Circa 80 giornalisti provenienti da 32 paesi sono stati ospiti di Messe Düsseldorf, dal 16 al 18 giugno, per l’anteprima della fiera K 2025, che si terrà nella medesima location dall’8 al 15 ottobre di quest’anno. Nel corso di quindici conferenze stampa tenute dagli espositori e di due tavole rotonde, i giornalisti sono stati informati su svariate novità di prodotto e sugli argomenti d’attualità del settore materie plastiche.
Naturalmente, il colosso della chimica Basf sarà “a bordo” anche stavolta, proprio come lo è stato fin dalla prima edizione della fiera K, nel 1952.
“Quest’anno manifestiamo il nostro impegno nei confronti dell’industria delle materie plastiche e per la sostenibilità e l’innovazione attraverso la campagna globale #OurPlasticsJourney. Più che un semplice slogan, riflette la nostra ambizione di trasformare davvero l’industria delle materie plastiche. Questo percorso richiede tempo, ma la destinazione è chiara: un’economia circolare della plastica”, ha sottolineato Martin Jung, presidente di Basf Performance Materials.
Nella propria conferenza stampa d’anteprima del 17 giugno, l’azienda ha offerto un primo assaggio di ciò che i visitatori potranno aspettarsi al K 2025: applicazioni innovative sviluppate su misura per le esigenze dei clienti e progressi concreti nel campo della circolarità in diversi ambiti e settori industriali.
Un portfolio prodotti in evoluzione verso una minore impronta di carbonio
Al K 2022 Basf aveva presentato i suoi portfolio LowPCF e ZeroPCF come soluzioni per ridurre l’impronta di carbonio del prodotto (PCF) di almeno il 30%, attraverso l’uso di elettricità da fonti rinnovabili, vapore a basse emissioni e materie prime rinnovabili, con un approccio basato sul bilanciamento di massa certificato ISCC+. Un esempio attuale d’innovazione di prodotto ZeroPCF è lo zaino da bici Trailcontrol Zero 20+ di Vaude che utilizza Ultramid® ZeroPCF, la prima poliammide 6 sostenibile a raggiungere un’impronta di CO2 netta pari a zero. Il prodotto che ne deriva presenta le stesse proprietà del prodotto convenzionale, ma lo supera in termini di sostenibilità.
Basandosi su quest’applicazione, Basf ha lanciato ora una gamma di prodotti a ridotta PCF, rPCF, mirata a ridurre ulteriormente la PCF utilizzando energia elettrica e vapore rinnovabili parallelamente al processo produttivo. L’offerta è ora disponibile nella “toolbox di sostenibilità” di Basf per i tecnopolimeri e i poliuretani termoplastici. Questa soluzione fa seguito al successo dell’azienda nella conversione completa di tutti i suoi stabilimenti europei della divisione Performance Materials all’energia elettrica rinnovabile, alimentata da energia solare ed eolica.
“Con rPCF, offriamo ai clienti la flessibilità di personalizzare l’impronta di carbonio dei loro prodotti optando per energie rinnovabili nel nostro processo produttivo. Questo è un logico passo avanti sia nella loro trasformazione green aziendale che nella nostra”, ha dichiarato Alexander Weiser, vicepresidente senior e direttore di Basf Performance Materials Europe.
Le offerte più sostenibili della divisione sono una parte essenziale del percorso di Basf verso la neutralità climatica e l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050.
Il “make” diventa circolare
Sebbene tecnologia e processi siano le leve principali della trasformazione, l’utilizzo di materie prime alternative è altrettanto essenziale. Al K 2025 Basf presenterà prodotti per i quali le risorse fossili sono sostituite con materie prime rinnovabili all’inizio del processo produttivo, utilizzando l’approccio del bilanciamento di massa. Quest’ultimo contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio di:
- interruttore Siemens Sirius 3RV2: Ultramid® BMB e Ultradur® BMB;
- Biopolimeri certificati compostabili e biodegradabili in suolo: ecovio® ed ecoflex® BMB;
- Body di Zara: Ultramid® BMB.
Inoltre, Basf sostituisce le risorse fossili con materie prime derivanti dal riciclo chimico di rifiuti plastici, adottando sempre un approccio basato sul bilanciamento di massa, per il suo portfolio Ccycled®:
- Utilizzato per l’interno dell’elmetto di sicurezza della società Kask, l’espanso Neopor® Ccycled® è un altro esempio di materiale Basf BMB (da bilanciamento di massa e biodegradabile) illustrato durante la conferenza stampa.
- Leggings sportivi Oysho: Ultramid® Ccycled®.
La trasformazione non riguarda solo i materiali, ma anche i dati. Con l’evoluzione del settore verso una maggiore trasparenza e responsabilità, gli strumenti digitali diventano essenziali per abilitare e accelerare la trasformazione green. A supporto di ciò, Basf offre l’App Pacific che garantisce la standardizzazione e l’interoperabilità negli scambi di dati PCF relativi ai materiali plastici. Progettata per la massima semplicità d’uso, l’App Pacific sta riscontrando una crescente adozione da parte degli stakeholder della filiera.
