Il ritorno di Italtech

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Al K è riuscita a trovare uno stand all’ultimo minuto per comunicare al mondo dello stampaggio a iniezione che è ancora sul mercato, anche se la proprietà è cambiata. La bresciana Italtech, dopo alcune vicissitudini finanziarie – che l’hanno portata dal concordato in continuità alla procedura fallimentare in seguito all’opposizione di due creditori – torna a produrre.

Salvata dagli indiani

La nuova era è iniziata sotto il segno del costruttore indiano Windsor Machines, che ha rilevato dalla curatela le attività Italtech nella costruzione di presse a iniezione e assistenza attraverso la holding finanziaria Wintal Machines Srl, costituita a questo scopo. L’operazione prevede l’acquisizione irrevocabile del ramo di attività, attraverso un contratto di affitto e il versamento in anticipo di circa la metà dell’importo totale. A sua volta, Wintal Machines è controllata da Wintech B.V., filiale europea del gruppo indiano attivo nella costruzione di presse a iniezione, estrusori e soffiatrici, che nei mesi scorsi era in trattative per costituire una joint-venture con Italtech, progetto poi naufragato.

Prima presse, poi estrusori

Il piano di rilancio della società bresciana è stato illustrato al K 2013 di Düsseldorf da Massimo Pegoraro, già AD di Italtech, confermato alla guida di Wintal Machines. Nello stabilimento di Mazzano (Brescia) saranno costruite le presse a due piani di grande tonnellaggio serie KL, con un obiettivo di 20-30 macchine l’anno. Italtech seguirà la vendita e l’assistenza in Europa e Sud America, e a livello globale per gli impianti destinati al settore automotive. La società commercializzerà anche presse di piccolo e medio tonnellaggio, con gruppo di chiusura a ginocchiera e azionamento idraulico o ibrido, costruite da Windsor negli stabilimenti di Ahmedabad, in India, su licenza Italtech. «In una seconda fase – ha spiegato Pegoraro – Wintal Machines inizierà a vendere con marchio Italtech le linee di estrusione per tubi e film, anche queste costruite in India da Windsor, fornendo ai clienti europei i servizi di post-vendita e assistenza tecnica».

Sinergie negli acquisti

«Prevediamo di attivare sinergie negli acquisti di materiali e componenti, potendo rifornirci in Europa, India e Cina sfruttando le economie di scala e le opportunità offerte dai differenti mercati – nota Pegoraro –. Nello stabilimento italiano costruiremo alcune versioni speciali della serie Newton e tutti i modelli delle presse a due piani KL, con forza di chiusura da 800 a 6.000 tonnellate. Nei nostri piani c’è anche l’estensione della gamma verso il basso, partendo dalle 300 tonnellate».

Le macchine più piccole arriveranno invece dall’India, dove Windsor produce ogni anno circa 300 presse, in versione da 50 a 1.300 tonnellate di forza di chiusura. Una gamma che non dovrebbe sovrapporsi con la KL, considerando che si tratta di modelli entry-level con chiusura a ginocchiera, mentre la produzione bresciana si concentrerà sulle due piani di fascia superiore.


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