Gardena, noto produttore tedesco di impianti di irrigazione, ogni anno stampa a iniezione oltre 20 milioni di connettori per tubi da giardino costituiti da un alloggiamento in termoplastico e da un’impugnatura sovrastampata in elastomero.
L’imperativo è quindi ottimizzare produttività e costi: da qui la decisione di installare una nuova linea. Cuore dell’impianto è una macchina a iniezione Engel victory da 400 tonnellate, con tecnologia senza colonne, equipaggiata con uno stampo bicomponente con piastra index verticale a 16 cavità. Il processo è articolato in quattro fasi. Dopo aver stampato le parti in termoplastico, lo stampo ruota e porta i pezzi in posizione di raffreddamento, al quale segue la fase di sovrastampaggio del materiale “soft”. Un’altra rotazione porta i pezzi nella quarta stazione dalla quale, ogni 15 secondi, vengono estratti 16 pezzi finiti da un robot multiasse integrato. Aspetto significativo del processo è la fase di raffreddamento che, così strutturata, permette di ridurre il tempo ciclo.
Dal momento che le 16 impronte sono disposte in modo lineare, il gruppo di chiusura senza colonne svolge un ruolo determinante nel processo, poiché garantisce che i pezzi prodotti nelle cavità superiori e inferiori dello stampo abbiano esattamente lo stesso spessore di quelli ottenuti dalle impronte centrali. Il force divider, un elemento elastico montato dietro il piano porta stampo, distribuisce la forza di chiusura in modo uniforme su tutta la sezione trasversale dello stampo. Il risultato è un’elevata riproducibilità.
Sebbene lo stampo sia decisamente troppo grande per una pressa con forza di chiusura da 400 tonnellate, l’assenza delle colonne lascia lo spazio necessario per i movimenti e le numerose connessioni per il raffreddamento. E, last but non least, l’assenza delle colonne rende più semplice l’entrata laterale del braccio del robot.
Per la grande precisione e la compattezza del processo, la soluzione sviluppata da Gardena è stata insignita dell’Engel HL Award 2015 nella categoria “Integrazione dei processi innovativi”.
