L’italia sul podio per tasso di riciclo, ma si può fare di più!

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L’Italia sale sul podio in Europa per tasso di riciclo e detiene il secondo posto per tasso di circolarità. La mancanza di un adeguato sistema impiantistico soprattutto nel Centro-Sud del Paese comporta l’esportazione di una quantità di rifiuti  ancora troppo alta. Per cogliere le sfide poste dal PNRR e dagli obiettivi fissati a livello europeo serve puntare su strumenti (ad esempio “acquisti verdi delle PA” e incentivi fiscali su prodotti riciclati) in grado di far compiere il definitivo salto di qualità all’industria nazionale del riciclo. Sono queste i principali punti emersi dalla presentazione dello studio annuale “L’Italia che Ricicla”, il Rapporto presentato recentemente a Roma da Assoambiente, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche.

Paolo Barberi, vice Presidente di Assoambiente

“Il riciclo dei rifiuti, oltre alla valenza centrale che riveste per la transizione ecologica”, ha commentato Paolo Barberi – vice Presidente di Assoambiente, “risulta oggi ancora più strategico per accrescere la resilienza economica del nostro Paese, tradizionalmente povero di materie prime, particolarmente in questa fase di emergenza economica-energetica maturata nel post pandemia.

Altro intervento di fondamentale importanza è l’adozione in tempi brevi delle norme tecniche che dovrebbero regolamentare il settore favorendo la creazione di un mercato stabile e trasparente, siano esse relative all’End of Waste, ai sottoprodotti, o ai Criteri Ambientali Minimi per le gare pubbliche. Infine, va rafforzata e resa effettiva la domanda pubblica di prodotti riciclati”.


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