Con il titolo “Sviluppo del mercato attraverso l’innovazione”, mercoledì 16 ottobre si è svolta a Praga, in Repubblica Ceca, la quarta conferenza di PVC4Cables. L’evento dedicato al settore dei cavi in PVC ha riunito circa 150 rappresentanti di industria, autorità, istituzioni e istituti di ricerca provenienti da 26 paesi europei ed extraeuropei.
Aprendo la conferenza, Charlotte Röber, amministratore delegato di ECVM (Associazione europea dei produttori di PVC) e di VinylPlus® (Impegno dell’industria europea del PVC per lo sviluppo sostenibile), ha sottolineato il ruolo del PVC in applicazioni fondamentali per la società, come i cavi. “I cavi alimentano la nostra vita digitale, perciò dobbiamo lavorare con le autorità di regolamentazione per affrontare le sfide normative e cogliere le opportunità che possono aiutare i cavi a contribuire all’autonomia strategica dell’Europa”, ha dichiarato Röber.
“Fin dal lancio di PVC4Cables e dalla nostra prima conferenza nel 2017, stiamo dimostrando che l’industria dei cavi in PVC è un settore in rapido sviluppo e che continua a innovare”, ha aggiunto Magdalena Garczyńska, project leader di PVC4Cables. “Con oltre 30 studi pubblicati nella letteratura tecnico-scientifica o presentati in occasione di eventi internazionali, abbiamo dimostrato che è possibile ottenere formulazioni sempre più performanti per i cavi in PVC in termini tecnici e di sicurezza, ma anche di sostenibilità ambientale. Garantire la riciclabilità dei cavi in PVC, per esempio, è uno degli aspetti chiave delle nostre attività”.
Il ruolo del PVC nel mercato europeo dei cavi
Maurizio Bragagni, CEO di Tratos Group, ha confermato che il PVC può continuare a svolgere un ruolo di primo piano nei mercati attuali e futuri e in settori in rapido sviluppo. Secondo le stime, i compound in PVC per cavi dovrebbero crescere a un tasso annuo del 5,2% fino al 2030 a livello globale. Questo grazie all’aggiornamento intelligente dei sistemi di trasmissione e distribuzione dell’energia, ma anche al rafforzamento delle smart grid. Settori trainanti saranno edilizia, automotive, energie rinnovabili e telecomunicazioni. Questo, ovviamente, a patto che l’industria dei cavi in PVC sia in grado di rispondere alle nuove tendenze globali continuando a puntare su innovazione e sostenibilità.
Analizzando il mercato dell’Europa centrale, Miroslav Trojan, presidente dell’Associazione dei Produttori di Cavi della Repubblica Ceca e della Slovacchia, ha sottolineato che la produzione di cavi ha una lunga tradizione nei due paesi, iniziata intorno al 1920. Oggi sono vendute circa 200 mila tonnellate di cavi, il 64% delle quali viene esportato. I cavi in PVC coprono circa il 65% del mercato nella Repubblica Ceca e in Slovacchia.
“Complessivamente, la produzione di cavi in PVC dell’Europa orientale rappresenta circa il 40% di quella totale europea”, ha dichiarato Eric Grange, marketing manager di Benvic. “La Polonia copre circa il 13% del mercato europeo, con un consumo vicino alle 95000 t di PVC nel 2023”.
Infiammabilità e tossicità dei fumi
In termini di sicurezza e sostenibilità, una rassegna degli ultimi studi condotti sulla tossicità dei fumi in caso di incendio – presentata da Gianluca Sarti, responsabile R&S di Reagens, per conto di PVC4Cables, e da Laura Mazzocchetti, docente dell’Università di Bologna – ha sottolineato come in realtà, e contrariamente alla percezione comune, l’acidità sia un parametro secondario nella sicurezza antincendio, mentre il monossido di carbonio emerge come la principale minaccia negli effluenti prodotti durante un incendio. Gli studi rivelano inoltre che l’emissione di fumo dai cavi in PVC può essere notevolmente attenuata, quasi allineandosi a quella dei cavi senza alogenati, grazie all’uso strategico di appropriati ritardanti di fiamma e soppressori di fumo.
