Pista al grafene e plastica post consumo nell’aeroporto di Fiumicino

Condividi

Parte dall’aeroporto di Fiumicino la sperimentazione della prima stesa al mondo, in un aeroporto intercontinentale, dell’asfalto contenente Gipave®, un additivo modificante contenente grafene, e una plastica post consumo destinata a termovalorizzazione. L’obiettivo del test è confermare, anche in situazioni di grande stress (da urto, elevata velocità e surriscaldamento da frenata), i risultati già ottenuti in ambito stradale che dimostrano un aumento delle prestazioni della pavimentazione. Ad oggi, i risultati delle sperimentazioni condotte in Italia e nel Regno Unito hanno infatti dimostrato che questo prodotto consente di migliorare le performance dell’asfalto, grazie all’aumento della resistenza alla fatica e della sopportazione delle escursioni termiche, ottenendo così pavimentazioni che durano più del doppio.

Gipave è stato sviluppato dal produttore di additivi e tecnologie per asfalto Iterchimica in collaborazione con Directa Plus, G.Eco (Gruppo A2A) e l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Il grafene è stato fornito da Directa Plus e la plastica post consumo da G.Eco, mentre l’ateneo milanese si sta occupando dell’intera analisi ambientale. La domanda di brevetto italiano della nuova tecnologia (depositata a fine 2017) ha avuto esito positivo ed è attualmente in corso di approvazione anche nell’Unione europea.

Il test si inserisce nel programma di manutenzione delle pavimentazioni delle infrastrutture di volo (Pavement Management System) della Società ADR, e consiste nel rifacimento di un tratto, lungo 100 metri e largo 8 metri, della taxiway “Alpha Alpha” dedicata ai velivoli intercontinentali. In particolare, metà dei 100 metri della carreggiata sono stati realizzati con la nuova tecnologia al grafene (PmA) per il rifacimento dei tre strati di base (15 cm), binder (10 cm) e usura (5 cm). I restanti 50 metri sono stati invece realizzati con asfalto contenente bitume modificato con polimeri (PmB), normalmente utilizzato per questa tipologia di interventi (con i medesimi strati e spessori). L’intero tratto conterrà fresato d’asfalto proveniente da pavimentazioni riciclate. I lavori sono stati eseguiti dalla società Pavimental che ha scelto anche di applicare le due tecnologie a due segmenti consecutivi, per monitorare le differenti performance, poiché i carrelli dei velivoli poggeranno sia sul tratto con Gipave, sia sull’asfalto con modifica tradizionale. Il test sarà particolarmente significativo in quanto la zona oggetto dei lavori è interessata da un elevato traffico di aeromobili di classe E ed F (Boeing 777, Airbus A380) e permetterà quindi di testare il materiale in condizioni di esercizio molto critiche.

«Dal prossimo anno il nuovo impianto di produzione permetterà l’immissione sul mercato di un prodotto che concorre a raggiungere gli obiettivi previsti dalla Green and Circular Economy, ma anche quelli di sviluppo sostenibile ONU (UN Sustainable Development Goals) e dell’accordo di Parigi sul clima (2015)» ha commentato Federica Giannattasio, amministratore delegato di Iterchimica.


Sfoglia la rivista

  • n.3 - Aprile 2024
  • n.2 - Marzo 2024
  • n.1 - Febbraio 2024


RSS Notizie da Meccanicanews


RSS Notizie da Il Progettista Industriale


Ti potrebbero interessare

Esplorando i polimeri: il polietilene

Questa nuova rubrica della rivista Plastix nasce dalla consapevolezza che molti professionisti del settore materie plastiche provengono da ambiti diversi e non hanno sempre una