Condenso, il nuovo condensatore fumi che riduce i costi energetici

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La green economy richiede un salto tecnologico

La legislazione europea in tema di green economy stabilisce che, entro il 2025, il 25% della materia prima usata per i prodotti monouso in plastica debba essere di seconda generazione. Nel 2030, la percentuale minima dovrà salire al 30%. Purtroppo, le resine riciclate, e in particolare quelle derivanti dalla selezione dei rifiuti solidi urbani, non sono così semplici da lavorare come si può pensare. Assorbono sostanze di vario genere rilasciate dagli alimenti, che, durante la deumidificazione, vengono liberate come VOC (in italiano COV: Composti Organici Volatili). A queste si aggiungono tutte le sostanze volatili derivanti dai processi di degradazione che la resina subisce lungo l’intero trattamento di riciclo.

Riferendoci solamente al caso dell’rPET (PET riciclato) proveniente dalla lavorazione di imballaggi come bottiglie e packaging alimentari, il problema diventa ancora più marcato: alcune sostanze volatili, infatti, possono modificare estetica (puntinatura, opalescenza, variazione del colore) e proprietà meccaniche (viscosità e resistenza) del prodotto finito e proprietà organolettiche (odore, sapore) dell’alimento o liquido contenuto.

L’impatto dei VOC sui deumidificatori può comportare: completo intasamento di filtri o condotte, blocco delle soffianti, percolamento, contaminazione dei setacci molecolari

 

Un altro importante aspetto, poco considerato, è l’impatto dei VOC sulle attrezzature industriali come, ad esempio, i deumidificatori. Infatti, dovendo lavorare grandi quantità di resina e processare elevate quantità d’aria, senza alcun accorgimento preventivo, il deumidificatore può essere soggetto a un arresto non pianificato e a manutenzione correttiva. Molto spesso la condensazione non controllata dei VOC porta a: completo intasamento di filtri o condotte, blocco delle soffianti, percolamento (pericoloso per gli operatori), contaminazione dei setacci molecolari con compromissione del processo di deumidificazione. Questo scenario comporta il fatto che le aziende orientate all’uso di materie plastiche riciclate, per tutelare i propri stabilimenti, la salute dei propri operatori e fornire un prodotto finito in linea con le normative vigenti, debbano equipaggiare i propri impianti con strumentazione sempre più adeguata e all’avanguardia per contrastare le sfide che derivano dall’operare in questo settore.

 

Condenso, il nuovo condensatore fumi

Si chiama Condenso il nuovo condensatore fumi di Piovan

L’uso di semplici filtri in un sistema di deumidificazione permette al massimo di bloccare particelle di piccole dimensioni e, spingendosi oltre, applicando filtri ai carboni attivi, il risultato è che, deumidificando resine riciclate, questi ultimi tendano a saturarsi velocemente richiedendo una manutenzione continua. La migliore soluzione è quella di applicare un condensatore fumi all’uscita della tramoggia di deumidificazione, intercettando così i VOC sprigionati dal riscaldamento della resina. Il principio del condensatore fumi è quello di forzare l’aria lungo un percorso opportunamente studiato e, con una serie di batterie collegate a un chiller, raffreddarla, in modo da concentrare le sostanze volatili che per gravità precipitano e vengono raccolte in un contenitore. Il condensatore fumi, proprio per la sua elevata richiesta di energia e di acqua di raffreddamento, viene raramente preso in considerazione.

Piovan ha quindi cercato di risolvere il problema dei consumi energetici, riducendoli al minimo con alcuni accorgimenti tecnologici unici per questo tipo di apparecchiature.

 

Come funziona Condenso?

