Marco Rigon di Aquila Service: “Grandi aspettative, ma servono risorse”

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Marco Rigon, CEO e Sales Manager di Aquila Service

Dopo un inizio anno positivo in termini di raccolta degli ordini, il lockdown ha frenato le aspettative di tutto il nostro mondo. Autorizzati a proseguire le attività, siamo riusciti a portare a termine consegne e messa in funzione di impianti con soddisfazione di diversi clienti, anche esteri, che con urgenza dovevano continuare a produrre per settori strategici come quello del packaging e dei flaconi per detergenza e disinfettanti. Tutto questo è stato possibile grazie al contributo dei nostri collaboratori che ci hanno supportato da remoto e con la presenza fisica durante le installazioni. Anche le attività amministrative e gestionali sono state portate avanti senza particolari difficoltà. L’unico a soffrire è stato il settore commerciale, penalizzato dall’impossibilità di effettuare visite, che nemmeno da remoto potevano essere compensate, data la grande percentuale di aziende chiuse o con attività ridotta. È stato il rovescio della medaglia di una situazione difficile, ma gestita al meglio delle possibilità, che fortunatamente a partire da maggio ha registrato un’inversione di tendenza, con una ripresa che a giugno si è declinata in un aumento della produttività per molti clienti, con la conseguente necessità di avvalersi di nuovi stampi e attrezzature.

Certamente il “vuoto” subito per alcuni mesi si rifletterà sui bilanci, anche se con un certo ottimismo posso affermare che nel primo semestre abbiamo registrato performance in linea con lo scorso anno. Per incentivare la ripresa, abbiamo lanciato una promozione che riteniamo importante per stimolare il nostro mercato, offrendo a costo zero una garanzia estesa sulle macchine a iniezione giapponesi JSW, che comprende una copertura della durata di cinque anni per tutte le parti più importanti, due controlli manutentivi da parte dei nostri tecnici a 24 e 48 mesi e un kit di lubrificazione che coprirà tutto il periodo di garanzia. Iniziative di questo tipo ci consentono di rilanciare la nostra presenza e, anche se non si può ancora parlare di una vera ripartenza del mercato, sono sempre più chiari i segnali che ci giungono da molti clienti intenzionati a far ripartire progetti importanti. In questo momento storico, credo però che il comparto manifatturiero sia in attesa di conoscere modalità e tempi di erogazione delle risorse europee, annunciate per dare grande impulso all’economia. Le aspettative sono forti, perché gli incentivi per gli investimenti in beni Industria 4.0, che si concretizzano sottoforma di credito di imposta, saranno difficilmente utilizzabili da un settore che oggi ha un forte bisogno di liquidità. Un altro problema è la sfiducia degli istituti bancari, che stanno ritardando l’emissione di contratti di leasing già approvati e sottoscritti da mesi da parte delle aziende.


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