Credito di imposta fino al 50% per investimenti in R&S

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Aprirà nei prossimi mesi il bando che disciplina il Credito di imposta per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo operante su tutto il territorio nazionale. Originariamente il contributo era stato stabilito in un credito di imposta pari al 50% dell’incremento delle spese di ricerca e sviluppo rispetto all’esercizio precedente. Attualmente sono in corso delle modifiche che dovrebbero portare a una variazione dell’entità dell’agevolazione. Innanzitutto la percentuale dell’agevolazione dovrebbe scendere al 25% e restare al 50% solo in casi particolari. Inoltre, il credito di imposta potrebbe essere calcolato sull’incremento di spesa di ricerca rispetto alla media del triennio 2012-2014. Tra i costi finanziabili troviamo le spese per il personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca, le quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio i costi della ricerca svolta in collaborazione con le università e gli organismi di ricerca e start up innovative, le consulenze, le competenze tecniche e i brevetti. Se confermate le modifiche attualmente in corso di discussione il bonus sarà riconosciuto a partire dall’esercizio 2015 e fino all’esercizio 2019, con un importo massimo annuale di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario. Il credito di imposta sarà concesso solo se sono state sostenute spese pari ad almeno 30mila euro in ciascuno dei periodi di imposta.

Incentivi comunitari
La UE eroga contributi a fondo perduto che vanno dal 70 al 100%, a favore delle imprese che realizzano progetti di innovazione e/o ricerca e sviluppo. Sono quasi 80 i miliardi di euro messi in gioco dall’UE nel periodo 2014-2020 tramite il nuovo Programma quadro per la ricerca e l’innovazione, promosso dalla Commissione Europea, denominato Horizon 2020, entrato ufficialmente in operatività dal 1° gennaio 2014. Horizon 2020 ha sostituito il Settimo Programma Quadro che è stato operativo dal 2007 al 2013.

Per le PMI è previsto uno strumento ad hoc a cui le grandi imprese non possono accedere, chiamato “Instrument SME”. Rispetto alle altre call previste da Horizon 2020, questo strumento non prevede l’obbligo di partenariato fra almeno tre aziende appetenti a tre Stati membri differenti. A questo strumento infatti possono accedere anche le PMI singole.

Incentivi della Regione Lombardia
La Regione Lombardia prevede finanziamenti bancari a tasso agevolato fino al 100% delle spese per progetti finalizzati all’Innovazione di prodotto e di processo, per la realizzazione di progetti che comportino attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale e per progetti connessi all’applicazione industriale di risultati della ricerca. Sono finanziabili per esempio le spese di personale impiegato fino a un massimo del 50% dell’investimento complessivo. Sono ammissibili anche le consulenze tecniche e i servizi esterni, finalizzati all’attività di sviluppo, prototipazione, sperimentazione e collaudo del prodotto/servizio; i costi di ammortamento relativi a impianti, macchinari e attrezzature. Il bando è aperto fino a esaurimento fondi.

Per le piccole e medie imprese che effettuano investimenti per introdurre innovazioni in azienda e affrontare processi di brevettazione, fino al 25 marzo 2015, salvo esaurimento anticipato delle risorse, sarà possibile presentare la domanda per il contributo a fondo perduto del 50% fino a 30mila euro a favore delle micro. Con questo strumento, tramite voucher, saranno finanziate spese per l’introduzione e la creazione di nuove tecnologie digitali e la messa a disposizione di servizi di trasferimento tecnologico, anche in vista di EXPO; la partecipazione a programmi di ricerca, lo sviluppo e innovazione. Il bando finanzia anche l’inserimento in impresa di ricercatori e personale altamente qualificato, capaci di guidare l’impresa in percorsi complessi di innovazione e sostegno ai processi volti all’ottenimento di brevetti/modelli europei/internazionali.


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