CAC più “leggero” per le bioplastiche

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Impianto di compostaggio (Foto Novamont)

Su proposta di Biorepack, il Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, il Consiglio di amministrazione di Conai ha rideterminato il contributo ambientale (CAC) per tutti gli imballaggi in bioplastica riducendolo a 294 euro/tonnellata. La disposizione entrerà in vigore il 1° luglio 2021.

Il valore del contributo è intermedio tra quelli stabiliti per gli imballaggi in plastica di fascia A (150 euro/tonnellata) e di fascia B1 (208 euro), considerati più facilmente riciclabili e quelli di fascia B2 (560 euro) e fascia C (660 euro), dove si collocano oggi sacchetti e alcuni imballaggi compostabili.

Biorepack, il settimo consorzio del sistema Conai, è nato alla fine dell’anno scorso ed è il primo sistema di responsabilità estesa del produttore in Europa dedicato alla valorizzazione degli imballaggi in bioplastica e compostabili.

«Il nuovo contributo ambientale per gli imballaggi in bioplastica, deliberato a poco più di tre mesi dal  riconoscimento ufficiale di Biorepack, è frutto di un lavoro intenso e molto produttivo» afferma il presidente Conai Luca Ruini. «Rappresenta un nuovo passo avanti verso l’operatività del nuovo consorzio, che permetterà agli imballaggi biodegradabili e compostabili di vedere ottimizzati i loro processi di riciclo all’interno della filiera dei rifiuti organici. Ossia il loro destino naturale».

Secondo Marco Versari, presidente di Biorepack, il risultato è frutto di «Un grande lavoro di squadra tra Biorepack e Conai a beneficio dell’intero sistema e a conferma del valore del riciclo organico. Grazie all’integrazione tra nuovi materiali e tecnologie di raccolta e trattamento siamo il paese europeo con il sistema di gestione della frazione organica più efficiente, vero e proprio modello di bioeconomia in grado di offrire soluzioni concrete nel segno della circolarità delle risorse e dello sviluppo sostenibile».


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