Federazione Gomma-Plastica protesta contro il rincaro dell’energia

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Immagine Freepik

Dopo lo shortage delle materie prime, anche l’aumento dei costi dell’energia pesa sul comparto della trasformazione delle materie plastiche. A sottolinearlo è un comunicato diffuso da Federazione Gomma-Plastica, nel quale il presidente di Unionplast Marco Bergaglio dichiara «I rincari energetici sono decisamente oltre ogni aspettativa e l’industria non ha alternative che nel ribaltarle a valle. Come settore continueremo a investire in efficienza energetica e in energie rinnovabili, per diminuire i nostri consumi e la nostra dipendenza dalla generazione elettrica fossile e dalla sua volatilità, ma lo possiamo fare solo con la piena collaborazione dei nostri clienti».

“Il settore, fortemente energivoro, negli ultimi anni ha pesantemente investito nell’elettrificazione dei processi produttivi, anche al fine di ridurre il consumo di energia primaria e le emissioni in atmosfera, mediante uso di macchinari a tecnologia “full electric” e “ibrida” in sostituzione della meno efficiente tecnologia idraulica e del più impattante riscaldamento a gas, con modalità e obiettivi simili a quelli che oggi ci spingono verso auto ibride ed elettriche” si legge nel comunicato. “Anche il raffreddamento delle macchine per la trasformazione è via via evoluto verso uso di pompe d calore elettriche ad alta efficienza, che hanno sostituito sistemi basati su grossi quantitativi di acqua di falda. Tuttavia il livello dei prezzi del Mwh, oltre 4 volte più alti del 2019, sta ora mettendo in seria difficoltà le imprese del settore, al culmine di questo processo di efficientamento mediante uso del vettore elettrico, con alcuni settori che hanno un’intensità elettrica vicina al 20% del loro valore aggiunto”.

Federazione Gomma-Plastica, pertanto, chiede al Governo di “porre in essere tutti gli strumenti negoziali, anche in sede UE, per calmierare l’aumento del gas in Europa, per destinare i proventi della CO2 all’abbattimento della bolletta industriale, dopo averlo fatto per quella domestica, e di assicurare ai settori energivori il mantenimento degli attuali livelli di contribuzione alle Rinnovabili, senza rivedere la normativa nella particolare situazione attuale di mercato”.

Fonte Federazione Gomma-Plastica

Le cause dell’aumento

Il comunicato si sofferma anche sulle cause del rimbalzo, che ritiene legate nel forte aumento – peraltro poco prevedibile – nel prezzo del gas metano e nel costo dei certificati di emissione. In Italia poi la forte dipendenza del prezzo dell’energia elettrica dal gas, ha esacerbato la situazione del mercato, col PUN che martedì 19 ottobre ha toccato 350 euro al Mwh. Tuttavia anche i mercati elettrici europei hanno registrato forti aumenti, rendendo anche meno competitivo importare energia dall’estero, con ulteriore calo dell’offerta.

Le previsioni sono oggi di grande tensione sul fronte del gas, con pericolo di scarsità nel corso dell’inverno, specie se le temperature saranno sotto media, e dunque con un prezzo dell’energia elettrica che rimarrà particolarmente elevato. Ma anche a medio termine, il prezzo dell’energia resterà elevato; dobbiamo forse abituarci a un costo energetico molto più elevato che nella prima parte del nuovo millennio.


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