Sfruttamento dei punti di forza delle materie plastiche

Le materie plastiche offrono vantaggi unici in numerose applicazioni, prolungandone spesso la durata. Questo è particolarmente importante per le tecnologie future, come la produzione di idrogeno verde. Per esempio, il PSU (polisolfone) Ultrason® S3010 consente la produzione di componenti più grandi, robusti e durevoli, come i telai impilati per gli elettrolizzatori alcalini sviluppati da Stargate Hydrogen.
Negli elettrodomestici ad alte prestazioni come l’ultimo Bimby di Vorwerk Elektrowerke, i tecnopolimeri, l’ingegnerizzazione CAE e le capacità di testing di Basf supportano applicazioni complesse. Diversi componenti sono realizzati in Ultramid® Advanced N (PPA: poliftalammide) o in Ultramid® A (PA66: poliammide 66), selezionati rispettivamente per la loro stabilità alle alte temperature e la resistenza meccanica.
Nel settore dell’e-mobility, Basf ha sviluppato un dimostratore di batterie di nuova generazione che si basa su soluzioni in materiali plastici avanzati per migliorare leggerezza, gestione termica, sicurezza e prestazioni.
Nell’ambito del suo impegno per un’economia circolare dei materiali plastici, Basf sta potenziando tecnologie di riciclo complementari per dare una seconda vita ai rifiuti. In diversi settori – imballaggio, arredamento, elettrodomestici, tessile e automotive – le nuove soluzioni dimostrano come il riciclo stia diventando uno dei motori dell’innovazione.
Per supportare processi di riciclo efficienti, la consociata Basf trinamiX fornisce uno strumento portatile per l’identificazione rapida e affidabile di diverse tipologie di materiali plastici e tessili. La soluzione mobile di trinamiX che si basa sulla spettroscopia del vicino infrarosso (NIR) facilita la selezione, migliorando così i risultati delle operazioni di riciclo.
Riciclare è il nuovo “make”
Per gli imballaggi alimentari a base cartacea, Basf estende le opzioni di fine vita con il riciclo organico. Il suo ecovio® compostabile, certificato per uso domestico e industriale, consente di rivestire gli articoli alimentari con carta+ecovio per ottenere le necessarie proprietà barriera, in particolare per ingredienti liquidi e grassi.
Leader nel settore dei poliuretani (PU) da oltre 60 anni, Basf si impegna inoltre a dimostrare la versatilità e la riciclabilità del PU:
- Insieme al suo partner di lunga data Vitra, Basf presenta il primo espanso flessibile economicamente riciclabile per mobili e arredamento.
- In collaborazione con Krauss Maffei, Rampf e Liebherr, Basf sta inoltre sviluppando un efficiente riciclo chimico per reinserire il poliuretano nello stesso ciclo di vita del materiale. In un processo di depolimerizzazione industriale, stabile e continuo, vengono prodotti polioli riciclati, che possono essere utilizzati per produrre nuovi espansi rigidi in PU, usati come isolanti nei frigoriferi. Utilizzando come materia prima i rifiuti post consumo provenienti dai frigoriferi a fine vita, è possibile ridurre significativamente il consumo di risorse fossili.
Anche i poliuretani termoplastici (TPU) entrano nell’economia circolare grazie ai nuovi gradi Elastollan® RC, che includono fino al 100% di contenuto riciclato e hanno prestazioni prossime a quelle del PU vergine, grazie al riutilizzo di rifiuti TPU post industriali (PIR) e post consumo (PCR).
Con loopamid®, Basf ha poi sviluppato una soluzione innovativa per migliorare la circolarità nel settore della moda e riciclare più volte i rifiuti tessili in PA6 post industriali e post consumo. Infine, l’azienda sta portando avanti numerosi progetti di riciclo delle materie plastiche per l’industria automobilistica attraverso il riciclo meccanico, il riciclo a base di solventi, la depolimerizzazione e il riciclo ad alta temperatura, come nel caso della gassificazione.
Partecipare alla conversazione

Lo stand di Basf alla fiera K 2025 ospiterà anche sessioni live come #OurPlasticsDialogues, che riuniranno voci del settore, partner e clienti per esplorare le sfide e le opportunità future.
Il tema del K di quest’anno, “The Power of Plastics!”, si allinea perfettamente con la visione di Basf volta a guidare una trasformazione mirata lungo tutta la filiera delle materie plastiche.
Per oltre sette decenni lo stand della società al K è stato un punto di riferimento per materiali, innovazioni e co-creazioni, nonché una piattaforma per lo scambio personale. Quest’anno, Basf sarà presente con sei team diversi: Materiali ad alte prestazioni (Performance Materials), Monomeri, Espansi stirenici, Plastificanti, Additivi per materie plastiche e TrinamiX.
Al termine delle presentazioni di Jung e Weiser, Sarah Rummel, responsabile Communications di Basf Performance Materials Europe è salita sul palco per fare da moderatrice durante lo spazio di Q&A con i giornalisti presenti. Dall’8 al 15 ottobre #OurPlasticsJourney continuerà quindi nello stand C21/D21, padiglione 5, della fiera K 2025, dove Basf mostrerà come iniziare una trasformazione green analizzando l’intero ciclo di vita delle materie plastiche grazie ai concetti: “Produrre, Utilizzare e Riciclare” (Make, Use and Recycle).