Precisione e risparmio energetico nelle presse idrauliche

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Presentiamo una nuova pressa idraulica con servomotore nella parte di iniezione, completamente votata al miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza energetica rispetto alla serie precedente.

di Vittorio Pesce

A6”, la nuova pressa a iniezione prodotta dalla casa cinese Yizumi, è stata presentata in “forma web” al pubblico italiano in occasione dell’ultima fiera Mecspe di Bologna, dal 5 al 7 marzo 2025. Ne abbiamo fatto la conoscenza parlandone con Luca De Cenzo, CEO di Precision Plastic Injection, meglio conosciuta come PPI (San Vendemiano, Treviso), azienda che distribuisce sul territorio italiano le presse a iniezione del costruttore cinese Yizumi già dal 2019.

«La A6 rappresenta la naturale evoluzione delle presse A5», ha precisato De Cenzo. «Si tratta di una macchina ibrida, cioè di una macchina idraulica in cui l’introduzione del servomotore nella parte della plastificazione e di un nuovo sistema servoidraulico permetterà di affinare ulteriormente la tecnologia in termini di efficienza energetica, di precisione e di flessibilità, divenendo così sempre più “green”».

Una mente “intelligente”

Il nuovo circuito idraulico in loop chiuso garantisce un risparmio energetico del 12%

Nello sviluppo della nuova pressa, Yizumi si è concentrata su quattro concetti: intelligenza, precisione, sostenibilità ed efficienza. De Cenzo entra nel dettaglio: «Questi concetti sono tra loro interconnessi. In pratica, la A6 è in grado di analizzare i propri dati di produzione e di regolare di conseguenza la propria attività per assicurare in ogni contesto produttivo la massima precisione e la massima efficienza». Ciò viene reso possibile, in particolare, dal controllo Keba, che è montato di serie sulle presse A6 e che garantisce la perfetta integrazione tra “operatività fisica” e “mente digitale” con qualche accenno di AI.

«Sul controllo Keba», riprende De Cenzo, «sono state implementate funzioni specifiche avanzate molto importanti. Una di queste è la regolazione della chiusura stampo, che risulta più stabile, precisa e definita in funzione del processo di stampaggio. Inoltre, poiché la forza di chiusura può variare da inizio a fine lotto di produzione, pregiudicando la qualità finale del pezzo stampato, produzioni di qualità costante vengono garantite grazie a funzioni che permettono: il controllo e di autoregolazione della forza di chiusura, l’autoregolazione della pressione di mantenimento, la regolazione automatica dell’altezza stampo, l’implementazione del controllo della deviazione del peso del pezzo e lo sblocco anticipato della ginocchiera».

Altrettanto intelligente è il sistema di controllo della fase di stampaggio, che può ottimizzare la velocità e la pressione d’iniezione, secondo algoritmi e database raccolti in vari anni di ricerca al variare di materiali e condizioni al contorno. Così come migliorata è la funzione di monitoraggio costante e di manutenzione preventiva dei componenti principali della pressa.

L’efficienza nel mirino

Nuovo servomotore con sistema di recupero dell’energia

A6 è una pressa idraulica ma la cui funzione di plastificazione, cioè della fase energivora del processo di stampaggio, è svolta come anticipato da un motore elettrico ad alta efficienza e bassa inerzia. Tale scelta si prefigge di valorizzare il concetto di risparmio energetico all’interno della classe delle presse idrauliche, il che è particolarmente importante per produzioni di oggetti di peso non elevato.

La macchina presenta anche altre soluzioni tecnologiche, ognuna delle quali contribuisce al miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza complessiva. Parliamo per esempio della superiore stabilità del processo, dell’affinamento del circuito idraulico con un nuovo sistema servo, dell’utilizzo di materiali maggiormente isolanti (aereogel per la parte resistiva), del sistema di recupero dell’energia della fase di frenata dei servomotori, della progettazione di un nuovo riduttore e di un nuovo meccanismo di azionamento, dell’introduzione delle guide prismatiche sui gruppi chiusura ecc.

