Arriva in IMG il baule rosso della mostra “Io ti ascolto”

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Si è tenuta lo scorso 26 luglio, presso la società IMG di Capriano del Colle (Brescia), la conferenza stampa d’inaugurazione della mostra “Io ti ascolto”, contenuta nel simbolico baule rosso partito a novembre dalla Omb Saleri di Brescia. Dopo 17 tappe in aziende, scuole e altre location sensibili al tema della violenza di genere, la mostra approda quindi in IMG, leader nel settore delle presse per lo stampaggio a iniezione di elastomeri termoplastici e termoindurenti, dove rimarrà fino all’8 agosto 2023.

L’esposizione è composta da una ventina di testi scritti da ragazzi e ragazze di alcune scuole della provincia bresciana, tratti dal concorso letterario “Monia Delpero”, intitolato alla memoria di Monia, uccisa nel 1989 a soli 19 anni dall’ex fidanzato e ritrovata dopo tre giorni tra i campi di Manerbio (Brescia). L’oggetto della mostra non è quindi costituito da opere artistiche, bensì da testi che fungono da spunto per una riflessione personale su un tema che ogni giorno irrompe nelle cronache del nostro Paese.

IMG ha scelto di esporre i 20 quadretti nella hall, così che possano essere fruiti da tutte le persone che transitano quotidianamente in azienda. Chiunque desideri visitarla, anche ospiti esterni, potrà farlo negli orari 8:30 – 12:30 e 13:30 – 17:30. L’iniziativa è promossa da Casa delle donne e dalle società Omb Saleri, Ori Martin ed Elea ed è patrocinata dal Comune di Brescia e dal comitato “Le imprenditrici” di Confindustria.

Una profonda evoluzione culturale che porti equilibrio

Le relatrici della conferenza stampa davanti al simbolico baule rosso della mostra “Io ti ascolto”. In foto, da sinistra: Giovanna Montiglio, Gigliola Bono, Barbara Ulcelli, Viviana Cassini (attuale presidente di Casa delle Donne) e Piera Stretti

“Parlando di un tema tanto delicato non posso non riflettere sulla mia personale esperienza di madre, moglie e imprenditrice in un mondo prettamente maschile come quello metalmeccanico, in cui la presenza femminile e la differenza di visione che questa porta con sé possono essere un plus”, ha spiegato durante la conferenza stampa Barbara Ulcelli, AD di IMG. “Il mio impegno professionale è stato possibile anche grazie alla condivisione responsabile dei carichi familiari con mio marito. C’è tanto bisogno che le donne scendano in campo, ma per farlo bisogna che gli impegni di cura siano condivisi con gli uomini, senza reticenze o sensi di colpa. Serve una profonda evoluzione culturale che porti equilibrio e azzeri le disparità”.

La mostra si ispira a una delle edizioni del concorso letterario per le scuole nato nel 2016 da un’idea di Luca Martini, in collaborazione con il Centro antiviolenza Casa delle Donne di Brescia. “Io ti ascolto ha generato un’inedita sinergia fra soggetti diversi”, ha aggiunto Piera Stretti, ex presidente di Casa delle Donne e responsabile del progetto. “Il progetto del baule rosso, così efficace nella sua essenzialità, grazie alla staffetta fra aziende e istituti scolastici della “Rete a scuola contro la violenza sulle donne”, ha messo in comunicazione il Centro antiviolenza, il mondo della scuola e il mondo dell’impresa, in un dialogo mirato a prevenire e contrastare la violenza sulle donne, le discriminazioni di genere, gli stereotipi e i pregiudizi sessisti. Se il cambiamento culturale necessita di tempi lunghi, sono le buone pratiche a costruirne oggi le basi”.

Le mostre e l’arte come strumenti di benessere e di crescita personale

L’esposizione itinerante per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne rimarrà nell’azienda di Capriano del Colle fino all’8 agosto 2023

La mostra sta avendo una grande eco: con una permanenza di 15 giorni in ogni location, ha prenotazioni fino a maggio 2024. “Il bello di questa iniziativa itinerante è che sta raggiungendo tante persone diverse, aziende, scuole, fondazioni. Ognuno l’arricchisce con qualche spunto in più per ricordare a tutti che la violenza di genere è un problema di tutti”, ha affermato Giovanna Montiglio di Omb Saleri, promotrice del progetto.

“Il tempo non guarisce, ma ti obbliga a convivere con la vita. Una vita in cui è stato un assassino a scegliere per te”, ha commentato Gigliola Bono, madre di Monia Delpero. “Perché un omicidio non ti fa perdere solo la persona che ami, distrugge quel paradiso che c’era nella tua vita. Rimane solo l’amore nel cuore; il resto sfugge senza che tu possa fare nulla. Un grazie a tutti gli organizzatori di questa mostra: che la memoria di Monia e di tutte le vittime possano rimanere nel tempo”. La società IMG non è nuova a iniziative di questo tipo: sempre nel 2023, anno di “Brescia-Bergamo Capitale della Cultura”, l’azienda ha avviato “L’arte ImPressa: che bello lavorare!”, progetto iniziato ad aprile con una mostra dello scultore Stefano Bombardieri, allestita in stabilimento. L’idea concretizza una precisa visione di welfare aziendale: l’arte, nelle sue molteplici forme, diventa strumento di benessere, fonte di energia vitale e di crescita personale. “Io ti ascolto”, anche se non tratta di arte in senso letterale, rientra in questo percorso, che proseguirà nei prossimi mesi con altre esposizioni.


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