Condenso sfrutta gli stessi principi di un tipico condensatore fumi, ma a renderlo unico sono i seguenti aspetti:

  • Il nuovo scambiatore di calore trasferisce l’energia dall’aria calda in ingresso a quella in uscita, riducendo il gap termico con il deumidificatore, con minori costi sia di raffreddamento che di riscaldamento. I vantaggi energetici riducono drasticamente i tempi di ritorno dell’investimento e il costo totale di possesso della macchina.
  • Tutto l’impianto di raffreddamento è stato rivisto con batterie ad alto scambio termico, che riescono a raffreddare ulteriormente l’aria con un consumo minimo di acqua ed energia. L’integrazione con il controllo del deumidificatore GenesysNext tramite uno specifico algoritmo, il rilevamento delle temperature lungo Condenso e il sistema di valvole modulabili permettono un controllo continuo e una regolazione intelligente del flusso d’acqua proveniente, per esempio, da PETchiller, chiller specificatamente progettato per il settore del PET.
  • È stato introdotto inoltre un opportuno separatore di gocce che favorisce la condensazione e quindi la raccolta del percolato in modo più efficace.
  • Per una completa integrazione intelligente è possibile equipaggiare Condenso con un sistema a pompa che raccoglie il condensato e lo convoglia su taniche con celle di carico, per un monitoraggio continuo con allarmi per prevenire eventuali traboccamenti. Solo per fare un esempio, l’uso di scaglie di PET di media qualità può generare in un mese dai 2 ai 3 kg di VOC. Diventa quindi indispensabile automatizzare la raccolta del liquido.
  • La batteria di carboni attivi è stata progettata in modo che l’aria segua un percorso con la maggior superficie di scambio possibile, efficientando l’adsorbimento dei VOC e riducendo al minimo la loro presenza nell’aria in uscita.
    Il gascromatografo portatile Vulkano

    Per sfruttare al meglio la vita dei filtri a carboni attivi e limitare le manutenzioni – in particolare in quegli impianti in cui il numero di Condenso impiegati è elevato – è possibile monitorarne lo stato con un gascromatografo portatile sviluppato da Piovan: Vulkano. Senza la necessità di ricorrere a laboratori esterni, con sole 2 misurazioni per condensatore e in meno di 6 minuti, è possibile decidere se l’unità a carboni attivi ha raggiunto il suo fine vita. Uno strumento molto utile per manutenzioni su larga scala e per la tracciatura dei processi richiesta dai sistemi qualità.

 

Perché usare Condenso?

Condenso è un ausiliario consolidato che ha raccolto già numerosi riscontri positivi da parte dei clienti Piovan. La sua capacità di recuperare parte del calore permette un risparmio notevole dopo un solo anno di utilizzo, garantendo un ritorno dell’investimento rapido e unico.

Generalmente il condensatore fumi è un equipaggiamento poco gradito, visto il suo alto costo energetico, ma in Condenso l’integrazione tra opportuni algoritmi e un’impiantistica totalmente rivista e moderna permettono un monitoraggio e una modulazione intelligente dei consumi.

L’abbattimento efficace dei VOC consente innanzitutto di preservare gli impianti, riducendo i costi di manutenzione e i possibili fermi macchina; in secondo luogo, permette anche di garantire a valle un prodotto finito privo di difetti, assicurando affidabilità nel tempo.

 

Piovan Group e la prossimità col cliente

Le esperienze e le conoscenze verticali maturate in oltre 60 anni di attività nel mondo della plastica; la capacità di sviluppare innovazione vera e soluzioni tecnologiche che accompagnino e stimolino l’evoluzione del mercato; la personalizzazione spinta di macchine e software; la forza della consulenza: sono alcune delle risorse che Piovan Group mette in campo per aiutare i clienti ad affrontare sfide sempre più complesse, come quelle poste dall’economia circolare e, più in generale, dalla sostenibilità.

Con una presenza capillare in più di 70 paesi nel mondo, Piovan è da sempre a fianco del cliente, con l’obiettivo di comprendere a fondo le sue necessità e di offrire soluzioni efficaci e dedicate: dall’assistenza tecnica sui nuovi impianti alla riorganizzazione e all’ottimizzazione dei processi produttivi, dalla consulenza commerciale al servizio post vendita.


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