Tutte queste nuove soluzioni permettono di definire A6 una macchina completamente votata all’ottimizzazione delle funzioni, della qualità di stampaggio e, soprattutto, dell’efficienza energetica. De Cenzo aggiunge: «La A6 ha prestazione decisamente superiori in termini di qualità, velocità ed efficienza rispetto all’A5. Inoltre, il controllo generale permette di visualizzare in tempo reale le curve di consumo d’energia ed eventualmente anche l’andamento dei relativi costi. Grazie a opportune regolazioni è dunque possibile modificare i parametri di produzione al fine di ottenere realmente l’assetto di produzione migliore in termini di efficienza energetica».

La ricerca del risparmio energetico

Il motore elettrico sulla plastificazione a bassa inerzia riduce i consumi sino al 30%

Un altro elemento da sottolineare è la grande attività di Yizumi e di PPI a livello certificativo, grazie alla collaborazione con TÜV Austria Italia, ente indipendente che opera nel campo del collaudo, dell’ispezione e della certificazione di prodotti. «Si tratta di una scelta premiante perché permette alle presse Yizumi di essere adoperate e implementate all’interno di officine o linee automatiche senza alcun problema di tipo certificativo, visti i continui cambiamenti delle normative in termini di sicurezza, efficienza energetica ecc.», mette in evidenza De Cenzo.

E aggiunge: «Per noi “green” significa ridurre i consumi senza compromessi in termini di prestazioni. La ricerca del risparmio energetico, incoraggiata per esempio dagli incentivi fiscali previsti dal Piano Transizione 5.0, è sempre più esasperata, anche a causa della fluttuazione dei prezzi dell’energia che è all’ordine del giorno. Era dunque necessario introdurre una macchina ancora più efficiente in aggiornamento della serie A5, che è una tecnologia consolidata ed è sul mercato italiano ormai da 5 anni. Viste anche le prestazioni migliorate, ci aspettiamo una notevole accoglienza da parte del mercato».

Mercato: obiettivi importanti

Luca De Cenzo, CEO della società PPI di San Vendemiano (Treviso)

Con l’occasione, abbiamo anche chiesto a Luca De Cenzo di commentare l’attuale fase di mercato, con particolare riferimento al settore dello stampaggio a iniezione. «Possiamo dire che, a livello globale, il momento è di incertezza. Per molti imprenditori italiani gli incentivi, anche quelli legati a Transizione 5.0, appaiono difficili da raggiungere e c’è del pessimismo, in generale, sulle risorse a disposizione per effettuare investimenti. È per questo che, a nostro avviso, il 2025 potrebbe essere un anno interlocutorio. Tuttavia, non ci possiamo lamentare: abbiamo a portafoglio già diversi ordini, molti dei quali non legati ad ampliamenti produttivi, ma alla sostituzione di tecnologie ormai datate e non più al passo coi tempi.

Da questo punto di vista, occorre precisare che l’Italia, benché sia ancora la seconda manifattura europea, a mio avviso necessiterebbe di una politica industriale più chiara e precisa, con una visione di lungo termine, che non si basi solo su bonus, incentivi e agevolazioni, ma su un vero e proprio piano industriale europeo mirato al rinnovamento tecnologico».

A questa situazione non del tutto rosea, si aggiunge l’ormai persistente crisi del settore automotive. «Motori elettrici, ibridi, a gasolio, diesel, a benzina: non è chiara la direzione che prenderà l’automobile, e questa situazione genera molta incertezza, il che non aiuta a far decollare nuovi progetti e nuovi investimenti. Senza dimenticare la situazione geopolitica mondiale: sono in corso guerre, anche di tipo commerciale, per cui i prezzi delle materie prime e dell’energia possono subire impennate da un giorno all’altro e vi è la possibilità che in Europa vengano applicati dazi a beni importati dall’est asiatico. Non è un periodo facile».

Le strategie aziendali di Yizumi e di PPI

Regolazione dello spessore stampo in automatico; sblocco anticipato ginocchiera

In questa situazione internazionale agitata, qual è la strategia di Yizumi? «La strategia aziendale è quella di diversificare i settori di sbocco. Oltre al settore automotive, in cui siamo presenti in maniera considerevole, operiamo in molti altri ambiti come quello medicale, dell’industria meccanica, delle apparecchiature domestiche, del packaging ecc. In questo modo, i settori in maggiore salute compensano i temporanei momenti di fatica di altri comparti. La diversificazione è la mossa necessaria per continuare a crescere, in attesa che riparta il comparto automobilistico».

