno in corso, negli anni successivi il settore dovrebbe segnare un trend più brillante, con tasso di crescita medio annuo del +1,1%. Si può quindi ipotizzare che la produzione di packaging in Italia raggiungerà i 19,141 milioni di tonnellate nel 2026.


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