In termini di innovazione, la ricerca promossa da PVC4Cables ha evidenziato come le nanotecnologie applicate ai cavi in PVC potrebbero migliorare significativamente le loro prestazioni tecniche e fisiche; che gli acidi scavenger utilizzati in compound di PVC special-grade riducono l’emissione di fumi acidi; e che è possibile sviluppare una nuova generazione di cavi in PVC con formulazioni innovative e conformi alla classificazione B2ca s1 d0 a3 del CPR. Se l’acidità dei fumi non può essere considerata un indicatore affidabile di tossicità, un cavo HFFR classificato come B2ca d0 s1 a1 e un cavo in PVC classificato come B2ca d0 s1 a3 garantirebbero la stessa sicurezza in caso d’incendio.
Alternative alle paraffine clorurate, circolarità e additivi
Camillo Cardelli, ricercatore senior, coordinatore scientifico e co-fondatore di iPool, ha presentato lo studio “Alternative to Medium-Chain Chlorinated Paraffins (MCCPs)” come esempio d’innovazione per migliorare le formulazioni. “La nostra ricerca”, ha dichiarato Cardelli, “dimostra che l’aumento del contenuto di cloro nelle formulazioni per cavi in PVC, grazie all’utilizzo di esteri clorurati bio-based in sostituzione delle paraffine clorurate tradizionali, migliora in modo significativo l’autoestinguenza e le prestazioni del cavo nel test di combustione EN 50399 (CPR), incrementando al contempo le prestazioni ambientali”.
Introducendo la sessione dedicata alla circolarità dei cavi in PVC, Carlo Ciotti, portavoce di PVC4Cables (vedi foto d’apertura, ndr), ha ribadito come l’approccio strategico dell’industria dei cavi in PVC debba concentrarsi su due criteri: “pianificare il futuro, assicurando che le formulazioni di PVC siano sempre più sostenibili e non contengano additivi che ne precludano la futura riciclabilità meccanica; gestire il passato, trovando, per il PVC a fine vita che contiene legacy additives, soluzioni ottimali che combinino la sicurezza per l’uomo e l’ambiente con il risparmio di materie prime ed energia”.
Due presentazioni hanno poi trattato tecnologie atte alla separazione ed estrazione di legacy additives presenti in vecchi cavi al termine della loro vita utile. Alessio Boscolo, ricercatore presso Phoenix RTO, ha presentato l’impianto pilota, attualmente in fase di sviluppo in Italia, che utilizza la tecnologia della fluorescenza a raggi X (XRF) e gli scanner NIR (near infrared) per il rilevamento e la separazione di End of Waste contenenti piombo, MCCP e DEHP.
Una soluzione innovativa, basata sulla tecnologia VinyloopTM per l’estrazione di legacy additives dai rifiuti di cavi in PVC è stata al centro della presentazione di Eric Romers, responsabile Project Circle, Sustainability Business di Ineos Inovyn.
Regolamento sui prodotti da costruzione, standard europei e conclusioni
Rientra tra gli obiettivi della piattaforma PVC4Cables anche la discussione su nuovi e più equi standard per la classificazione dei cavi in PVC secondo il Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR). La norma EN 60754-2 è utilizzata nel CPR per valutare indirettamente l’acidità, mentre un esame dettagliato ha rivelato il profondo impatto delle diverse temperature e dei regimi di riscaldamento sulle emissioni di cloruro d’idrogeno in fase gassosa, mettendo in dubbio l’affidabilità della norma EN 60754-2 come strumento per valutare l’acidità in scenari d’incendio reali.
Come contributo alla discussione, un confronto sui “PVC Cables Standards in Europe and Beyond” è stato illustrato sempre da Camillo Cardelli. Quest’ultimo ha affermato: “È davvero urgente allineare le metodologie dei test a livello globale e adottare un set comune di criteri di sicurezza al fuoco. Un set di parametri minimi globalmente accettati di sicurezza al fuoco aiuterebbe il mercato a orientare la sua ricerca e i prodotti in una direzione comune e a promuovere una collaborazione internazionale tra enti di standardizzazione e associazioni dell’industria”.
“Siamo estremamente soddisfatti dell’interesse suscitato dai temi che abbiamo presentato oggi e del dibattito che ne è scaturito”, ha commentato Magdalena Garczyńska concludendo la conferenza. “Per la prima volta abbiamo registrato anche la partecipazione di alcuni importanti paesi extraeuropei. Questo ci stimola ancora di più a collaborare a tutti i livelli su sostenibilità e innovazione, per affrontare insieme le sfide poste dallo sviluppo di mercati globali”.