In un mercato come quello delle presse a iniezione, così competitivo e “affollato”, in che modo PPI si distingue? «Nel 2024 PPI ha festeggiato le 300 macchine vendute in Italia dal 2019 e, considerando i due anni intermedi di Covid, lo riteniamo un gran traguardo. Il merito è certamente della fiducia dei nostri clienti e della serietà della nostra impresa, ma anche del valore del prodotto Yizumi, che non solo presenta un rapporto qualità/prezzo allettante, ma che, a conti fatti, si basa di una tecnologia affidabile nel tempo e che soddisfa le esigenze dei nostri clienti. Questo è ciò che conta.

Per il futuro, è nostra intenzione spingere anche le altre tipologie di presse prodotte dalla casa madre: quelle per pressofusione, quelle per la gomma, quelle speciali per altri materiali come la bachelite, le resine BMC ecc., in modo da continuare ad ampliare gli ambiti applicativi e i settori di sbocco. Inoltre, investiremo ancora di più sulla struttura organizzativa in termini di servizio vendita e post vendita, che dovranno essere sempre più rapidi e capillari».

La strategia commerciale (e green) della casa madre

E quali sono a livello internazionale le strategie commerciali della casa madre cinese?«Benché Yizumi sia un’azienda giovane, in quanto nata nel 2002, i suoi numeri sono in costante crescita ed è per questo che il gruppo investe costantemente per essere presente in diverse aree geografiche ad alto potenziale. Ne sono un esempio le ultime due filiali costituite, quelle in Russia e in Messico. I numeri sono realmente incredibili, se pensiamo ad esempio che in Russia nell’ultimo anno l’incremento degli ordini è stato del 400%. Bisogna anche dire che il governo cinese spinge molto in tal senso implementando politiche industriali molto interessanti, che favoriscono e aiutano le imprese locali. Inoltre, non si tratta solo di un’espansione commerciale, ma anche di una crescita di tipo tecnologico e sempre più nel rispetto dell’ambiente».

L’interno della nuova sede globale di Yizumi, in costruzione a Shunde vicino a Canton, in Cina, la cui apertura è prevista nel 2026

È dunque tempo di smontare gli storici pregiudizi occidentali sull’industria cinese? Luca De Cenzo conferma: «Un tempo la tecnologia cinese era vista come qualcosa di basso costo, non particolarmente evoluta e inquinante. Oggi non è più così: il Dragone ha fatto passi da gigante e i prodotti cinesi sono sempre più attuali, tecnologicamente avanzati ed efficienti.

Ma non basta: i prodotti cinesi sono sempre più green. Infatti, l’industria cinese, quasi autonomamente, sta spingendo verso un’economia sostenibile e più ecologica; il che rappresenta un suo punto di forza. Si pensi per esempio che attualmente, in Cina, il 50% delle auto circolanti è di tipo elettrico. La differenza con l’Europa è sostanziale: da noi la scelta dell’ecologia sembra più che altro un’imposizione politica, ed è vissuta spesso dalle aziende solo come un obbligo normativo. In Cina invece appare come una necessità, alla quale le aziende stanno aderendo spontaneamente».

Nasce Yizumi Italia

Infine, Luca De Cenzo ci mette al corrente di una novità davvero significativa: «Nell’ambito dei progetti d’espansione, la vera novità è che nel 2025 sarà aperta una filiale nel nostro Paese, in zona Brescia. Si tratta di una notizia importantissima perché dimostra che oggi è ancora possibile investire in Italia, e che sul nostro territorio vi sono tuttora grandi margini di crescita.

La nuova filiale, la cui apertura è stata ufficializzata durante la fiera Mecspe, si occuperà di aspetti tecnici quali l’assistenza, la ricambistica, la formazione ecc., e raggrupperà le tre divisioni principali di Yizumi: quella relativa alle presse per stampaggio a iniezione, quella inerente alle macchine per pressofusione e quella delle presse per la gomma».

«Il trasferimento delle reti vendita e di assistenza di PPI alla nuova filiale Yizumi Italia, nonché la mia presenza», sottolinea infine Luca De Cenzo, «come direttore generale, garantirà la continuità nel nostro mercato, sostenuta ancora più da vicino da Yizumi».

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